bee-my-job-cambalache3PARTNER – Un anno di crescita e di conferme, dove la formazione e gli inserimenti lavorativi si sono integrati agli incontri con gli studenti e Bee My Job è diventato sempre più un modello virtuoso capace di fare scuola. Nell’anno 2018, Bee my Job è stato premiato come progetto di apicoltura e agricoltura sociale ideato da Cambalache e, giunto alla sua quarta edizione, ha potuto essere ampliato, riprodotto e sviluppato in modo ancor più profondo e incisivo grazie al sostegno dell’UNHCR – Agenzia ONU per i Rifugiati e del Fondo Beneficenza di Intesa Sanpaolo.

A febbraio è partita la formazione ad Alessandria e in contemporanea in altre due realtà italiane, dove il progetto è stato replicato in via sperimentale: a San Giorgio di Piano, in provincia di Bologna, con la Cooperativa La Venenta, e a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, con la Comunità Progetto Sud. Sono stati coinvolti complessivamente 75 richiedenti asilo e rifugiati, tra cui uomini, donne, adulti e minori di oltre dieci nazionalità. Un percorso di professionalizzazione nell’ambito dell’apicoltura e dell’agricoltura, arricchito da focus specifici sulla sicurezza sul lavoro, sui diritti e doveri del lavoratore e sugli usi e costumi necessari per favorire l’integrazione sociale. Ai tre mesi di formazione hanno fatto seguito i percorsi di tirocinio: 42 quelli attivati in tutto l’anno sul territorio italiano, di cui 25 full-time, per lo più della durata di tre o quattro mesi, in aziende con sede in otto province distribuite in quattro regioni.

Nello specifico, quelli attivati dopo il percorso organizzato da Cambalache sono stati 25, tra le province di Alessandria, Pavia e Como, di cui 10 full-time con fondi dell’UNHCR, cinque con fondi SPRAR del Comune di Alessandria (2 part-time e 3 full-time), 10 part-time grazie ai fondi stanziati dal Fondo Beneficenza di Intesa Sanpaolo. Dopo il percorso seguito da La Venenta, sono stati attivati 6 tirocini full-time con fondi UNHCR e 3 part-time con i fondi Intesa Sanpaolo, tutti in aziende della provincia di Bologna. In seguito alla formazione seguita da Progetto Sud, sono stati invece attivati 8 tirocini tra le province di Cosenza, Catanzaro e Potenza, di cui 6 full-time con fondi UNHCR, uno part-time con fondi Intesa Sanpaolo e uno part-time con fondi di altri progetti.

bee-my-job-cambalacheTanti i rinnovi, di cui 12 tra i beneficiari che hanno seguito la formazione ad Alessandria (due dei quali tramutati in effettivi contratti agricoli), cinque tra quelli formati dalla realtà bolognese. A conferma della necessità di personale formato espressa dalle aziende scelte come destinazione per i tirocinanti. Cinque sono stati i tirocini interrotti per motivi di salute o diversi. Ma altrettanti gli inserimenti, su richiesta delle aziende stesse, di persone che non hanno seguito la formazione nel 2018, ma che provengono dall’edizione 2017 di Bee My Job o dal corso di agricoltura sinergica reso possibile dal Fondo Beneficenza Intesa Sanpaolo ad Alessandria.

Bee My Job, però, non si occupa solo di lavoro etico e sociale. L’obiettivo è anche quello di trasmettere un messaggio positivo di inclusione coinvolgendo varie fasce della popolazione, in primo luogo i giovani, grazie all’attività di didattica nelle scuole. Un percorso anche in questo caso finanziato dall’UNHCR nelle tre realtà dove il progetto nel 2018 è stato attivo. Cinque incontri per ogni territorio, dalle scuole primarie alle secondarie, con il coinvolgimento tra ottobre e novembre di oltre 400 ragazzi di Alessandria, Bologna e Lamezia Terme. Protagonisti sono stati apicoltori, rifugiati o richiedenti asilo che sono diventati a loro volta “docenti” per un giorno, per guidare gli studenti alla comprensione del mondo delle api, utilizzate come veicolo per ragionare sulla società e l’inclusione.

C’è stata infine la volontà di mettere in circolo le competenze e le metodologie acquisite nel percorso di Bee My Job per favorire il confronto con altre realtà e stimolare la possibilità di replicare ulteriormente il modello virtuoso in altri contesti, a seconda delle esigenze specifiche. Da qui sono nati gli appuntamenti di capacity building, fortemente voluti dall’UNHCR, condotti da Cambalache nel mese di dicembre nelle sedi de La Venenta e Progetto Sud, che hanno visto la partecipazione attiva di numerose realtà territoriali impegnate nell’ambito dell’accoglienza.