Rispetto al 2015 le attività svolte in sinergia fra Atc, Sportello Casa del Comune e Osservatorio Sociale in questo inizio di anno nuovo fanno registrare livelli di efficienza maggiori, ma la situazione abitativa in città resta critica e degna della massima attenzione.
Alcuni dati significativi
Per tentare un’analisi, partiamo dall’ultimo Bando dell’Emergenza abitativa 2015 del Comune (relativo al semestre che si è chiuso a dicembre 2015) che ha consentito di trovare una casa a molte più persone rispetto al passato: per le 56 famiglie in lista, ad oggi sono stati assegnati circa 40 alloggi e sono passati appena 2 mesi dall’inizio dell’anno. Per fare un paragone, nel 2014 e nel primo semestre del 2015 i tempi medi di attesa per soddisfare appena un terzo delle domande (oltre di solito non si è riusciti ad andare) sono stati di circa 6 mesi, con punte anche di più di un anno di attesa.
Qualcosa sta cambiando
A raccontare cosa sta cambiando in città è Fabio Scaltritti, presidente della Comunità San Benedetto al Porto e uno degli esponenti del Tavolo per l’Emergenza abitativa del Comune di Alessandria: “ci sono 2 aspetti principali di novità. Il primo riguarda l’Agenzia Territoriale per la Casa che, in coordinamento con la Prefettura e le altre istituzioni, ha portato avanti in maniera più serrata azioni di sfratto nei confronti degli inquilini occupanti abusivi che si potrebbero definire ‘non incolpevoli’, pur cercando di salvaguardare eventuali famiglie con minori e casi di particolare delicatezza.
L’altro è la messa in pratica più puntuale di procedure coordinate fra diversi soggetti per la gestione delle situazioni di emergenza, anche grazie ai contributi messi a disposizione dalla Fondazione SociAL.
San Benedetto al Porto è capofila del progetto che, insieme all’Atc e all’Osservatorio Sociale del Comune, fa il possibile per gestire in maniera costruttiva le situazioni critiche che si presentano in città sul fronte abitativo, segnalando famiglie in difficoltà, individuando alloggi vuoti, collaborando per una rapida assegnazione, prestando manodopera per facilitare i traslochi e svolgendo piccoli interventi d’urgenza”.