da Fondazione | 26 Nov 2018 | Fondazione
PARTNER – Dal 7 al 16 dicembre, si terrà ad Alessandria il Festival delle arti recluse dal titolo “Artiviamoci: le mani e le arti“.
Alessandria ha due quartieri particolari, le due carceri alessandrine: la Casa Circondariale di Piazza don Soria e la Casa di Reclusione di San Michele, oggi riunite nell’unico Istituto di Reclusione “Cantiello e Gaeta”. Le persone di questi due quartieri svolgono molte attività al di là del muro e in città: panetteria, falegnameria, produzione agricola, arte, progetti di pubblica utilità.
Il festival Artiviamoci presenta a tutta la città le opere realizzate dai detenuti all’interno dei laboratori d’arte: la bottega di pittura, l’arte contemporanea, la fotografia, la xilografia e la stampa, il cinema, la letteratura, la ceramica, il teatro.
Il programma del Festival rende possibili importanti momenti d’incontro dentro e fuori le mura del carcere. I luoghi del Festival saranno: la Casa di Reclusione Cantiello e Gaeta, San Michele e piazza Don Soria, l’Istituto Superiore Saluzzo Plana, il Comune di Alessandria, il Palazzo del Monferrato e la Sala Affreschi e Chiostro di Santa Maria di Castello.
Venerdì 14 dicembre, alle ore 18, presso la Sala Conferenze dell’Associaizone Cultura e Sviluppo in piazza Fabrizio De Andrè 76, si terrà uno spettacolo teatrale “Visti da dentro” dall’omonimo libro di Paolo Bellotti, con l0allestimento della Compagnia Teatro Insieme.

da Fondazione | 26 Nov 2018 | Fondazione
SOCIAL SEGNALA – E’ aperti il Bando della Regione Piemonte per progetti di “Animazione e comunicazione istituzionale sulla cultura di welfare aziendale per il territorio piemontese”.
L’obiettivodel Bando, con scadenza l’11 gennnaio 2019, è realizzare un’azione di sistema finalizzata ad animare l’intero territorio piemontese e a promuovere ad ampio respiro presso le imprese piemontesi, le tematiche inerenti al benessere in azienda, alle politiche e ai bisogni di welfare aziendale e di conciliazione vita-lavoro.
L’intervento si concretizza nella realizzazione di azioni di informazione/formazione, che coinvolgano l’universo delle imprese del territorio piemontese, finalizzate a favorire un’evoluzione culturale sulle tematiche sopra indicate; l’azione comunicativa deve necessariamente provenire da interlocutori istituzionalmente qualificati che la rendano credibile e creino le necessarie condizioni di fiducia nella bontà del messaggio; deve inoltre garantire la sensibilizzazione e l’animazione di tutte le aree territoriali del Piemonte, soprattutto le più decentrate o più culturalmente distanti da tali tematiche.
L’intervento può anche essere realizzato veicolando il messaggio attraverso interlocutori e canali diversi di informazione/formazione; la diffusione in sedi e contesti differenti può essere di stimolo e animazione per creare una nuova cultura di welfare.
Possono partecipare al Bando amministrazioni locali e loro forme associative: in forma singola o in forma associata mediante Associazione Temporanea di Scopo – ATS. Le domande di contributo, firmate digitalmente, dovranno essere presentate mediante invio da un indirizzo di PEC (Posta Elettronica Certificata) al seguente indirizzo PEC: famigliaediritti@cert.regione.piemonte.it , indicando nell’oggetto: “Bando 1 welfare aziendale”.
Il valore di ciascun progetto deve essere compreso tra un minimo di € 60.000 e un massimo di € 100.000.
Per maggiori informazioni potete contattare:
da Fondazione | 26 Nov 2018 | Fondazione
SOCIAL SEGNALA – Il bando Idee-are: idee per innovare si propone di selezionare idee di ricerca applicata nel campo delle scienze sociali che affrontino le conseguenze dei mutamenti demografici sul territorio piemontese, con l’obiettivo di ideare e/o testare progettualità innovative.
Attraverso le idee che verranno selezionate con il presente invito, la Compagnia di San Paolo intende promuovere ricerche che, da un lato, approfondiscano i problemi e le trasformazioni sociali che caratterizzano il territorio della regione Piemonte e, dall’altro, propongano soluzioni innovative e potenzialmente replicabili.
La Compagnia di San paolo valuterà idee presentate da enti non profit pubblici e privati con sede in Italia, anche in partenariato, che svolgano attività di ricerca negli ambiti identificati dal bando. Le idee presentate dovranno dare evidenza del loro impatto per il territorio e dell’interesse degli attori locali alla valorizzazione e all’applicazione dei loro risultati tramite la collaborazione con uno o più enti, pubblici e/o privati, che dovranno essere coinvolti nel progetto fin dalle fasi iniziali in qualità di stakeholder e segnalare il proprio interesse per i risultati attraverso una lettera (o altro atto formale) da allegare alla proposta. Almeno uno stakeholder deve avere sede ed essere operativo sul territorio piemontese.
Il contributo massimo erogabile per ogni idea di ricerca selezionata e che si svilupperà in un progetto, è di €70.000, oneri fiscali inclusi.
La presentazione delle proposte avverrà in due fasi. Nella prima fase, con scadenza alle ore 12 del 31 gennaio 2019, gli enti proponenti dovranno rispondere al presente invito utilizzando la procedura online e compilare gli allegati 1 e 2. I proponenti dovranno descrivere sia l’idea di ricerca con alcune indicazioni su come si intende svilupparla in un progetto sia fornire informazioni relative all’ente capofila.
In una seconda fase, che sarà avviata entro 6 mesi dalla scadenza della prima, gli enti proponenti delle idee ritenute di maggior interesse per la Compagnia di San Paolo, saranno invitati a inviare le proposte tramite il sistema di Richieste On Line (R.O.L.) a cui si accede tramite la pagina iniziale del sito della Compagnai di San Paolo (www.compagniadisanpaolo.it).
Per maggiori informazioni potete contattare l’indirizzo mail bandoideeare@compagniadisanpaolo.it e visitare il sito della Compagnia di San Paolo.
da Fondazione | 22 Nov 2018 | Fondazione
PARTNER – È dagli occhi dei ragazzi, dalla spontaneità dei bambini che si può partire per comprendere con semplicità come la contaminazione, l’incontro, la migrazione, possano diventare una chiave di crescita. È vero nella società delle api, così come nella società degli uomini, quella in cui camminiamo e ci confrontiamo ogni giorno.
Il progetto Bee My Job ha al centro la formazione professionale in apicoltura e agricoltura, destinata all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale, ma dà altrettanta importanza alla attività di didattica rivolta alle scuole. Un percorso finanziato dall’Agenzia ONU per i Rifugiati, nelle tre realtà dove il progetto nel 2018 è stato attivo: Alessandria con Cambalache, Lamezia Terme con la Comunità Progetto Sud e Argelato (Bologna), con la cooperativa La Venenta.
Cinque incontri per ogni territorio, dalle scuole primarie alle secondarie, con protagonisti apicoltori, rifugiati o richiedenti asilo che diventano a loro volta docenti per un giorno, per guidare gli studenti alla comprensione del mondo delle api e ragionare sulla società e l’inclusione. In provincia di Bologna il percorso si è tenuto tra ottobree novembre, ad Alessandria sta per terminare, in Calabria partirà entro la fine del mese. «A seconda dell’età a cui ci rivolgiamo – spiega l’apicoltrice Stefania Tavarone, che ha seguito il progetto ad Alessandria – strutturiamo i nostri incontri. Con i più grandi possiamo permetterci di parlare tecnicamente di come nasce il miele, con i più piccoli ci concentriamo per lo più su come è organizzata la famiglia delle api, sul fatto che ogni individuo collabori con l’altro a servizio del bene comune, e lo facciamo anche attraverso il gioco. In ogni caso, spiegando come le api e i fiori collaborano in unico sistema, passiamo a parlare di inclusione e migrazioni forzate».
Il passo è breve: la contaminazione, quella che in natura avviene tra i fiori attraverso l’ape e in società attraverso i contatti tra le persone, non può che essere un arricchimento e un motore positivo di crescita. Obiettivo delle attività di didattica è anche stimolare un percorso di cittadinanza attiva tra i richiedenti asilo e rifugiati, per contribuire a stimolare un senso sempre più forte di appartenenza alla comunità locale, un modo per costruire reti informali e dicontatti. Affrontare tematiche di interesse universale, come l’ambiente, la sostenibilità, il rispetto della natura, consente di parlare indirettamente di un tema delicato (e spesso di difficile comprensione) come quello delle migrazioni forzate, coinvolgendo i migranti stessi che diventano così protagonisti di un racconto attraverso le proprie voci.
I percorsi, in tutte e tre le realtà dove è attivo Bee My Job, prevedono l’utilizzo di un’arnia didattica, con tanto di telai, cera d’api, fotografie a grandezza naturale dell’ambiente dove vivono questi straordinari insetti. In classe vengono portate e indossate anche le tute con cui si veste generalmente l’apicoltore, per avvicinare sempre di più i bambini e i ragazzi alla realtà effettiva di un apiario. L’idea è che la possibilità di incontro e percorso didattico diventi replicabile e riproducibile. Anche per questo è stato attivato un focus group con la partecipazione di una apicoltrice, un insegnante di italiano e un gruppo di rifugiati, volto a identificare metodi e strumenti utili a realizzare nuove attività nelle scuole.
Da questi incontri nascerà un tool kit, finanziato anche grazie al contributo del Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo: materiale didattico a disposizione di rifugiati e richiedenti asilo che avranno così uno strumento utile ad avviare nuovi percorsi sul modello di quelli già sperimentati.
da Fondazione | 21 Nov 2018 | Fondazione
ALESSANDRIA – Domenica 25 novembre, alle 17.30, appuntamento al teatro Ambra che ospita per la prima volta la Monferrato Classic Orchestra formata da giovani e giovanissimi talenti.
Un progetto avviato nel 2017, nell’ambito di Monferrato Classic Festival che porta sul palco giovani talenti della musica classica. Per la prima volta il teatro Ambra apre il suo palco per ospitare una stagione sinfonica con un concerto con le musiche di Johannes Brahms “Variazioni in si bemolle maggiore sul tema di J. Haydn op 56/a”.
L’orchestra sarà diretta dal maestro finlandese Joonas Pikanen, uno dei più versatili e interessanti direttori.
L’intento del progetto, nel suo complesso, è quello di “dare sicurezza economica ai musicisti ma anche unapreparazione e una disciplina orchestrale impossibile da apprendere durante un percorso accademico”spiega la direttrice artistica Sabrina Lanzi.
Ai musicisti non viene trasferita solo “tecnica”, ma “dare personalità alla Monferrato Classic Orchestra”. Per questo i ragazzi che partecipano alloggeranno nel seminario vescovile di Tortona, grazie all’interessamento di don Paolo Padrini ed avranno la possibilità di sperimentarsi al di fuori del mondo puramente accademico.
Il gruppo è costituito da 140 musicisti ai quali viene consentito di ruotare nelle varie esibizioni. Tra i giovani coinvolti ci sono anche talenti della provincia di Alessandria.
“È una sinfonica per tutti, – ha concluso Lanzi – per chi conosce già il genere ma anche per chi si vuole avvicinare. Il territorio, grazie al Dlf Alessandria che ha scommesso su questa iniziativa ospitandoci e grazie a Fondazione SociAL e a Fondazione Robotti che ci sostengono, ha il privilegio di poter seguire una stagione sinfonica di alto livello che mancava in città“.
Il primo dei cinque concerti della stagione sarà domenica 25 al teatro Ambra di Alessandria alle 17,30. Ingresso 10 euro. Potete visualizzare qui il comunicato stampa dell’evento.