Start-up femminile e lavorazione della ceramica a Monale

img-20170531-wa0001BANDO 2016 – Il progetto “Terre di Monale“, gestito dall’Associazione Piam Onlus e sostenuto dalla Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2016, ha come obiettivo la creazione di una start-up sociale a titolarità femminile.

Il progetto si sta impegnando infatti a costituire un laboratorio di produzione di piatti in ceramica lavorati a mano grazie al coinvolgimento di giovani donne vittime di tratta e accolte nei percorsi di inserimento sociale dell’Associazione.

Il modello di intervento proposto si basa sulla volontà di superare la vecchia logica delle borse lavoro, a cui spesso le persone coinvolte partecipano senza slancio o incentivi, focalizzate solamente sul rimborso orario. Le lavoratrici verranno retribuite infatti in base alla qualità del prodotto realizzato e venduto attivando così un circuito di responsabilizzazione e professionalizzazione.

Le donne fino ad ora coinvolte, circa 6 tra i 16-24 anni provenienti dall’Africa Subsahariana, sono prevalentemente analfabete o bassamente scolarizzate, di solito destinate a trovare occupazioni poco qualificate e precarie o ad alto rischio di rientrare nel circuito dello sfruttamento della prostituzione. L’Associazione, attraverso la sua comprovata esperienza nel campo del counseling, dell’orientamento lavorativo e della mediazione culturale, accompagna le img-20170526-wa0005donne coinvolte verso una professionalità qualificata, gratificante e ben retribuita.

Durante la realizzazione del progetto le beneficiarie si impegnano inoltre ad acquisire competenze lavorative ed imprenditoriali specifiche on the job , potendo così vedere garantita la possibilità e l’opportunità di avviare una start-up di impresa.

I beneficiari indiretti del progetto saranno i futuri clienti della start-up di impresa: ristoratori, bar, negozi per liste nozze, ecc., coinvolti anche grazie all’organizzazione di una campagna pubblicitaria e di marketing.

L’Associazione Piam (Progetto Integrazione Accoglienza Migranti) Onlus si occupa di accoglienza ed integrazione degli stranieri che arrivano in Italia in seguito a situazioni di guerra, persecuzioni e discriminazioni razziali. Piam Onlus, ispirandosi ai principi di solidarietà umana, si impegna a migliorare la qualità della vita degli stranieri presenti in Italia sotto il profilo socio-sanitario, culturale e lavorativo.  Dal 2000 si occupa di donne vittime di tratta e di violenza di genere con l’obiettivo di facilitare la loro piena inclusione.

SITO – Piam Onlus 

SITO – Terre di Monale

FB – Piam Onlus Asti

YOUTUBE – Terre di Monale 

 

Le azioni di tutoraggio della Fondazione SociAL sul progetto si sono concluse nel mese di luglio 2019.

Rete e formazione per il Terzo Settore

20170930_124853BANDO 2016 – L’Associazione Avulss di Alessandria, sostenuta dalla Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2016, organizza un percorso di alta formazione rivolto a responsabili e volontari delle quattro sezioni Avulss della provincia di Alessandria (Alessandria, Acqui Terme, Ovada e Valenza) con l’obiettivo di sviluppare specifiche competenze organizzative e comunicative.

Il progetto “Reti possibili. Progetto di alta formazione Avulss” si impegna infatti a sostenere lo sviluppo di capacità e competenze nei seguenti ambiti: costruzione e gestione dei gruppi di lavoro; motivazione e cambiamento: tecniche di comunicazione efficace; mediazione dei conflitti; progettazione sociale; prevenzione dello stress e accompagnamento alla morte del malato terminale a domicilio; relazione d’aiuto tra ascolto e comunicazione; posizione del volontario nell’intersezione tra utente, famigliari e professionisti. L’obiettivo del progetto è diffondere buone pratiche per quanto riguarda le dinamiche organizzative ed emotivo-espressive e gli aspetti relazionali con utenti e famigliari attraverso la condivisione e l’approfondimento di esperienze e iniziativedelle realtà locali, in vista anche della 20170930_134212creazione di nuove reti di aiuto.

Sono beneficiari diretti del percorso formativo 20 dirigenti responsabili e gli oltre 200 volontari associati alle singole sezioni dell’Avulss della provincia di Alessandria. I moduli previsti si pongono l’obiettivo di aumentare l’efficacia dei processi organizzativi e di sviluppare le competenze relazionali dei singoli volontari, con ricadute positive sull’intervento con l’utenza.

L’Associazione AVULSS di Alessandria, attraverso una attività di volontariato offerta in forma continuativa, gratuita ed organizzata, da persone adeguatamente qualificate e competenti, opera nei servizi socio-sanitari e a domicilio. L’attività di volontariato è svolta dall’AVULSS Alessandria a livello di territorio e di quartiere, quale strumento di promozione, di difesa e tutela della salute dell’uomo, di partecipazione, di sensibilizzazione, di animazione, di testimonianza e di assistenza diretta a persone fragili, non autosufficienti o in condizione di malattia.

SITO – AVULSS Alessandria

Le azioni di tutoraggio della Fondazione SociAL sul progetto si sono concluse nel mese di luglio 2019.

Casa Betel: un alloggio protetto per detenuti e familiari

226211403_carcere_quadrataBANDO 2016 -“Casa Betel” è un alloggio situato nel quartiere Cristo di Alessandria destinato ad accogliere i detenuti presenti nelle due case di reclusione alessandrine dando loro la possibilità di trascorrervi i permessi premio sia da soli che con i propri famigliari al fine di favorire la ripresa e il rafforzamento delle relazioni socio-familiari. Il progetto, sostenuto dalla Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2016, nasce da una riflessione a lungo maturata in seno all’Associazione Betel Onlus sul tema della genitorialità in carcere e degli affetti dei detenuti. Alla necessità di offrire uno spazio per tutelare e fortificare i legami genitoriali inevitabilmente frammentati e resi precari dall’esperienza del carcere, Casa Betel offre un alloggio dove “abitare” relazioni significative con se stessi e con i propri cari e dove ripensarsi in un contesto di vita più autentico.

Sono dunque beneficiari diretti ed indiretti del progetto i detenuti che godono dei permessi premio, i figli minorenni ed i familiari dei stessi. Si prevede di realizzare come minimo 25 accoglienze durante il periodo gennaio – dicembre 2017.

L’Associazione Betel Onlus, da anni presente sul territorio con attività a favore delle persone ristrette nei due istituti di pena di Alessandria presenti in Alessandria, ha come scopo la pratica del volontariato nei confronti dei soggetti che si trovano in fragilità sociale offrendo supporto morale, socio-culturale, giuridico ed economico, nonché attività finalizzate all’inclusione sociale degli stessi.

Le azioni di tutoraggio della Fondazione SociAL sul progetto si sono concluse nel mese di aprile 2018.

Vivere all’aperto: un progetto per contrastare la sedentariatà

striscione-kepos-vivere-allaperto-ldBANDO 2016 – La Società Cooperativa Sociale Kepos, sostenuta dalla Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2016, incentiva e promuove attraverso il progetto “Vivere all’aperto” l’attività fisico-motoria dei cittadini anziani realizzando percorsi di contrasto alla sedentarietà e alla solitudine.

Il progetto riconosce il bisogno di aiuto della persona anziana nell’affermare il suo diritto all’inserimento sociale e promuove quindi azioni positive finalizzate ad incoraggiare esperienze aggregative e a mantenere una vita sociale attiva, incentivando gli anziani ad andare in bicicletta.

Dal mese di giugno, anche coloro che non sono nelle condizioni fisiche idonee, potranno partecipare alle uscite all’aria aperta grazie alla diffusione della pedalata assistita e dei tandem elettrici permettendo a tutti di condividere momenti di incontro e movimento. Potete visualizzare qui la locandina del progetto e il calendario degli incontri.

Il progetto vedrà inoltre la realizzazione a Piovera, paese con un elevato numero di anziani, di un percorso all’interno della ciclovia che garantisca agli anziani di muoversi in totale sicurezza.vivere-allaperto-06-14-4-ld

Sono dunque beneficiari diretti del progetto tutti gli anziani (dai 60 anni in su) autosufficienti della Casa di Riposo “Il Glicine” di Piovera e del paese, oltre a soggetti ipovedenti che potranno usufruire del tandem elettrico con il supporto di un accompagnatore.

La Società Cooperativa Sociale Kepos si prefigge differenti obiettivi socio-assistenziali, sociosanitari ed educativi ispirandosi ai principi che sono alla base del movimento cooperativo mondiale: la mutualità, la solidarietà, la democraticità, l’impegno, l’equilibrio delle responsabilità rispetto ai ruoli, lo spirito comunitario e il legame con il territorio.

SITO – Kepos

 

Le azioni di tutoraggio della Fondazione SociAL sul progetto si sono concluse nel mese di novembre 2017.

FARM-LAB: una fattoria condivisa per disabili, anziani e stranieri

20170619_185158_resized_1BANDO 2016 – Il progetto “Farm-Lab“, gestito dalla cooperativa sociale Il Pane e le Rose di Alessandria e sostenuto dalla Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2016, sperimenta percorsi di agricoltura sociale con persone diversamente abili, anziani e stranieri che, seppur seguiti dai Servizi, necessitano oggi di spazi, luoghi e opportunità per realizzare nuove forme di condivisione e di avvicinamento al mondo del lavoro.

Dal 2016 la Cooperativa realizza nella Cascina N. Mandela di Visone diversi Orti con produzioni e metodi locali offrendo spazi per attività formative dirette a disabili, anziani e stranieri accompagnati da associazioni di Acqui Terme.

Il progetto si configura come una “Fattoria Condivisa” in cui la Cascina diventa laboratorio agricolo per sostenere le richieste del territorio e formare persone che vogliono riappropriarsi di competenze e capacità. A ciò si aggiunge la possibilità di inserire fino a quattro persone con difficoltà, segnalate dal Comune di Visone, in percorsi di borse lavoro al fine di avviare processi di integrazione e di autonomia.

La Cooperativa Sociale di tipo B Il Pane e le Rose ha come obiettivo l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate nei settori dell’agricoltura, dell’edilizia, dei traslochi e dell’attività mercatali. La Cooperativa si pone inoltre l’obiettivo di promuovere le competenze, le abilità e le conoscenze delle persone svantaggiate perché queste possano essere riferimento e sostegno per la collettività.

Le azioni di tutoraggio della Fondazione SociAL sul progetto si sono concluse nel mese di marzo 2019.

Casa Amalia: una comunità per giovani svantaggiati

20170922_143535BANDO 2016 – Il progetto “Casa Amalia“, sostenuto dalla Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2016, si propone di dare vita ad una casa per mamme e bambini in situazione di bisogno che al tempo stesso sia punto informativo, di ritrovo, di riferimento per attività giovanili del territorio. La struttura, previo consenso degli organi competenti, diventerà un pensionato sociale per adulti e minori (italiani e stranieri) e contemporaneamente un centro di aggregazione giovanile che realizza percorsi di integrazione sociale in un’ottica di accoglienza integrata e/o diffusa. Ad accompagnare le persone ospitate saranno presenti educatori, operatori sociali, una psicologa e un mediatore culturale.

L’immobile, oggetto di una ampia ristrutturazione, sarà nelle prossime settimane oggetto di allestimento per quanto riguarda gli spazi interni usufruendo di arredi ed attrezzature in parte 20170922_142921donate dalla comunità. Entro il mese di ottobre 2017, si auspica di rendere pienamente operativo il centro con attività di accoglienza ed orientamento dei nuclei familiari.

L’Associazione l’Albero della vita si pone come mission l’accoglienza e l’accompagnamento di persone svantaggiate a causa di ristrette condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali e/o familiari. L’associazione, attraverso le sue attività di volontariato vuole proporsi come simbolo di una società realmente umana fondata sull’accoglienza e sul rispetto dei più deboli. L’Albero della vita vuole essere un segno di speranza, di unità, di fedeltà, di riconciliazione, di alleanza tra persone più forti e più deboli a livello intellettuale, psichico o lavorativo, con origini sociali e culturali differenti.

SITO – L’Albero della vita 

 

Le azioni di tutoraggio della Fondazione SociAL sul progetto si sono concluse nel mese di gennaio 2018.