da Fondazione | 30 Lug 2018 | Fondazione
BANDO 2017 – La perdurante crisi economica incrementa le condizioni di disagio che colpiscono numerose famiglie residenti nel territorio del Comune di Alessandria fino a minare il fondamentale diritto alla casa. Nonostante gli enti pubblici e gli operatori sociali stiano cercando di ovviare con ogni mezzo alla crisi degli affitti e all’incremento inarrestabile degli sfratti e nonostante l’aumento di alloggi di edilizia popolare, rimangono ancora numerose le famiglie che sono in attesa di ricevere l’assegnazione definitiva di un alloggio. Sorge quindi la necessità di avere disponibili una serie di alloggi rivolti a coloro che non potendo più sostenere il pagamento di un affitto privato hanno fatto richiesta per essere inseriti nelle graduatorie dell’Agenzia Territoriale per la Casa.
Il progetto “Oggi mi devo fermare a casa tua“, promosso dall’Associazione Opere di Giustizia e Carità, sta ultimando i lavori di ristrutturazione di 6 alloggi messi a disposizione dalla Diocesi di Alessandria in via Parma al fine di rispondere al bisogno abitativo di nuclei famigliari che risultano in attesa di assegnazione di una casa di edilizia popolare.I sei alloggi saranno completi di arredi e accessori per offrire un’accoglienza temporanea decorosa: tre trilocali con servizi e con quattro posti letto e tre bilocali con servizi e due posti letto.
Al termine dell’arredamento degli alloggi, l’inserimento delle famiglie avverrà su segnalazione da parte dell’Agenzia Territoriale per la Casa: la selezione delle famiglie avverrà in base alla loro capacità di reddito che, seppur minima, permetterà di contribuire al pagamento delle utenze. L’inserimento sarà regolarizzato da un contratto di comodato d’uso non gratuito tra la Diocesi di Alessandria e il beneficiario stesso.
L’Associazione Opere di Giustizia e Carità si occuperà delle attività di accompagnamento volte soprattutto alla riduzione delle conflittualità tipiche di un contesto abitativo condiviso ed acuito dalle probabili differenze di etnia delle famiglie beneficiarie. Sulla scorta dell’esperienza maturata nel progetto di housing “Case Solidali” sostenuto dalla Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2014, il personale dell’Associazione (dipendenti e volontari) eseguirà infatti un’attività di monitoraggio ed accompagnamento in modo da prevenire la nascita di contrasti tra le famiglie ospiti.
L’Associazione Opere di Giustizia e Carità nasce come strumento operativo della Caritas Diocesana di Alessandria e gestisce il Centro d’Ascolto per soggetti bisognosi, la Mensa Tavola Amica, l’Ostello maschile e femminile, il servizio di distribuzione indumenti, un progetto di cohousing maschile e la “Casa delle donne”.
L’associazione di pone come obiettivo l’individuazione di modi e strumenti volti ad offrire pronta accoglienza a soggetti emarginati e la collaborazione con Amministrazioni locali, Enti, Organizzazioni ed altre Associazioni nella ricerca di strumenti utili a facilitare il reinserimento di questi soggetti svantaggiati nella società civile.
da Fondazione | 26 Lug 2018 | Fondazione
SOCIAL SEGNALA – La nuova edizione del bando “Fatto per Bene 2018” della Compagnia di San Paolo si propone di valorizzare e capitalizzare l’esperienza delle precedenti edizioni allo scopo di contrastare la povertà partendo dalla sua manifestazione concreta più inaccettabile, che riguarda l’insufficienza di beni alimentari di qualità e, in generale, di beni di prima necessità.
L’obiettivo generale del bando è la riduzione della povertà attraverso la promozione di forme di donazione e del recupero capillare delle eccedenze da parte di sistemi territoriali strutturati che massimizzano il rapporto tra benefici e costi della donazione e del relativo recupero a scopo sociale.
Verranno prese in esame richieste di contributo per progetti interamente focalizzati sullo sviluppo di sistemi territoriali per il recupero e la ridistribuzione di eccedenze e donazioni a fini di solidarietà sociale, sistemi caratterizzati da maggiori capacità logistiche e gestionali rispetto a quelle delle singole organizzazioni.
Le attività oggetto della richiesta dovranno essere realizzate sui territori delle regioni Piemonte e Liguria.
Il bando è rivolto a partenariati di soggetti pubblici e/o privati. A ogni soggetto è riservata la possibilità di essere parte di una sola proposta progettuale.
Il capofila è l’ente che presenta la richiesta alla Compagnia di San Paolo e che sarà interpellato per le comunicazioni inerenti il progetto, comprese le operazioni di rendicontazione.
Sono partner le organizzazioni membri del partenariato che contribuiscono all’implementazione del progetto. Possono ricevere una quota definita del contributo della Compagnia e possono contribuire con un cofinanziamento al budget totale del progetto. Tutti i partner dovranno essere compatibili con i criteri di eligibilità della Compagnia di San Paolo.
È possibile presentare richieste di contributo entro il 30 settembre 2018 accedendo alla sezione contributi e utilizzando la scheda iniziativa specifica per il bando. Per le modalità di presentazione delle richieste si invita a fare riferimento a quanto indicato nel testo del bando.
Per il presente bando è prevista una disponibilità complessiva di € 950.000.
L’elenco delle iniziative ammesse al sostegno sarà pubblicato sul sito della Compagnia entro il 31 dicembre 2018.
Per maggiori informazioni e chiarimenti potete scivere a fattoperbene@compagniadisanpaolo.it o visitare il sito della Compagnia di San Paolo
da Fondazione | 26 Lug 2018 | Fondazione
IL CAMPANELLO – Devi potenziare i servizi per la comunicazione della tua organizzazione non profit ma non sai a chi rivolgerti? Devi migliore l’organizzazione e la comunicazione dei tuoi canali social e del tuo sito web?
Chiedi un appuntamento per una consulenza mirata ai professionisti del Campanello del Terzo Settore della Fondazione SociAL!
SiC srl nasce da una storica realtà dell’informazione locale della provincia di Alessandria, da sempre attenta ai temi che determinano la crescita economica e i mutamenti socio-culturali dei territori di riferimento.
Negli ultimi anni il progetto editoriale di SiC srl è aperto anche verso la piattaforma web, grazie al coinvolgimento e al sostegno di azionisti fortemente vocati ai valori del localismo, all’innovazione e alla cooperazione. SiC srl è oggi presente nel capoluogo e nei principali centri della provincia con una fitta rete di collaboratori, tra giornalisti e corrispondenti, e tre redazioni ad Alessandria, Novi Ligure e Ovada. Costituiscono le testate di SiC srl il quotidiano online AlessandriaNews, i portali territoriali Novi online, Tortona online, Ovada online, ValenzaNews, CasaleNotizie, AcquiNews e i settimanali cartacei Il Novese e L’Ovadese, con una diffusione media di 100mila lettori (unici, carta e web) alla settimana
SiC srl è in grado di sostenere gli ETS locali nella gestione dei servizi di comunicazione, redigendo articoli e realizzando servizi multimediali, oltre a rendersi disponibile per la gestione di canali social network e la progettazione di siti web.
Accedi al Campanello del Terzo Settore e compila i dati della Scheda Ente per entrare nell’area dedicata al Campanello. Avrai la possibilità di presentare una o più problematiche relative alle aree operative dell’Ente (es. contabilità, fiscalità, comunicazione, progettazione, IT…) e dettagliare la problematica seguendo una breve procedura guidata. La Fondazione SociAL visualizzerà quanto prima la tua richiesta e ti ricontatterà alla mail o numero di telefono che ci fornisci. Valuteremo il tipo di supporto di cui hai bisogno e ti metteremo in contatto con uno dei nostri partner qualificati.
Puoi trovare maggiori informazioni sul sito della Fondazione SociAL
da Fondazione | 16 Lug 2018 | Fondazione
BANDO 2017 – Dopo circa un anno e mezzo dal suo avvio, il progetto “SocialWood. Da laboratorio in carcere a social lab” ha ottenuto importanti risultati, quali la possibilità di realizzare all’interno del carcere una vera e propria bottega dei prodotti artigianali realizzati dai detenuti, oltre che di altri manufatti realizzati grazie alle sinergie attivate con altri progetti sociali.
La bottega, che verrà inaugurata dopo il periodo estivo grazie al contirbuto della Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2017, rappresenta il trait d’union tra l’interno e l’esterno del carcere: un ambiente osmotico dove costruire progetti IN&OUT a favore dei detenuti e delle proprie famiglie. La bottega permetterà ad alcuni detenuti in art. 21 di rientrare nel mercato del lavoro con un percorso che parte dalla fase detentiva per poi concludersi con la fase di messa in libertà.
Il tutto è stato e sarà possibile anche grazie a nuove ed importanti collaborazioni con altre realtà ed enti presenti sul territorio: la Cooperativa sociale Kepos, l’Associazione Centro Down di Alessandria, il Cissaca ed l’Asl di Alessandria che hanno creduto fortemente nel progetto ed hanno deciso di investire risorse umane, materiali ed immateriali nel progetto. Le nuove collaborazioni permetteranno di coinvolgere nelle attività anche altri soggetti che vivono in situazione di disagio di diversa natura: sociale, economico, fisico e/o psichico.
Dopo aver organizzato l’attività nei laboratori della Casa Circondariale “Cantiello e Gaeta” e ideato la bottega solidale sulle mura carcerarie, il passo ulteriore che si sta compiendo è la creazione di un Social Lab all’esterno. Questo passaggio è fondamentale per la sostenibilità delle attività e dare continuità ai percorsi formativi interni gestiti da Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri.
“L’obiettivo è quello di mettere in campo un sistema organizzato di enti del terzo settore che prendano i carico i detenuti all’interno del carcere, sviluppino un processo di formazione qualificante dando un orizzonte ai detenuti per quando verranno scarcerati, ovvero il poter continuare l’attività all’esterno dando loro un lavoro stabile” afferma Andrea Ferrari, Presidente dell’Associazione ISES, capofila del progetto SocialWood.
Tale fase verrà gestita dalla Cooperativa Sociale Kepos (partner del progetto) che sta definendo in queste settimane l’acquisto dei locali in cui verrà fisicamente sviluppato il laboratorio. Mauro Pusterla, amministratore di Kepos sottolinea che: “Il progetto permette di creare nel contempo un’attività lavorativa e un percorso di recupero sociale per persone la cui partecipazione ad un’attività occupazionale rappresenta uno strumento socializzante con valenza pedagogica e terapeutica, atta ad integrare un programma riabilitativo e formativo più ampio e a verificare l’eventuale grado d’idoneità al lavoro”.
Attraverso il laboratorio le persone svantaggiate avranno la possibilità di essere inserite/reinserite nel mercato del lavoro oppure di permanenza presso il servizio stesso, inseriti in un sistema che rispecchia, seppure in ambiente protetto, le caratteristiche, i tempi, i ritmi e le regole dell’ambiente lavoro.
L’Associazione Ises sviluppa progetti ad alto valore socio-culturale per la crescita territoriale partecipando a bandi finanziati a livello comunitario e nazionale. I progetti presentati dalla nostra Associazione, sia in qualità di capofila sia in qualità di partner, spaziano dalla salute pubblica alla cultura, dalla formazione alla giustizia e dalla ricerca sociale alla ricerca tecnologica, aderendo ai diversi bandi lanciati con la programmazione comunitaria e nazionale.
SITO – Ises
FB – Associazione Ises
FB – Social Wood
Le azioni di tutoraggio della Fondazione SociAL sul progetto si sono concluse nel mese di marzo 2020
da Fondazione | 16 Lug 2018 | Fondazione
BANDO 2017 – Lo scorso 11 giugno è iniziato il Progetto di sostegno per i DCA “Spazio quotidiano di condivisione, cura e creazione per adolescenti”, co-finanziato dalla Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2017 e promosso da una rete di Associazioni che lavorano in modo integrato con il contributo specialistico della SC di Neuropsichiatria infantile dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria.
L’Associazione Volontari Ospedalieri per l’Infanzia (AVOI), in collaborazione con l’Associazione GAPP, Coompany&, la Comunità Il Gabbiano, Un cane per sorridere, offre uno spazio quotidiano di condivisione e relazione per pre-adolescenti e adolescenti con disturbi del comportamento alimentare (DCA) e/o problematiche legate al corpo e al cibo.
Il progetto nasce dalla necessità di incrementare la presenza sul territorio di gruppi di lavoro interdisciplinari al fine di rispondere al bisogno di colmare e ampliare l’offerta di servizi terapeutici, diagnostici e assistenziali specifici per la presa in carico di pazienti con disturbi alimentari (DCA), in aumento come confermato dai dati epidemiologici. Gli interventi terapeutici di un’équipe multidisciplinare allargata tra i vari partner hanno come obiettivi quelli di ridurre il numero di ricoveri e ricadute dei pazienti con DCA con un intervento precoce, tempestivo e multidisciplinare; prevenire la cronicizzazione del disturbo alimentare con un intervento specifico, quotidiano ed ad alta intensità; favorire la socializzazione di adolescenti con problematiche alimentari e legate al corpo per uscire dalla loro rigida e ossessiva monosintomaticità.
Il progetto coglie l’importanza di una presa in carico specialistica, integrata e multidisciplinare dei pazienti e delle loro famiglie, offrendo un percorso di sostegno terapeutico suddiviso in moduli trimestrali. Ogni modulo prevede 3 incontri settimanali strutturati in un laboratorio di pasto condiviso, un successivo spazio di parola per far circolare emozioni e pensieri, e un laboratorio che, attraverso attività psico-educative (scrittura/lettura per emozioni, cineforum, Pet Therapy, psicodramma, ecc.) favorisce un pensiero riflessivo e condiviso sulle difficoltà legate a cibo e corpo. All’inizio di ogni modulo è prevista una prima fase di valutazione psicodiagnostica dei partecipanti al progetto e, durante il percorso trimestrale, sono calendarizzati colloqui psicologici individuali settimanali con i pazienti e colloqui mensili di monitoraggio con le famiglie.
L’aspetto innovativo del progetto è quello di offrire a circa 25 giovani dai 10 ai 20 anni con problematiche legate al corpo e/o al cibo e che mostrano difficoltà relazionali, emotive, scolastiche e di ritiro sociale, un intervento specialistico ad alta intensità in un luogo non istituzionalizzato e più adatto ad incontrare l’adolescente nei suoi bisogni, una sorta di day hospital fuori dall’Ospedale. Per i pazienti DCA, che tendono molto a identificarsi con la patologia, la possibilità di essere accolti in uno spazio non istituzionalizzato (Ospedale, servizi di psichiatria, comunità terapeutiche) può stimolare l’avvio di un’interruzione del ricorrente pensiero “ossessivo” intorno al corpo e al cibo. L’idea del Pasto condiviso in un luogo sociale come un “ristorante” ha l’obiettivo di “normalizzare” il momento del pasto che diventa così occasione di incontro conviviale. Lo spazio scelto, inoltre, permette di raggiungere l’adolescente nella sua quotidianità reale in un contesto sociale aperto all’accoglienza della diversità, con un forte impatto educativo indiretto che può promuovere
una cultura della convivenza basata sul rispetto dell’Altro.
Alla base degli interventi vi è un imprescindibile e sinergico lavoro di rete con le Istituzioni e Associazioni del territorio. Vi è infatti la necessità di incrementare la presenza sul territorio di gruppi di lavoro interdisciplinari finalizzati ad ampliare l’offerta di servizi terapeutici, diagnostici e assistenziali specifici per la presa in carico di pazienti con DCA.
L’Associazione Volontari Ospedalieri per l’Infanzia (AVOI) persegue finalità di solidarietà sociale svolgendo la propria attività nel settore di assistenza socio sanitaria e si propone di alleviare le sofferenze fisiche e psichiche nell’infanzia e di assistere i bambini ricoverati presso le strutture ospedaliere e i minori disabili o in condizioni di deprivazione, emarginazione o disagio sociale. Inoltre si propone di sensibilizzare le istituzioni pubbliche e private circa la prevenzione del disagio e della disabilità.
SITO – Avoi
FB – Avoi onlus Alessandria
Le azioni di tutoraggio della Fondazione SociAL sul progetto si sono concluse nel mese di gennaio 2020
da Fondazione | 11 Lug 2018 | Fondazione

ALESSANDRIA – Direttamente dal Cyprus World Music Festival, i Fourth Moon, gruppo multietnico capitanato da l’alessandrino David Lombardi, saranno in Piemonte questo mese per un breve tour, che li vedrà sul palco domenica 15 per il Festival Di Musica Celtica a Buttigliera Alta, mercoledì 18 alle Notti in Musica a Quattordio, giovedì 19 sera a Casaleggio Boiro, sabato 21 alla Festa di San Giacomo a Valenza, domenica 22 al museo Etnografico di Alessandria, per concludere poi il 27 in Emilia, al Bobbio Irish Festival.
L’Associazione AdArti, con il sostegno della Fondazione SociAL , li ospiterà alla Gambarina nell’ambito della stagione Musicalia, alle ore 21 di domenica 22. Già noti al pubblico alessandrino, avranno l’occasione di presentare le loro nuove proposte e il nuovo componente del gruppo, un giovane fisarmonicista scozzese.
I Fourth Moon nascono nel 2014 dall’incontro tra due musicisti francesi (Jean-Christophe Morel al violino e Jean Damei alla chitarra), un austriaco (Geza Frank – cornamusa e flauti) ed uno scozzese (Mohsen Amini – concertina) in occasione del Willie Clancy Festival a Miltown Malbay in Irlanda. Nel 2016 la formazione cambia introducendo David Lombardi, italiano, al violino e recentemente Andrew Waite, scozzese, alla fisarmonica.
Il quartetto si esibisce con successo in numerosi festivals folk internazionali come l’Edinburgh Trad Fest, Le Son Continu, Kilkenny Trad Fest, Celti’Cimes, l’International Accordion Festival di Vienna, Shepley Spring Festival e va in tournée in Austria, Svizzera ed Italia nel 2017.
La BBC Radio Scotland li definisce “assolutamente strabilianti” e la BBC Radio Ulster come “un gruppo che può benissimo avere un posto tra i grandi della musica tradizionale”.
Alla fine del 2017, il gruppo registra il suo primo album, “Ellipsis”, che riceve numerose critiche positive dalla scena folk internazionale.
La loro musica, quasi esclusivamente originale, sa trasportare il pubblico in un atmosfera calma e contemplativa che però può cambiare in ogni istante in qualcosa di frizzante, ritmico e tipico delle danze popolari.