da Fondazione | 26 Ago 2019 | Fondazione
MUSICA – Anche quest’anno l’Associazione AdArti promuove nell’Alto Monferrato Ovadese il Campus Musicale Verdi Note. Più di trenta ragazzi allievi dei Conservatori di Alessandria, Mantova,Verona, Brescia, si ritroveranno dal 3 al 8 settembre a Mornese, per lavorare insieme ai loro insegnanti ad uno stimolante progetto di laboratorio musicale, che li vedrà impegnati principalmente in formazioni cameristiche, dal duo fino alla piccola orchestra. Il gruppo, tradizionalmente ospitato dalle religiose dell’Istituto S. Maria Mazzarello, in pochi giorni darà vita a tre concerti pubblici, uno a Casaleggio Boiro il 6 settembre, uno a Lerma il 7 (entrambi alle ore 21) e il terzo al Museo Etnografico di Alessandria, domenica 8 alle 17.
Nel concerto di Lerma, sabato 7 settembre, organizzato in collaborazione con la storica Società Filarmonica locale, si celebrerà anche la Notte delle Muse, serata in cui i musicisti del gruppo Verdi Note tradizionalmente rendono omaggio a una diversa forma di espressione artistica. Quest’anno verrà consegnata una targa allo scrittore Paolo Mazzarello.
Domenica 8 invece, durante il concerto al Museo, ci sarà anche la consegna del premio Ferraris, riservato a giovani particolarmente distintisi nel Campus Verdi Note. Un doveroso tributo alla memoria della pianista Alda Ferraris che, venticinque anni fa, concepì l’iniziativa insieme alla collega Fiorenza Bucciarelli, che ancora ne è animatrice.
La realizzazione dei concerti sarà possibile grazie al contributo della Fondazione SociAL e al sostegno del Comune di Casaleggio Boiro e della Società Filarmonica di Lerma.
Una festosa appendice al progetto, il concerto che si terrà la domenica 15 settembre, alle 17, organizzato dal Comune di Tagliolo Monferrato, presso il suggestivo cortile del castello. Protagonista sarà la esplosiva giovane Orchestra Ex Novo, con un programma tutto di celebri trascrizioni dal repertorio classico e romantico.
A un quarto di secolo dalla sua nascita, Verdi Note è più che mai giovane e vivace ed aggiunge altre armonie a quelle delle nostre spendide e ancora poco esplorate colline.
da Fondazione | 26 Ago 2019 | Fondazione
MUSICA – Sabato 7 settembre, alle ore 21, presso la Chiesa di San Matteo a Tortona, e domenica 8 settembre, alle ore 16, presso la Chiesa Parrocchiale di Verrua Savoia, si terrano due concerti della Stagione degli organi storici della provincia di Alessandria.
Sabato 7 settembre, sarà presente l’ensemble L’Archicembalo, con Marcello Bianchi, Svetlana Fomina, Paola Nervi, Marco Pesce ai violini, Elena Saccomandi alla viola, Claudio Merlo al violoncello, Matteo Cicchitti al violone, Daniela Demicheli al clavicembalo e Walter Gatti all’organo positivo: un concerto dedicato a Paolo Perduca, dal titolo “La dolcezza ancor dentro mi suona…”. L’Archicembalo, presente nel panorama musicale mondiale con concerti presso prestigiosi Festival, master class e registrazioni per le principali reti radiofoniche e televisive europee, è costituito da musicisti che vantano collaborazioni con i “grandi” della musica barocca: Nikolaus Harnoncourt, Gustav Leonhardt, Sigisvald e Bart Kuijken, Ton Koopman, Simon Preston, Chiara Banchini e Amandine Beyer per citarne alcuni.
Il concerto, organizzato dall’Associazione Paolo Perduca e dagli Amici dell’Organo, è dedicato al Maestro Paolo Perduca, prematuramente scomparso.
Domenica 8 settembre, si terrà, invece, un concerto curato dall’organista Alberto Do, che si esibirà nei brani di Benedetto Marcello, J. S. Bach, W. A. Mozart, L. Cherubini, C. Galeotti, L. J. A. Lefébure-Wely, L. Vierne e M. Dupré. Alberto Do inizia gli studi al conservatorio “A.Vivaldi” di Alessandria nella classe di organo e composizione organistica della professoressa Letizia Romiti. Ha partecipato come solista ai saggi della “Casa della Musica” per le scuole. Ha frequentato il corso di Musica Sacra Antica in S.Rocco tenuto dalla professoressa Letizia Romiti, e in questa stessa sede ha partecipato alla manifestazione “Missa in Musica” in collaborazione con Piemonte in Musica.
Nel 2004 partecipa al corso di perfezionamento sulla musica antica polacca tenuto da Przémyslav Kapitula e ad agosto del 2005 si esibisce con l’orchestra dell’Università di Bamberg eseguendo in prima assoluta un brano del compositore Walter Gatti, replicando il concerto in ottobre, in Germania, con la stessa orchestra. E’ organista titolare dell’ organo “Mascioni” del Santuario Madonna della Guardia di Tortona.
da Fondazione | 26 Ago 2019 | Fondazione
BANDO 2018 – Il progetto “Il mondo in una stanza. Progetto di prevenzione e cura della dispersione scolastica e ritiro sociale”, promosso da Gapp e sostenuto dalla Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2018, contrasta il problema adolescenziale del ritiro dalla vita scolastica e sociale: rinunciare al contesto scolastico e culturale significa non sentirsi protagonisti nella costruzione del proprio futuro e causa un progressivo ritirarsi dalla vita sociale.
Da dati epidemiologici su disagio giovanile emerge carenza di supporti psicoterapici per minori e famiglie che, non in carico ai servizi, non riescono ad accedere ai dispositivi di cura privati. Povertà educativa e basso status sociale rappresentano una minaccia per sviluppo di capacità relazionali, emotive e di integrazione sociale con conseguenze su salute psicofisica e inserimento sociale/lavorativo. Gapp ha constatato un costante aumento della domanda di spazi di ascolto e di inclusione sociale, oltre che di cura del disagio adolescenziale e genitoriale.
Gapp, grazie ad azioni integrate e multidisciplinari che mettono in stretta relazione Scuola e Famiglia, conferisce voce alle problematiche psicologiche connesse, organizzando laboratori di sostegno scolastico ed espressivo-creativi, interventi domiciliari per ragazzi che non escono di casa, gruppi di sostegno per genitori e incontri di confronto con i professori. Il progetto, nato dall’esperienza maturata nel progetto “Mind The Gapp” rivolto a giovani e famiglie, risponde alla necessità di fornire assistenza psicologica ed educativa sui “nuovi sintomi” di disagio in adolescenza, anche alle categorie sociali più deboli, collaborando in sinergia con i Servizi territoriali.
Si sono attivate azioni di sensibilizzazione, prevenzione e cura del disagio adolescenziale (dispersione/abbandono scolastico, ritiro sociale, difficoltà relazionali) rivolte a giovani, famiglie, scuola e comunità, al fine di garantire uno sostegno psicologico individuale, di gruppo e sociale.
L’Associazione GAPP – Gruppo Associato per la Psicoterapia Psicodinamica – è formata da psicologi, psicoterapeuti, medici, psichiatri, educatori e volontari che da diversi anni in forte sinergia con i Servizi del territorio operano nell’ambito della prevenzione e della cura del disagio psicologico e sociale, con un’attenzione particolare ai disturbi del comportamento alimentare (DCA), alle numerose forme in cui si può esprimere la sofferenza psichica e al periodo critico adolescenziale. Nasce in risposta all’emergere di nuove fragilità emotive e relazionali, riscontrabili in alcune fasi evolutive particolarmente delicate quali l’infanzia, l’adolescenza e l’accesso alla genitorialità, e ulteriormente incrementate dalla crisi economica e dal contesto socio-culturale attuali.
SITO – GAPP
FB – Centro Gapp
Le azioni di tutoraggio della Fondazione SociAL sul progetto si sono concluse nel mese di dicembre 2020
da Fondazione | 26 Ago 2019 | Fondazione
MUSICA – Domenica 1 settembre, alle ore 17.30, nella chiesa Parrocchiale di Viguzzolo, il giovane organista veronese Zeno Bianchini terrà, sul pregevole “Serassi” costruito fra il 1817 ed il 1818, il quarto concerto della quarantesima Stagione sugli organi storici della provincia di Alessandria, sostenuta dalla Compagnia di San Paolo e dalle Fondazioni CRT, CRAL, SociAL e Piemonte dal vivo.
Zeno Bianchini è uno di quei giovani che, per poter vivere con il proprio “far musica”, hanno scelto di trasferirsi all’estero. Da tempo risiede stabilmente a Stockach, in Germania, dove lavora come organista, maestro di cappella e ricercatore. In sintonia con il proprio percorso musicale proporrà un repertorio di autori italiani e tedeschi, fra i quali spiccano Haendel, Mozart e Beethoven.
Si esibirà nei brani di Johann Pachelbel, Georg Friederich Händel, Domenico Zipoli, Padre Giovan Battista Martini, Andrea Luchesi, Ludwig van Beethoven e Wolfgang Amadé Mozart.
Zeno Bianchini (1971), organista e cembalista veronese, appassionato interprete di musica antica e in particolare di quella barocca, si dedica alla diffusione di questo repertorio secondo la prassi esecutiva antica. Dopo aver conseguito il diploma di Organo e Composizione organistica al Conservatorio ‘E.F. Dall’Abaco’ della sua città natale, studia Organo barocco all’Accademia di musica antica di Pistoia e Clavicembalo, Strumenti da tasto e Prassi esecutiva antica presso la Musikhochschule di Freiburg (D). Tra i suoi insegnanti figurano Umberto Forni, Luigi Ferdinando Tagliavini, Peter Westerbrink, Wolfgang Zerer, Lorenzo Ghielmi (Organo), Robert Hill e Michael Behringer (Cembalo). Gli studi in materia di Composizione (Verona), Musica sacra (Freiburg, primo italiano ad essere insignito di tale grado accademico), Storia della musica (Università di Padova) e Direzione (Musikhochschule di Trossingen – D) completano la sua formazione musicale. In qualità di Organista, cembalista e continuista è attivo in campo concertistico in vari Paesi europei: suona in importanti rassegne e collabora con Ensemble che si dedicano alla musica antica, eseguita su strumenti originali.
da Fondazione | 26 Ago 2019 | Fondazione
MUSICA – Sabato 31 agosto, alle 17.30, nella chiesa Parrocchiale di Grondona, Letizia Romiti terrà un concerto al prestigioso organo “Giuliani”, del quale ricorre quest’anno il ventennale del restauro. L’evento è organizzato nell’ambito della Stagione di concerti sugli organi storici della provincia di Alessandria, giunta alla quarantesima edizione e sostenuta dalla Compagnia di San Paolo e dalle Fondazioni CRT, CRAL, SociaAL e PIEMONTE DAL VIVO.
“Il “Giuliani” di Grondona, – dice Letizia Romiti – oltre ad essere uno dei più begli strumenti che si conservano nella nostra zona, è anche il risultato concreto di una ricerca premiata da un lieto fine. Lo strumento, attribuito a Domenico Tagliafico, lavorante nella ditta “Cav. Camillo Guglielmo Bianchi” alla fine dell’ Ottocento, a seguito delle ricerche preliminari alle operazioni di restauro si rivelò essere invece opera del più quotato organaro Carlo Giuliani, e più vecchio di oltre mezzo secolo. Durante il restauro, interamente finanziato dal dottor Umberto Seregni e realizzato da Italo Marzi e Figli, cominciarono già ad apparire quelle caratteristiche foniche che ne fanno un vero capolavoro, quale si può oggi apprezzare in pieno.
Da allora lo strumento, inaugurato il 18 dicembre 1999, è stato suonato dai più grandi artisti italiani e stranieri quali Luigi Fredinando Tagliavini, Gustav Leonhardt, Luigi Benedetti; è stato oggetto di un convegno di studi sulla figura di Giuliani, è stato usato per una master class e per una incisione discografica ad opera della Casa Discografica TACTUS”.
Il programma, trattandosi del ricordo di una inaugurazione, è pensato per mettere in luce i singoli registri che compongono lo strumento. Si potranno ascoltare brani di autori italiani dal Cinquecento all’ Ottocento, ma non mancheranno brani “al femminile”, opera cioè di musiciste, tra cui una Sonata di una compositrice torinese, “Madame Ravissa de Turin”, che trascorse la propia vita tra Piemonte, Parigi e Svizzera.
da Fondazione | 26 Ago 2019 | Fondazione
MUSICA – Venerdì 30 agosto, alle ore 21, presso la chiesa di S. Antonio a Borghetto di Borbera, si svolgerà il secondo concerto della quarantesima Stagione di concerti sugli organi storici della provincia di Alessandria, organizzata dagli Amici dell’Organo con il sostegno della Compagnia di San Paolo e delle Fondazioni CRT, CRAL, SociAL e Piemonte dal Vivo.
Si esibirà l’Ensemble Les Nations, formato da Arianna Lanci per la voce, Elena Bianchi alla dulciana, Maria Luisa Baldassari al clavicembalo, che proporrà un interessante spaccato di brani del Cinquecento e del Seicento, con musiche di Monteverdi e dei più famosi compositori del suo tempo (Bartolomeo Tromboncino, Marchetto Cara, Andrea Gabrieli, Diego Ortiz ed altri), fra cui Carlo Filago che fu l’organista in varie rappresentazioni di opere monteverdiane.
Il concerto sarà soprattutto l’occasione per ascoltare uno strumento insolito e particolare: la Dulciana, di cui Elena Bianchi stessa ci illustra le caratteristiche: “La dulciana è uno strumento ad ancia doppia che nasce nel Cinquecento. Si può considerare antenato del fagotto, in Italia infatti veniva chiamato fagotto chorista. Viene ricavata da un unico pezzo di legno al cui interno vengono scavate due camerature coniche collegate tra loro nella parte inferiore dello strumento, per cui la lunghezza totale della colonna sonora è di circa 2 metri. In origine veniva spesso suonato in consort: strumenti della stessa famiglia ma di misure diverse suonavano rispettivamente le parti di soprano, contralto, tenore e basso. Lo strumento utilizzato in questo programma è un basso. La sua estensione va dal do1 al sol3 quindi suona nello stesso registro del violoncello. Veniva utilizzato soprattutto come strumento di basso continuo, anche per raddoppiare la voce del basso nella musica sacra. A partire dall’inizio del Seicento ha anche un repertorio più solistico e virtuosistico. Dalla fine del Seicento cade definitamente in disuso, sostituita dal fagotto.”
Il concerto è finalizzato anche alla presentazione dei lavori di restauro della facciata e degli affreschi dell’ abside.