MUSICA – Sabato 31 agosto, alle 17.30, nella chiesa Parrocchiale di Grondona, Letizia Romiti terrà un concerto al prestigioso organo “Giuliani”, del quale ricorre quest’anno il ventennale del restauro. L’evento è organizzato nell’ambito della Stagione di concerti sugli organi storici della provincia di Alessandria, giunta alla quarantesima edizione e sostenuta dalla Compagnia di San Paolo e dalle Fondazioni CRT, CRAL, SociaAL e PIEMONTE DAL VIVO.
“Il “Giuliani” di Grondona, – dice Letizia Romiti – oltre ad essere uno dei più begli strumenti che si conservano nella nostra zona, è anche il risultato concreto di una ricerca premiata da un lieto fine. Lo strumento, attribuito a Domenico Tagliafico, lavorante nella ditta “Cav. Camillo Guglielmo Bianchi” alla fine dell’ Ottocento, a seguito delle ricerche preliminari alle operazioni di restauro si rivelò essere invece opera del più quotato organaro Carlo Giuliani, e più vecchio di oltre mezzo secolo. Durante il restauro, interamente finanziato dal dottor Umberto Seregni e realizzato da Italo Marzi e Figli, cominciarono già ad apparire quelle caratteristiche foniche che ne fanno un vero capolavoro, quale si può oggi apprezzare in pieno.
Da allora lo strumento, inaugurato il 18 dicembre 1999, è stato suonato dai più grandi artisti italiani e stranieri quali Luigi Fredinando Tagliavini, Gustav Leonhardt, Luigi Benedetti; è stato oggetto di un convegno di studi sulla figura di Giuliani, è stato usato per una master class e per una incisione discografica ad opera della Casa Discografica TACTUS”.
Il programma, trattandosi del ricordo di una inaugurazione, è pensato per mettere in luce i singoli registri che compongono lo strumento. Si potranno ascoltare brani di autori italiani dal Cinquecento all’ Ottocento, ma non mancheranno brani “al femminile”, opera cioè di musiciste, tra cui una Sonata di una compositrice torinese, “Madame Ravissa de Turin”, che trascorse la propia vita tra Piemonte, Parigi e Svizzera.