Una firma per l’umanità e il pianeta: al via la call to action sul cambiamento climatico

Una firma per l’umanità e il pianeta: al via la call to action sul cambiamento climatico

La dichiarazione, promossa da Assifero e sottoscritta già da 61 organizzazioni, propone sei principi che tutte le fondazioni, enti filantropici ed investitori ad impatto sociale, indipendentemente dalla loro missione, ambito d’intervento, dimensione e posizione geografica, possono sottoscrivere per testimoniare la loro volontà nel far fronte alle pressanti sfide sistemiche causate dalla crisi climatica 

Roma, 15 settembre 2021. “Codice rosso per l’umanità”. Con queste parole Antonio Guterres, Segretario Generale delle Nazione Unite, ha sottolineato le conseguenze della crisi climatica e del riscaldamento globale, così come vengono tracciati dai risultati dell’ultimo rapporto dell’International Panel on Climate Change. È un vero e proprio appello internazionale, quello dell’ONU. E la filantropia può e deve fare la propria parte. 

Per questo motivo Assifero promuove la Dichiarazione d’impegno di Fondazioni ed Enti filantropici sul cambiamento climatico: sei principi che qualsiasi fondazione, ente filantropico e investitore ad impatto sociale, a prescindere dalla propria missione, ambito d’intervento, patrimonio, posizione geografica, può sottoscrivere, esprimendo così la propria volontà di integrare azioni di mitigazione e di adattamento alla crisi climatica all’interno della propria organizzazione, strategia, gestione del patrimonio, attività, interventi e programmi. Sono 61 i primi firmatari che hanno aderito a questa call to action, che da oggi può essere sottoscritta da fondazioni, enti filantropici ed investitori ad impatto sociale di tutto il Paese.

“La crisi climatica – sottolinea Stefania Mancini, Presidente di Assifero – non può essere intesa in modo riduttivo, essa non si limita a un problema di natura ambientale. La crisi climatica rappresenta una questione urgente di giustizia sociale e generazionale, condiziona la salute pubblica; è una questione educativa, economica, scientifica e culturale, e pone a rischio la sicurezza delle persone, in particolare le comunità locali. Siamo di fronte ad una delle sfide più importanti dei nostri tempi, una sfida che riguarda tutti noi. E tutte le fondazioni, gli enti filantropici e gli investitori ad impatto sociale – non solo quelli che già riconoscono una vocazione ambientale nella propria vision, mission e ambito intervento – possono fare la loro parte. I sei principi della Dichiarazione rappresentano delle linee guida che le organizzazioni si impegnano ad abbracciare per contribuire a far fronte alla crisi con uno sguardo sistemico e per testimoniare l’importanza e la responsabilità di tale scelta: quella di voler tutelare il futuro e contenere le ingiustizie che derivano dalla crisi climatica.”

Le fondazioni, enti filantropici e investitori ad impatto sociale firmatari, nel pieno rispetto della propria natura, autonomia e missione, si impegnano quindi a: 

  1. Promuovere e creare occasioni di formazione e scambio per gli staff, i membri del board e gli stakeholder sulle cause e le possibili soluzioni alla sfida del cambiamento climatico nella sua accezione più ampia; 
  2. Destinare risorse finanziarie, intellettuali, relazionali e materiali per la ricerca delle cause e delle soluzioni alla sfida del cambiamento climatico e ai suoi effetti;  
  3. Rileggere la propria strategia e attività in corso anche attraverso la lente del clima
  4. Promuovere una scelta di investimenti responsabili che favorisca la transizione ecologica verso un’economia a zero emissioni; 
  5. Diminuire l’impatto ambientale della propria organizzazione, tramite la riduzione dell’impronta di carbonio, la riduzione dei consumi, una politica di riciclo dei rifiuti e altre azioni mirate; 
  6. Informare sull’evoluzione e sui risultati raggiunti in merito ai principi sottoscritti nella Dichiarazione d’impegno.

Questi sei principi” aggiunge Carola Carazzone, Segretario Generale di Assiferoesprimono quindi dei valori comuni a cui i firmatari si impegnano a tendere. E come Assifero siamo pronti per dare il pieno supporto a tutte quelle organizzazioni che vogliono intraprendere questo percorso di integrazione della lente climatica all’interno della propria struttura, strategia, e missione, mettendo a disposizione esperienze, risorse di approfondimento, opportunità di scambio tra pari, facilitando la collaborazione tra i diversi attori del mondo filantropico, e non solo, e amplificando l’impatto collettivo delle loro azioni. La dichiarazione d’impegno italiana è oggi più che mai rilevante in vista della Co-Presidenza dell’Italia della COP-26 e conferma la volontà di Assifero di fare la propria parte in quello che è un vero e proprio movimento globale della filantropia per il clima. Questa Dichiarazione, infatti, si inserisce in una cornice ben più ampia, collocandosi all’interno dell’International Philanthropy Commitment on Climate Change, promosso da WINGS, la rete di quarto livello che riunisce diversi attori del mondo della filantropia da Paesi di tutto il mondo, con Dafne – Donors and Foundations Networks in Europe, l’associazione che riunisce 30 organizzazioni nazionali di supporto alla filantropia, come Assifero, da 28 Paesi europei, insieme alle dichiarazioni d’impegno nazionali già lanciate nel 2019 nel Regno Unito, e poi nel 2020 in Francia e in Spagna, promossi rispettivamente dall’Association of Charitable Foundations, Centre Français des Fonds et Fondations, e Asociación Española de Fundaciones. Le firme che raccoglieremo si andranno ad aggiungere a quelle di già oltre 200 tra fondazioni d’impresa, comunità, famiglie, altri enti filantropici, investitori ad impatto sociale e individual funders di tutto il mondo, che verranno portate all’attenzione dei rappresentanti delle istituzioni in occasione della COP-26 di novembre a Glasgow”

COME ADERIRE?

Le fondazioni, gli enti filantropici ed investitori ad impatto sociale che intendano aderire alla Dichiarazione d’impegno di Fondazioni ed Enti filantropici sul cambiamento climatico possono scrivere una mail direttamente a Francesca Mereta, Coordinatrice della Comunicazione Esterna di Assifero f.mereta@assifero.org e saranno ricontattati al più presto con maggiori informazioni.

ULTERIORI INFORMAZIONI E RISORSE

In questa sezione dedicata del sito di Assifero è possibile consultare la dichiarazione d’impegno integrale, la lista dei firmatari in continuo aggiornamento e ulteriori risorse di approfondimento.

Sabato 18 e domenica 19 con la Stagione sugli Organi storici

Sabato 18 e domenica 19 con la Stagione sugli Organi storici

Due appuntamenti con la Stagione sugli Organi storici della provincia di Alessandria.

Sabato 18 settembre alle ore 16.30 nell’ Auditorim del Conservatorio “A.Vivaldi” di Alessandria, il clavicembalista Alessandro Urbano proporrà l’esecuzione integrale delle Toccate per clavicembalo di J.S. Bach, sullo strumento francese a due tastiere copia “Taskin” costruito da Giuseppe Corazza nel 2012.

E’ un significativo ritorno per il giovane musicista, che anni fa si era diplomato proprio al Conservatorio di Alessandria in organo e clavicembalo nelle classi di Letizia Romiti e Francesca Lanfranco. Alessandro Urbano ha ricevuto in seguito i Master di Maestro al Cembalo e Organo alla Haute Ecole de Musique di Ginevra (Svizzera), nelle classi di Leonardo García Alarcón e Alessio Corti, ed è stato inoltre premiato con il Premio Speciale “Groux-Extermann” della Haute Ecole de Musique de Genève e con il Prix d’Orgue “Pierre Segond” della Città di Ginevra.
Nel 2013 fonda a Ginevra L’Armonia degli Affetti, ensemble specializzato nell’esecuzione della musica antica su strumenti storici e vince il concorso “Jeunes Ensembles” di Ambronay (Francia) nel 2014. Attualmente è Organista Titolare del famoso Grande Organo Sinfonico Stahlhuth/Jann della chiesa St.Martin di Dudelange al Granducato di Lussemburgo.

Domenica 19 settembre alle 16.30 è, invece, di scena nel Duomo di Valenza l’Ensemble Voxonus con Maurizio Cadossi, violino e direttore, e Letizia Romiti all’organo. Il programma verte sul Concerto Italiano del Seicento e del Settecento e sulle trascrizioni per tastiera di scuola tedesca. Si potranno così ascoltare nella doppia versione due concerti di Antonio Vivaldi ed uno, rarissimamente eseguito, ma assai bello del meno noto Giulio Taglietti.

Primo violino dell’Orchestra Sinfonica di Savona dal 2008, oltre che primo violino del “Voxonus Quartet”, Cadossi collabora con le più prestigiose orchestre da camera nazionali e con i più importanti gruppi del Barocco italiano. Esegue concerti, spesso nel ruolo di solista, in Europa, negli Stati Uniti, in Messico e in Giappone. È il fondatore dell’Ensemble Orfei Farnesiani, un gruppo di musica da camera con strumenti originali, di cui è il direttore d’orchestra. È titolare della cattedra di Ensemble Musica per strumenti ad arco al conservatorio “Arrigo Boito” di Parma.

Entrambe i concerti si svolgono nell’ambito della XLII Stagione di concerti sugli organi storici della provincia di Alessandria, tradizionalmente sostenuta dalla Fondazioni CRT, CRAL, SociAL e dal Gruppo Amag.