da Fondazione | 21 Set 2015 | Fondazione
BANDO 2014 – I dati raccolti dall’Osservatorio Sociale nel corso degli ultimi tre anni evidenziano un crescendo di segnalazioni per emergenze abitative quasi esclusivamente dettate da famiglie con minori. I casi presi in carico dal Tavolo Tecnico del Comune nel 2012 sono stati 46 e 224 nel 2013 (con piu’ di 100 sfratti esecutivi). Per l’anno 2014 si sono già raccolte piu’ di 300 segnalazioni.
La risposta “Eticasa: oltre l’emergenza abitativa” dell’Associazione San Benedetto al Porto, sostenuto dalla Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2014, vuole incidere sul fenomeno delle Occupazioni Abusive a scopo di lucro individuando strumenti di monotoraggio costante capace di sperimentare fenomeni di prevenzione alle occupazioni e miglioramento dei tempi di assegnazione. Il progetto si pone al servizio del Comune e dell’ATC per implementare sperimentazioni e modelli di intervento efficaci rispetto a questi fenomeni di micro-criminalitaà sempre piu’ diffusi.
Rendere il patrimonio di Edilizia Pubblica e Sociale maggiormente disponibile e con una tempistica più adeguata ai reali bisogni è la risposta strutturale per contrastare la deriva delle famiglie con minori sotto sfratto o a rischio di perdita dell’abitaizone principale. Inoltre, la Comunità San Benedetto vuole individuare eventuali modelli ritenuti efficaci che potranno essere valutati in un’ottica di Rete per offrire strumenti di controllo e governo del patrimonio abitativo pubblico.
I beneficiari diretti e finali di questo progetto dovranno essere le famiglie in attesa di una assegnazione di ERP/S (Edilizia Residenziale Pubblica/Sociale) ancora in appartamento o gia’ in fase di rilascio. Durante questi ultimi due anni il fenomeno delle famiglie a rischio di perdere l’abitazione è talmente aumentato assumendo proporzioni vaste e drammatiche che si rende necessario un intervento di tipo strutturale capace di integrarsi con gli interventi di Emergenza.
SITO – Associazione San Benedetto al Porto
FB – Comunità San Benedetto al Porto
Le azioni di tutoraggio della Fondazione SociAL sul progetto si sono concluse nel mese di agosto 2016.
da Fondazione | 21 Set 2015 | Fondazione
BANDO 2014 – Sono oltre 500 le famiglie alessandrine che, dal 2009, attendono l’assegnazione di un alloggio “popolare”. Tra quelle, 108 delle 130 famiglie inserite nella graduatoria dell’Emergenza Abitativa sono vittime di sfratto esecutivo. Attualmente l’unica, e inadeguata, risposta a nuclei familiari sfrattati è fornita dall’ostello maschile e dal dormitorio femminile dove vengono ospitati anche i minori. Il bisogno abitativo è inoltre attestato dal significativo numero di occupazioni abusive di alloggi popolari.
Il progetto “Case Solidali“, avviato dall’Assocciazione Opere di Giustizia e Carità e sostenuto dalla Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2014, offre 5 alloggi a famiglie che si trovano prive di una dimora. I beneficiari verranno selezionati sulla base delle indicazioni fornite da: Ufficio casa del Comune, CISSACA e Centro d’Ascolto Caritas, con il coordinamento dell’Osservatorio Sociale (Comune e Diocesi di AL, ASL-AL, CISSACA, Cooperativa Coompany, Ass. S. Benedetto al Porto).
Il progetto è rivolto quindi a famiglie, in particolare quelle con i minori, che, pur essendo incluse nelle graduatorie comunali per “l’Emergenza Abitativa” ed essendo assegnatarie di un alloggio di edilizia sociale, attendono per diversi mesi la consegna effettiva dell’abitazione loro destinata. La situazione di tali famiglie è aggravata dal fatto che, durante il periodo di attesa, non possono sottoscrivere contratti d’affitto o di utenza senza perdere i diritti acquisiti nella graduatoria abitativa sociale.
L’associazione Opere di Giustizia e Carità gestisce da anni i servizi di pronta accoglienza promossi dalla Caritas Diocesana di Alessandria. Si occupa dell’ostello per uomini senza fissa dimora, della nuova casa di accoglienza femminile, dove vengono ospitate anche mamme con bambini e della mensa Tavola Amica. L’associazione è inoltre impegnata nelle gestione di due progetti sperimentali di co-housing per dare una prima risposta all’emergenza abitativa e di un progetto di recupero alimenti invenduti tramite una raccolta giornaliera.
SITO – Associazione Opere di Giustizia e Carità
Le azioni di tutoraggio della Fondazione SociAL sul progetto si sono concluse nel mese di luglio 2018.
da Fondazione | 21 Set 2015 | Fondazione
BANDO 2014 – Il progetto “Fare musica” dell’Accademia di Musica di Alice Bel Colle, sostenuto dalla Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2014, si propone di divulgare l’arte musicale nelle scuole attraverso corsi di propedeutica musicale, corsi sugli strumenti musicali e laboratori corali e di musica di insieme nelle scuola dell’Infanzia, Primaria e Sec. di I e II grad. Tali attività verranno affiancate da corsi di formazione per le maestre e i docenti interessati, oltre che per i collaboratori dell’Accademia coinvolti.
L’Accademia di musica di Alice Bel Colle nasce come centro di divulgazione della cultura e della pratica musicale in ogni sua più alta espressione affiancandosi con competenza e intraprendenza alle realtà già esistenti tramite le seguenti attività:-formazione di giovani musicisti; divulgazione della Musica nelle scuole con attenzione alle realtà svantaggiate; concerti, rassegne, seminari ed eventi creando sinergie con altre realtà e altre forme di espressione artistica; formazione e aggiornamento degli insegnanti.
A seguito di un’analisi e una valutazione della realtà presenti in ogni plesso scolastico attraverso colloqui con dirigenti, maestre e docenti si sono pianificati dunque interventi formativi ispirati al principio della personalizzazione locale, in stretta collaborazione con gli organi competenti dell’Istituto.
SITO – Accademia di musica di Alice Bel Colle
Le azioni di tutoraggio della Fondazione SociAL sul progetto si sono concluse nel mese di luglio 2015.
da Fondazione | 21 Set 2015 | Fondazione
BANDO 2014 – Il progetto “Formiamoci con Qualità” della Cooperativa Sociale Coompany, sostenuto dalla Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2014, intende rimuovere quegli ostacoli che non permettono a soggetti con disabilità una collocazione nel mondo del lavoro. L’idea è che elementi come la formazione specifica e l’affiancamento in tirocini, entrambi concertati con le aziende, possano produrre reali opportunità di lavoro.
L’esigenza principale si focalizza sulla necessità di promuovere politiche il più possibile inclusive, dove un soggetto con handicap non sia più esclusivamente una persona “da assistere” ma dotato di potenzialità e di autonomia. In questo percorso è imprescindibile il coinvolgimento del privato, che spesso non riesce a collocare in azienda soggetti con handicap anche quando si trova in obbligo di legge (L.68/99).
Coompany & vanta un’importante esperienza nell’inserimento lavorativo di soggetti appartenenti alle categorie svantaggiate operando da oltre 20 anni sul territorio alessandrino.
La cooperativa sociale intende quindi attivare un approccio di integrazione tipico delle Politiche Attive del Lavoro promuovendo la formazione e l’inserimento di disabili nel mondo delle aziende. Il percorso formativo sarà volto alla costituzione di figure quali “Addetto al controllo qualità manufatti in materiale plastico” per permettere poi l’inserimento di sei soggetti in un tirocinio di tre mesi in azienda. Sarà erogata anche una formazione rivolta ai formatori del consorzio per ciò che riguarda l’insegnamento ai disabili, oltre che un tutoraggio in azienda da parte di personale educativo utile sia al soggetto che alla corretta sensibilizzazione del contesto lavorativo. Tali azioni potrebbero rispondere efficacemente alle problematiche espresse dalle aziende, e cioè la difficoltà in molti casi di collocare adeguatamente soggetti disabili, stimolando così la possibilità di formare ed assumere personale anziché essere sanzionate per il loro mancato inserimento.
SITO – Coompany
FB – Cooperativa Sociale Coompany&
Le azioni di tutoraggio della Fondazione SociAL sul progetto si sono concluse nel mese di febbraio 2016.
da Fondazione | 21 Set 2015 | Fondazione
BANDO 2014 – Le persone ristrette in carcere hanno il bisogno di partecipare ad attività di formazione professionale e culturale. Al tempo stesso necessitano di quel “risarcimento sensoriale” che riscatti la loro condizione di deprivazione. L’operazione è possibile sol oall’interno di attività che ne riconoscano la qualità esistenziale: la bellezza artistica è l’ambito in cui tutto questo opera.
Il progetto “Povero Nemico” di ICS Onlus, sostenuto dalla Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2014, intende collocare il laboratorio di pittura, che opera su base volontaria dentro e fuori la Casa di Reclusione di San Michele dal 2010, al centro dell’area educativa e professionale. La disposizione di un nuovo spazio ha consentito all’associazione di garantire una maggiore partecipazione di iscritti confermando anche la qualità delle attività di bottega realizzate (lavorazione di opere pittoriche su commissione) e permettendo una diversificazione delle stesse.
ICS Onlus si prefigge l’obiettivo di avviare un percorso di formazione e costituzione di un centro documentale di storia dell’arte, oltre alla realizzazione di un laboratorio di incisione stampa e di fotografia. Tali iniziative configurano lo spazio della Casa di Reclusione come luogo non detentivo. Il lavoro di ricerca estetica permette di utilizzare il linguaggio dell’arte per destrutturare i luoghi comuni e riavvicinare le persone in quanto tali.
L’associazione ICS promuove e realizza da anni a livello territoriale iniziative atte a favorire l’inserimento culturale, civile ed economico di persone di origine straniera e svantaggiate per la valorizzazione e la tutela dei diritti umani al fine di favorire la crescita umana e la costruzione di una società interculturale, capace di riconoscere e valorizzare le differenze.
SITO – ICS Onlus
FB – ICS
Le azioni di tutoraggio della Fondazione SociAL sul progetto si sono concluse nel mese di giugno 2016.
da Fondazione | 21 Set 2015 | Fondazione
BANDO 2014 – I giovani e il volontariato risultano due mondi che in Italia non si incontrano facilmente. Analizzando i dati dell’indagine sul volontariato e l’impegno civile della generazione tra i 18 e i 29 anni (Rapporto Giovani – Istituto Toniolo 2013), il mondo del volontariato non ha ancora conquistato l’attenzione dei giovani italiani. Sono circa due terzi quelli che non ne hanno mai fatto esperienza e del terzo rimanente solo il 6% vi si dedica in modo abituale.
Il progetto “Animiamoci“, avviato dall’Associazione Vides Pamoya e sostenuto dalla Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2014, si rivolge ai giovani delle scuole superiori e degli istituti professionali del territorio di riferimento ai quali si offre la possibilità di realizzare un’esperienza di avvicinamento al mondo del volontariato. Il progetto intende, da un lato formare gli adolescenti ad “animare” gli altri e dall’altro sensibilizzarli ai mondi della solidarietà favorendo la conoscenza diretta delle diverse associazioni di volontariato presenti sul territorio locale, nelle parrocchie e nelle strutture socio assistenziali (es. centri diurni, case di riposo).
Vides Pamoya Onlus si pone dunque l’obiettivo di realizzare un corso di formazione caratterizzato da laboratori sull’animazione aventi come obiettivi: l’esplicitazione delle emozioni personali e di gruppo, l’aumento dell’abilità a lavorare in un gruppo e con un gruppo; la sensibilizzazione del volontariato sociale. A termine del percorso di formazione i giovani potranno prestare servizio volontario presso le associazioni di volontariato partner del progetto per garantire sia lo sviluppo di una maturità personale che il senso di responsabilità e impegno sociale.
L’Associazione promuove da anni attività di studio e ricerca e gestisce la realizzazione di programmi ed interventi di sviluppo con particolare riguardo ai temi dell’educazione e di iniziative volte all’intensificazione degli scambi culturali tra i giovani operando prevalentemente nell’ambito territoriale del novese, ma con una visione globale delle problematiche, con particolare riguardo all’interculturalità.
Le azioni di tutoraggio della Fondazione SociAL sul progetto si sono concluse nel mese di maggio 2016.