da Fondazione | 10 Dic 2018 | Fondazione
ALESSANDRIA – Una festa in musica sabato 15 dicembre, alle 21, presso la chiesa parrocchiale di Casaleggio Boiro, con l’orchestra da camera Ex_Novo, che ad un gruppo di squillanti strumenti a fiato unirà la magia di un coro giovanile, nelle melodie più evocative del Natale.
L’Orchestra Ex_Novo nasce nella primavera del 2014 da un’idea di Chiara Pavan di unire in una formazione da camera professionisti e giovani talentuosi accomunati dalla passione per la musica classica. Il gruppo, inizialmente composto da una decina di musicisti, vanta ora un organico attivo di quaranta elementi suddivisi tra legni, ottoni, archi, percussioni e pianoforte.
L’Orchestra è impegnata con grande vivacità e duttilità nel proprio progetto artistico di diffusione della cultura musicale sia nelle sale da concerto sia facendo risuonare con la propria musica luoghi inattesi, favorendo così l’incontro fra la grande musica e le nuove platee.
Il repertorio proposto, adatto ad ogni tipo di evento, è costituito da trascrizioni e arrangiamenti di famose pagine orchestrali . I componenti dell’Orchestra si riuniscono costantemente in prova, unendo così allo studio della
musica un sentimento di amicizia e collaborazione, fondamentale per la crescita armoniosa dei giovani talenti.
Dall’Agosto 2016 l’Orchestra è parte dell’Associazione Culturale “Ex_Novo”, ente no-profit operante per la diffusione della cultura musicale tra le giovani generazioni. Sotto la guida della travolgente Chiara Pavan, flautista dal curriculum importante e dalla fantasia inesauribile.
da Fondazione | 10 Dic 2018 | Fondazione
PARTNER – Dal 14 dicembre 2018 apre la mostra “Alessandria Scolpita“, che la Camera di Commercio di Alessandria e la Città di Alessandria hanno promosso in occasione delle celebrazioni degli 850 anni di fondazione della città.
La rassegna di Palazzo Monferrato, curata dal dott. Fulvio Cervini, intende offrire ai visitatori la possibilità di conoscere il patrimonio artistico figurativo prodotto sul territorio dell’Alessandrino tra Gotico e Rinascimento con l’esposizione di statue lignee policrome, a confronto con tavole dipinte e oggetti di oreficeria.
Alessandria e il suo territorio guadagnarono presto un rango rispettabile sull’orizzonte dei comuni medievali del Nord d’Italia e una dimensione architettonica e monumentale che purtroppo, oggi, si legge con gran fatica a seguito delle demolizioni sette e ottocentesche e della generale riplasmazione della città che hanno completamente stravolto la stratigrafia urbana medievale. Alessandria, infatti, conosce proprio tra Quattro e Cinquecento una qualità culturale che ne esalta il ruolo di epicentro territoriale e di cerniera tra realtà diverse (Milano e Pavia da un lato e Genova dall’altro), all’insegna di un grande rinnovamento figurativo che si manifesta soprattutto nel campo della scultura in legno policromo, ancora ben rappresentata in zona.
Le opere in mostra si pongono l’obiettivo di valorizzare questo periodo che coincide con gli anni di effettivo dominio sforzesco sulla città, un periodo in cui Alessandria diventa un importante snodo e un naturale corridoio culturale che salda Milano e Genova. La mostra è articolata in tre ampie sezioni. La prima, intitolata “Il senso della natura alla frontiera del gotico”, è incardinata intorno a una spettacolare sequenza di crocifissi dolorosi; le altre due attorno a un gruppo del Compianto sul Corpo di Cristo: quello dell’oratorio della Pietà a Castellazzo Bormida e quello dell’oratorio dei Bianchi a Serravalle Scrivia. La mostra si chiude con un rilievo ligneo un tempo montato sulla macchina d’altare progettata da Giorgio Vasari per Santa Croce a Bosco Marengo, che chiude idealmente questo periodo e si apre verso nuove modalità espressive: un oggetto che ad Alessandria nessuno aveva più visto dal XIX secolo, allorché prende le vie del collezionismo per approdare in Palazzo Venezia a Roma.
L’esposizione sarà completata ed arricchita dalla predisposizione di un percorso cittadino, intitolato “Alessandria scolpita e dipinta”, che consentirà di vedere opere conservate in città che non è stato possibile o opportuno trasferire nelle sale espositive per ragioni di spazio e sicurezza, ma che rientrano a pieno titolo nell’orizzonte della mostra.
L’itinerario cittadino di visita comprende il Museo Civico di Palazzo Cuttica e le Sale d’Arte, Palazzo Ghilini, la Cattedrale di San Pietro, le chiese di Santa Maria del Carmine, Santo Stefano e Santa Maria di Castello.
La mostra sarà aperta martedì-venerdì dalle 16 alle 19 e sabato-domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Per maggiori informazioni potete contattare il 0131.313.400 o scrivere alla mail info@palazzomonferrato.it
da Fondazione | 6 Dic 2018 | Fondazione
SOCIAL SEGNALA – Il Bando InTreCCCi 2018 si propone di supportare iniziative a sostegno della domiciliarità nei territori di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.
La nuova edizione del bando mira a sostenere la domiciliarità puntando su elementi di valore specifici, quali l’adozione di una prospettiva di comunità, un approccio focalizzato sulla persona, l’integrazione degli interventi. In continuità con lo scorso anno, la concezione di domiciliarità promossa si focalizza sul concetto di qualità della vita, nella cui definizione giocano un ruolo cruciale la qualità delle relazioni e dell’abitare sociale, considerati elemento centrale per la persona con bisogni di cura, il caregiver, la famiglia e le reti informali di supporto.
Sono distinti due ambiti di intervento: a. Modalità innovative di risposta ai bisogni di cura e assistenza di persone la cui domiciliarità è a rischio; b. Iniziative di individuazione, sostegno e monitoraggio di persone fragili, in particolare persone le cui reti relazionali e di supporto sono povere o assenti.
Il bando rappresenta un’importante opportunità per garantire, agli enti promotori di proposte progettuali, l’opportunità di prendere parte a specifici percorsi di formazione, accompagnamento e monitoraggio, tesi a una migliore progettazione degli interventi proposti e a un più efficace sviluppo ed esito degli stessi.
La Compagnia di San Paolo intende inoltre consolidare la già proficua collaborazione con la Fondazione Carige, avviata su questi temi nell’edizione del bando del 2017, prevedendo un sostegno congiunto delle due Fondazioni, unicamente a favore di eventuali progetti meritevoli che verranno realizzati nella Città Metropolitana di Genova e nella provincia di Imperia. Tale modalità di collaborazione sarà implementata, inoltre, con la Fondazione Agostino De Mari e con la Fondazione Carispezia nei territori di loro rispettiva competenza.
Il bando InTreCCCi 2018 è volto a sostenere nuove progettualità e pertanto esclude i soggetti che sono stati destinatari di contributo nell’ambito del bando InTreCCCi 2017, i quali saranno oggetto di uno specifico invito volto a verificare le condizioni per un’eventuale continuità del sostegno della Compagnia.
Per la prima fase di “Call for ideas” viene richiesto agli enti proponenti di illustrare sinteticamente la propria idea progettuale, compilando un apposito modulo allegato al bando. Per la presentazione delle idee sarà necessario: scaricare il modulo dal sito, compilare il modulo in ogni sua parte e inviarlo (in versione PDF) in allegato all’indirizzo intrecci@compagniadisanpaolo.it entro e non oltre l’8 febbraio 2019.
Entro il 5 aprile 2019, si procederà con una prima selezione delle idee ritenute congrue e coerenti con quanto richiesto dal bando, sulla base della documentazione prodotta.
Per maggiori informazioni e chiarimenti potete scrivere un email a intrecci@compagniadisanpaolo.it o visitare il sito della Compagnia di San Paolo.
da Fondazione | 6 Dic 2018 | Fondazione

da Fondazione | 6 Dic 2018 | Fondazione
PARTNER – L’Associazione DLF di Alessandria organizza per mercoledì 19 dicembre, alle ore 17.30, presso il Teatro Ambra di Alessandria in Viale Brigata Ravenna 8, lo spettacolo conclusivo “Cosa essere tu..?” del progetto didattico – teatrale “Teatro nello spazIO”, giunto alla sua quinta edizione e nato per valorizzare l’unicità della persona e stimolare l’integrazione tra persone con disabilità e non.
Il DLF Alessandria – Asti, il CISSACA, il Centro Diurno “Martin Pescatore” (CODESS), il Centro Accoglienza Disabili di San Giuliano (ANTEO), la R.I.S.S. di Sant’ Agata Fossili (INTERACTIVE s.c.s), l’I.C. GALILEI (classe 5^B Villaggio Europa), la Scuola media MANZONI ( classe 3^ Archimede), hanno lavorato per favorire la spontaneità e l’integrazione, ed hanno dato “spaz..IO” alle potenzialità espressive, emotive e relazionali di ciascuno, nel rispetto delle caratteristiche del singolo. Il progetto si è realizzato grazie al supporto di Fondazione SociAL, dell’Associazione Nazionale DLF, della Società di Mutuo Soccorso Cesare Pozzo e della Banca Prossima, con il patrocinio del Comune di Alessandria.
Come nelle scorse edizioni, sono stati coinvolti ospiti disabili, operatori, educatori ed artisti. Novità di quest’anno l’inserimento di un gruppo di ragazzi minorenni stranieri e un gruppo di minori coinvolti nel penale che scontano pene alternative.
Il laboratorio, pensato in due fasi, ha portato tutti i partecipanti sul palco del Teatro Ambra lo scorso giugno, in un saggio teatrale ispirato alla storia di Alice nel paese delle meraviglie. I protagonisti saranno di nuovo in scena mercoledì 19 dicembre: verrà ricreato un mondo magico ed incantato, in cui ogni protagonista vivrà la sua personale “favola creativa”, per scoprire infine che – come accade anche alla stessa Alice – il concetto di diversità è solo una questione di “prospettive”.
In questa occasione si potrà ritirare il DVD che raccoglie lo spettacolo di giugno ed il backstage del percorso condiviso da tutti gli attori di questo incredibile viaggio. L’ingresso è ad offerta (minimo €10); in omaggio il biglietto dell’ A.V.O.I. (Associazione Volontari Ospedalieri per l’Infanzia onlus) per fare gli auguri ad amici, parenti e colleghi, regalando un sorriso ai bambini dell’Ospedale Pediatrico di Alessandria. La donazione sosterrà infatti lo sviluppo clinico e tecnologico, la ricerca scientifica, l’accoglienza dei bambini e delle loro famiglie.
Alla regia del progetto Andrea Di Tullio e Peter Larsen, coadiuvati da Mattia Silvani – Monica Brusco – Erica Gigli, con la partecipazione di Marta Borille. Il supporto video è stato curato da Enzo Ventriglia (Associazione Commedia Community).
Per maggiori informazioni potete contattare la mail segreteria@dlfal.it o chiamare Andrea Di Tullio 393.8275400
da Fondazione | 6 Dic 2018 | Fondazione

PARTNER- Ritornare alla vita ripartendo dalla vita, abbandonare la solitudine, ritrovarsi nel gruppo, acquisire competenze importanti per il futuro. Si è concluso sabato 1° dicembre il primo dei percorsi di riabilitazione psicosociale per rifugiati e richiedenti asilo previsti dal progetto
Skill Me Up!, ideato da
Cambalache e realizzato con il contributo della Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2017.
Protagonisti tre ragazzi, entrati a far parte per due mesi della famiglia dell’
Azienda Agricola e Scuola Multifunzionale Elilu di Castelnuovo Scrivia. Un percorso sperimentale che mira a trasformarsi in modello, per consentire alle persone con vulnerabilità psicologiche di imparare a utilizzare le proprie abilità emotive, relazionali e sociali per vivere in modo autonomo e sviluppare le proprie potenzialità nel nuovo contesto di appartenenza. L’esperienza lancia il testimone al secondo percorso, iniziato lunedì 3 dicembre in collaborazione con il
Conservatorio Vivaldi di Alessandria, che vedrà tre studenti condurre, nella sala polifunzionale di Cambalache, gli incontri con una quindicina di rifugiati e richiedenti asilo e che proseguirà a cadenza settimanale fino a marzo.
L’esperienza di Castelnuovo Scrivia si è conclusa con grande soddisfazione di tutte le parti coinvolte. “I ragazzi – spiega Luca Benicchi, titolare di Elilu assieme alla moglie Elisa Gastaldi – hanno lavorato principalmente in due ambiti. Quello dell’accudimento degli animali, che parte dalla cura vera e propria della mucca, fino alla mungitura e alla caseificazione. E quello del cereale, del grano, che porta fino alla trasformazione in
pane e prodotti da forno. Si è trattato di un’esperienza umana straordinaria, per noi e per loro, grazie anche al sostegno come tutor di Martina D’Agostino, laureanda in antropologia culturale, che ha seguito i progressi del gruppo passo passo”. L’esperienza era volta a potenziare le capacità di socializzazione, favorire un senso di autoefficacia, stimolare le capacità di relazione con l’ambiente e la condivisione di regole, ma anche acquisire competenze professionali di base nei settori in cui Elilu è attiva. Il tutto, sottolinea Benicchi, “in una situazione protetta, ma reale e concreta, avendo a che fare con la vita vera, la natura, gli animali con cui noi umani ci relazioniamo, a differenza di quanto può avvenire nei classici laboratori. Le attese tra una lavorazione e l’altra sono state colmate dai racconti dei ragazzi, dalle loro aspettative e ambizioni. È stata una crescita importante anche per noi”.
A supervisionare le attività è stata Elisa Domanico, psicologa e psicoterapeuta che segue il progetto Skill Me Up!. “La parte più innovativa di questi percorsi sperimentali – spiega – è la possibilità di formazione sul campo: i ragazzi hanno potuto apprendere capacità e raggiungere alti livelli di autonomia sulle tematiche trattate in un contesto dove la teoria va a braccetto con la pratica. Hanno potuto sentirsi parte integrante di un progetto, non ospiti. Un aspetto fondamentale, se seguito dalle persone giuste. Grazie a Elilu questo è avvenuto, come abbiamo potuto verificare dal monitoraggio costante e dalla soddisfazione massima che i ragazzi hanno espresso alla fine del progetto”.
Ora il cammino di Skill Me Up! continua con percorsi relativi alla cura di sé, in collaborazione con Nova Coop, all’espressività corporea e alle arti espressive, in particolare il disegno, la danza e la musica, quest’ultima proprio con la serie di incontri in collaborazione con il Conservatorio Antonio Vivaldi. Il progetto prevede inoltre uno sportello di ascolto per operatori dell’accoglienza (attivo ogni giovedì dalle 16 alle 18 nella sede di Cambalache in piazza Monserrato 7/8), una forma di counseling a domicilio su casi di marcata vulnerabilità, una mappatura dell’offerta delle attività e dei servizi del territorio alessandrino, alcuni tavoli di lavoro tematici e infine la creazione di un tool kit operativo che comprenderà una serie di protocolli operativi standard per promuovere e replicare le esperienze e le conoscenze acquisite.