FabLab: “L’innovazione tecnologica si sposa con quella sociale”. Ora si parte.
Sabato 12 marzo inaugurazione del FabLab alessandrino, un contenitore non solo tecnologico, ma anche sociale. Un community center all’interno del quale troveranno spazio laboratori con macchinari come le stampanti 3D, ma anche uno spazio di sartoria, falegnameria e una agenzia di servizi per il lavoro….
Manca solo un giorno all’inaugurazione dello spazio FabLab di Alessandria. Sabato 12 marzo a partire dalle ore 15 fino a sera si apriranno le porte della Community Center “Porto Idee” uno spazio che unisce in un unico contenitore l’innovazione tecnologica con quella sociale. Una data da ricordare per la città: un unicum nel territorio della provincia che vuole creare una “comunità” che ruota intorno a laboratori e spazi da condividere e che permette “di fare praticamente tutto”. Questa è la logica con cui nasce il FabLab, una logica di coworking che è sancita anche nella Fab Charter, la carta dei valori che riconosce i FabLab di tutto il mondo. “Partecipazione, condivisione e formazione reciproca, oltre ad alcuni macchinari, come le stampanti 3D simbolo di queste community”. Un po’ laboratorio di ricerca, un po’ officina tradizionale (dedicata, quindi, agli antichi mestieri come la falegnameria) e anche un po’ luogo di aggregazione sociale: così gli spazi di “Porto Idee” di fronte alla Casa di Quartiere in via Verona saranno suddivisi. Uno spazio officina per chi deve “aggiustare” qualcosa o deve utilizzare strumenti come morse e ferri, ma anche uno spazio “sartoria” e un laboratorio dedicato all’informatica. A fare da padrone sono ovviamente le macchine che rappresentano nella loro unicità i FabLab da New York a Parma. E da sabato anche di Alessandria.
Un progetto, quello di Porto Idee, nato dalla collaborazione di Lab121, Comunità San Benedetto al Porto, Cooperativa Proteina, Casa di Quartiere, Coopany&, Associazione Cultura e Sviluppo. Parte delle risorse sono state attinte dal progetto di riqualificazione urbana gestito dal Comune, il Pisu (53 mila euro dei locali, tra ristrutturazione e allestimento e altri 50 mila di macchinari) e altre, circa 47 mila euro, dalla Fondazione SociAL per il progetto Re.Ri – REcupero e RIciclo.
Così si passa dallo scanner 3D, che lavora come una banca dati, alla stampante 3D che produce oggetti di piccole dimensioni (come l’anello nella foto), fino ad arrivare al plotter di taglio che serve a creare adesivi da decoro, non solo su carta, ma ad esempio su vetrofanie, lavorando quindi il vetro. Per le incisioni e lavorazioni su legno, metallo, tessuto, marmo invece c’è la Laser cut. L’unica macchina che con la sua “punta” modella su tutti i lati gli oggetti è la Fresa CNC che lavora resine, cere, pvc, acrilici, legno chimico. Nella community c’è spazio anche per una agenzia di servizi al lavoro, che “dovrebbe essere un elemento e una opportunità in più per chi frequenta questo spazio” come spiega Fabio Scaltritti, nella visita in anteprima con Mico Rao di Lab121 che gestirà lo spazio e all’assessore Mauro Cattaneo. Una agenzia del lavoro che ha aperto già in questi mesi nella Casa di Quartiere (in attesa di spostarsi nei nuovi locali) e che ha raccolto in poco tempo oltre 400 curricula e fatto colloqui.
E a proposito di lavoro non si può che guardare al FabLab come un luogo di “creazione d’impresa” dove l’unione “di professionalità diverse può far partire una start-up” prosegue Mico Rao. Le stampanti 3D sono già usate infatti da alcuni odontotecnici per delle protesi dentali. “Magari qualcuno vuole partire con una nuova forma di tutore per la riabilitazione…”. E dall’unione di un creativo, di un tecnico e di un artigiano può nascere qualcosa…Perché non c’è più solo il “consumo dello spazio comune”, ma c’è la condivisione.
L’accesso e l’utilizzo delle macchine prevede un tesseramento a Lab121 (30 euro la tessera annuale – 23 euro per gli studenti) che si converte poi in “crediti” per usare spazi e servizi. Questi crediti possono essere acquistati in euro, ovvero le macchine hanno un costo – al minuto o addirittura al secondo – in base a cosa si vuole creare oppure si possono “barattare” condividendo tempo, competenze e servizi.
Ecco quindi il programma per la giornata di sabato, di apertura di un nuovo mondo per la città di Alessandria:
• dalle 15 alle 17: Coderdojo che insegna la programmazione informatica ai più piccoli, ai bambini
• dalle 16 alle 19: Presentazione e dimostrazioni (Porto Idee, FabLab, Re.Ri Recupero e Riciclo – progetto sostenuto dalla Fondazione SociAL – e Sportello Lavoro)
• 16,30-18,30: Progetti e testimonianze
• 18: Saluti istituzionali (Sindaco Rossa, assessore Cattaneo Mauro, ingegner Neri, Rup del Pisu, Fabio Scaltritti della Comunità San Benedetto e Mico Rao Lab121) con una madrina di eccezione, la giovane Digital Champions Valeria Cagnina
• 18,30 aperitivo a cura della Ristorazione Sociale e di OrtoZero
• 21,30 I Cervicals in concerto