PARTNER – Bee My Job, il progetto di apicoltura urbana e sociale per rifugiati e richiedenti asilo promosso dall’Associazione Camablache e sostenuto dalla Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2016 e 2016, è una delle 10 best practices individuate dalla Robert F Kennedy Human Rights per la RFK Flagship Initiative for Mediterranean Challenges. L’obiettivo dell’organizzazione internazionale, fondata nel 1968 in memoria del senatore Robert Francis Kennedy, è quello di attuare iniziative volte a promuovere l’inclusione e l’inserimento dei migranti, dei rifugiati e richiedenti asilo nel mondo del lavoro, attraverso un progetto sulla responsabilità sociale e di impresa. La strategia scelta mira a consolidare partnerships pubblico-private di valore che possano dare il loro contributo allo sviluppo di politiche governative a favore dei migranti, dei rifugiati e dei richiedenti asilo.
Selezionato in seguito ad una call for project, Bee My Job è stato presentato dalla presidente di APS Cambalache, Mara Alacqua, nel corso dell’evento organizzato in collaborazione con il Comune di Milano e in coordinamento con la Presidenza del Consiglio, lo scorso 20 giugno alla Fabbrica del Vapore di Milano.
Il progetto di apicoltura sociale e urbana che, nel corso delle sue due edizioni, ha già permesso l’attivazione di oltre 40 tirocini, è risultato essere uno dei progetti ad alto impatto sociale attraverso cui la società civile europea può rispondere alle nuove sfide del Mediterraneo, in un’ottica di inclusione sociale e tutela dei diritti umani.
Negli ultimi anni, infatti, l’arrivo di migranti, rifugiati e richiedenti asilo ha avuto un profondo impatto economico e sociale nei Paesi ospitanti e il dibattito sulle modalità e gli strumenti per l’accoglienza e l’integrazione dei nuovi arrivati ha assorbito l’agenda politica europea. Occorre individuare strategie a lungo termine che possa essere adottata nel periodo successivo alla fase di accoglienza dei migranti.
E’ proprio in questa direzione che si muove Bee My Job 2.0, promuovendo l’integrazione socio-economica dei rifugiati e dei richiedenti asilo in uscita dai progetti di accoglienza, sostenendo la formazione professionale e l’inserimento lavorativo nel settore apistico/agricolo, sia attraverso l’attivazione di tirocini sia tramite l’auto-imprenditorialità.
A valutare positivamente l’esperienza di Alessandria è stato un Comitato Direttivo composto rappresentanti della Presidenza del Consiglio e di altre istituzioni, come Comune di Milano e UNHCR, e da eminenti esperti internazionali e rappresentanti del mondo dell’impresa, tra cui Eni, Enel e Poste Italiane.
Durante l’evento di martedì 20 giugno, si è inoltre aperto un dialogo tra le istituzioni e gli imprenditori italiani per promuovere l’implementazione dei progetti selezionati.