I NOSTRI PROGETTI – Su Il Manifesto del 26 agosto, Claudio Canal racconta l’esperienza di “Start up impresa agricola”, avviata dalla cooperativa Crescere Insieme e sostenuta dalla Fondazione SociAL.
La famosa società liquida ci mette pochissimo a diventare solida se qualcuno decide di approdarvi. I confini sono una linea a presa rapida.
Chi viene in Europa scopre che andarsene da casa sua è una necessità, ma non un diritto. Sente, con triste meraviglia, com’è la sua vita di fronte ad una muraglia che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia. Non sa di essere la versione in prosa vivente di una nota poesia italiana del Novecento.
L’Italia pullula di italie. Ce n’è per tutti i gusti. Crema, pistacchio, tuttifrutti. Una vicenda ha sempre il suo contrario a poca distanza. Dritto, rovescio. La paura di chi ha lasciato la sua terra si scontra con quella di chi sta sulla terra di qui. Sangue e terra, Blut und Boden, di nuovo.
Prendi il Piemonte. A Carmagnola, in provincia di Torino, un bracciante in nero, romeno, crolla a terra in una serra ortofrutticola a 50 gradi. Viene pulito, rivestito, trasportato a casa. Da morto. La magistratura indaga. A Garessio, provincia di Cuneo, una casa di accoglienza con diciotto giovani rifugiati viene nottetempo attaccata a pietrate con un tentativo di incendio. La magistratura indaga.
A Canelli, in provincia di Asti, una azienda agricola mette assieme colture bio e richiedenti asilo. Il rovescio degli episodi precedenti. Questo vorrei raccontare, anche se, forte della mia ignoranza, bio/non-bio mi suona un po’ enigmatico.