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Nome dell’iniziativa
 Interventi di restauro e recupero

 

Ente organizzatore
Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali dell’Alessandrino

 

Descrizione
La Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali dell’Alessandrino opera sul territorio da quasi vent’anni: è nata, infatti, in Alessandria nel settembre 1997. Si propone, in base all’art. 2 dello Statuto, di “migliorare, nell’ambito della provincia di Alessandria, la situazione del patrimonio artistico e culturale, organizzando iniziative a beneficio di tali beni, da finanziarsi con il concorso di tutti gli associati”.

Opera in stretto contatto con gli organi di tutela, e cioè con le due Soprintendenze del Ministero per i Beni e le Attività Culturali che sono dedicate l’una al Patrimonio Storico-Artistico e Demoetnoantropologico del Piemonte, e l’altra ai Beni Architettonici e al Paesaggio. Rivolgendosi fin dall’inizio del suo operare a beni della comunità religiosa alessandrina, la Consulta si coordina anche con l’autorità vescovile di Alessandria, e in particolare con l’Ufficio diocesano per i Beni Culturali. Sul modello di una esperienza torinese che vanta circa venticinque anni di esperienza, la Consulta riunisce aziende, fondazioni bancarie, studi professionali, singoli imprenditori e privati cittadini, impegnandosi a rendere disponibile ogni anno una somma predefinita, da erogarsi in favore del patrimonio culturale.

In Alessandria, la Consulta ha finanziato una parte molto rilevante dei restauri della chiesa di Santa Maria di Castello, fornendo di fatto una garanzia di continuità per realizzare con efficacia i lunghi e complessi interventi richiesti dallo stato dell’edificio. A partire dal 1998, dopo aver contribuito in modo sostanziale alla messa in sicurezza delle strutture architettoniche portanti, la Consulta è da più anni impegnata nel sostenere gli interventi di finitura, in particolare per quanto riguarda il completamento dell’arredo delle cappelle e dell’interno.
Nel periodo più recente sono stati finanziati: il restauro del gruppo della Deposizione nel sepolcro e la sua ricollocazione; il restauro di numerose tele appartenenti al patrimonio della chiesa; la sistemazione della cappella ove è collocata la Deposizione; l’acquisto e la sistemazione di apparecchiature speciali per deumidificare la chiesa; varie opere di manutenzione degli intonaci; il restauro dei due portoni lignei d’ingresso e della statua lignea della Madonna Assunta. Tutti i lavori sono stati compiuti da imprese specializzate, dapprima sotto la direzione dell’architetto Maria Grazia Vinardi, professore associato di Restauro alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, e poi dell’architetto Andrea Milanese. Ogni intervento ha registrato l’attenta partecipazione del parroco, don Valerio Bersano.

Dal 2005 una seconda chiesa alessandrina è sotto le cure della Consulta: si tratta della Confraternita di San Giovannino, chiesa di corso Roma, oggetto di intensa devozione da parte di un ampio numero di fedeli. Il primo progetto di intervento prevedeva soltanto il restauro delle decorazioni pittoriche della volta, ma si è presto esteso ad altri aspetti fondamentali per la vita dell’edificio. Tra il 2006 e il 2007 sono stati completati i lavori del primo lotto, prevalentemente affidati alla restauratrice alessandrina Barbara Poggio. Si sono restaurati gli affreschi della volta nell’abside, oltre ai cornicioni, le pareti e i capitelli, si è curata la conservazione e la decorazione delle nicchie laterali del presbiterio, rifatto l’impianto elettrico con la posa in opera di nuovi corpi illuminanti, si sono puliti e ricollocati i lampadari originali, e infine si è sistemato un apparecchio per la deumidificazione. Nel 2008-2009 è stato completato il secondo lotto, dedicato al restauro della volta e delle pareti della navata centrale. Anche questo intervento si è svolto sotto la direzione dell’architetto Vinardi ed è stato costantemente seguito dal priore della Veneranda Confraternita del SS.mo Crocifisso, Roberto Piccinini. Attualmente sono in corso, sotto la direzione dell’arch. Milanese, e in avanzato stato di attuazione, i restauri dell’organo, della cantoria e della bussola d’ingresso, mentre il cantiere più recente riguarda i preziosi gruppi processionali settecenteschi.

Un terzo cantiere al quale la Consulta collabora è quello della Sinagoga della Comunità ebraica (via Milano): dal 2013 l’associazione culturale partecipa con un proprio finanziamento allo scopo di dare continuità a lavori di grande importanza che vengono condotti dalla proprietà su scala ormai decennale.

Ancora, dal 2013 la Consulta ha contribuito con propri finanziamenti a due progetti di salvaguardia di beni culturali e storici di proprietà della Diocesi di Alessandria: la Biblioteca storica diocesana (presso il Seminario, in via Inviziati) e il censimento degli archivi parrocchiali.

Per questi lavori, importanti e decisivi per la conservazione di edifici e beni di interesse storico-artistico e architettonico, la Consulta ha già speso complessivamente una cifra che si avvicina ai due milioni di euro, un importo significativo che, peraltro, non sembra aver esaurito il desiderio dei soci di contribuire al salvataggio dell’arte alessandrina. Tali cifre sono state completamente raccolte tra i soci, poiché la Consulta non si avvale di nessun finanziamento pubblico o di enti locali.

 

I soci della Consulta sono oggi: Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Bonino spa, Kimono spa, Notaio Luciano Mariano, Dott.ssa Adele Villosio, Dott.ssa Anna Maria Porrati Lenti, Dott. Carlo Zuccotti, Studio Zaio Dottori Commercialisti Associati, Sapimed spa, Giuseppe Garlando, Lions Club Alessandria Host, Rotary Club Alessandria, Confindustria della Provincia di Alessandria, oltre che la stessa Fondazione SociAL.