Re-Mix

Re-Mix

BANDO 2014 – Re-Mix è il primo centro di riuso creativo dei materiali di scarto dell’industria e dell’artigianato e polo di esplorazione ambientale in provincia di Alessandria: è un luogo di incontro, scambio e collaborazione tra il mondo dell’educazione e della cultura ambientale attraverso un modo innovativo di vivere nuovi significati e nuove prassi del rapporto individuo/ambiente, dove si fa e si promuove concretamente lo sviluppo sostenibile.
Il progetto nasce dalla volontà di promuovere stili di vita più sostenibili, non solo nel senso ecologico, ma anche culturale e antropologico. Nell’era del consumismo sfrenato è necessario riscoprire valori quali la manualità, la creatività, l’arte del “non si butta via nulla”. Da questa riflessione è nata l’esigenza di avere in città uno spazio polifunzionale, all’interno del quale poter organizzare una serie di attività, che abbiano come finalità principali quelle del riciclo e del riuso.

Re-Mix promuove e organizza laboratori di didattica animata, corsi di formazione per docenti e adulti, allestimenti di mostre ed eventi di cultura green, conferenze e seminari su tematiche ambientali, artistiche e culturali.

Descrizione dell’Ente

La cooperativa “Semi di Senape” è nata dalla volontà e dall’impegno di giovani donne che hanno dato grande valore alla propria professionalità. Si occupa di sostenere mamme, bambini e famiglie con l’ausilio di spazi pedagogicamente pensati e partecipati come servizi, laboratori, corsi, incontri di formazione e informazione. Ascolto, allegria, cura ed accoglienza sono i punti cardine della Cooperativa. I progetti che la cooperativa propone hanno lo scopo di promuovere nuove iniziative sul territorio alessandrino.

Le azioni di tutoraggio della Fondazione SociAL sul progetto si sono concluse nel mese di febbraio 2017.

 

Scacciapensieri

Scacciapensieri

BANDO 2014 – Il progetto “Scacciapensieri” nasce dalla collaborazione operativa fra attori diversi, sia soggetti pubblici che del terzo settore (Servizio Sociale, Scuola, Associazioni sportive e di volontariato, Curia Vescovile), che hanno formulato il progetto concordato su un obiettivo comune: offrire supporto scolastico, culturale e ricreativo a minori frequentanti la Scuola Primaria e Secondaria di primo grado e provenienti da contesti di svantaggio socio- culturale.
Il progetto intende collocarsi tra gli eventi e fattori pro-sociali che possono influenzare i minori, minimizzando il rischio di devianza e favorendo una risoluzione del disagio. A tal fine propone strategie di intervento capaci di concretizzare reti di relazioni attraverso azioni volte a favorire l’integrazione di prestazioni di rinforzo della sfera scolastica, ma anche affettivo-relazionale nei confronti dei minori.
I principali obiettivi individuati sono: migliorare il rendimento scolastico dei minori con difficoltà, favorire l’integrazione dei soggetti con situazioni problematiche, favorire l’integrazione dei minori stranieri, prevenire il rischio di dispersione scolastica e di drop-out precoce, consentire ai minori la partecipazione ad attività supplementari altrimenti precluse loro.
Le principali attività proposte dal progetto sono:
– supporto scolastico e sociale attraverso giovani e adulti di riferimento capaci di rappresentare modelli positivi; tale attività di doposcuola diventa anche un valido osservatorio nei confronti dei minori il cui scarso rendimento scolastico rappresenta solo la punta dell’iceberg di un disagio socio-familiare e culturale molto più grave, che potrebbe condurre a sviluppare percorsi di crescita emarginanti
– attività di socializzazione in un ambiente idoneo, in grado di promuovere uno sviluppo positivo della personalità in un clima di collaborazione ed integrazione
– partecipazione, gratuita o a condizioni agevolate, e accompagnamento ad attività sportive e/o musicali
– attività culturali e ricreative volte a stimolare l’apprendimento di nuove abilità o di nuove competenze della persona singola o del gruppo.

Descrizione dell’Ente

La Società Operaia di Mutuo Soccorso di Acqui T., è un’associazione di volontariato. Scopo iniziale della sua costituzione fu quello di assicurare ai propri associati un sussidio in caso di malattia, impossibilità al lavoro o vecchiaia, mediante il “mutuo soccorso” ossia l’unione delle forze per raggiungere obiettivi di promozione economica e sociale. Recentemente, continuando nella sua tradizione di aiuto sociale, promuove anche l’assistenza e l’integrazione nella Società di donne adulte straniere, attraverso il sostegno ad una scuola che spiega loro lingua, diritti e doveri di un paese nuovo. Con lo stesso spirito si è avvicinata ai minori, italiani e non, con problematiche famigliari, per aiutare anche loro nel cammino scolastico e sociale, abbinando momenti di studio a momenti di svago e sport.

Le azioni di tutoraggio della Fondazione SociAL sul progetto si sono concluse nel mese di dicembre 2016.

Start up impresa agricola

Start up impresa agricola

 

 

BANDO 2014 – Il progetto finanziato dalla Fondazione SociAL con il Bando 2014 è stato avviato a partire da dicembre 2014 con i primi due mesi trascorsi ad individuare, tra i beneficiari dei progetti SPRAR, richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale sia minori che adulti, un gruppo di persone interessate a sviluppare il progetto. L’individuazione delle persone è avvenuta tracciando dei bilanci di competenza e motivazionali rispetto alla prospettiva di un lavoro nel settore agricolo, che considerando sia le esperienze di lavoro pregresse sia gli obiettivi e le prospettive future delle persone.

A partire da Gennaio è stato incaricato l’AIAB Piemonte (Associazione italiana Agricoltura Biologica ), partner progetto, quale ente formativo e consulente aziendale per il primo anno di attività ed è stato organizzato un corso di formazione in agricoltura biologica di 320 h di cui 160 teoriche e 160 pratiche a cui hanno partecipato con frequenza costante 7 richiedenti asilo e rifugiati dei progetti SPRAR gestiti dalla Coperativa CrescereInsieme scs ONLUS, 2 richiedenti asilo e rifugiati seguiti in un progetto di accoglienza nell’ambito di Mare nostrum dal consorzio Co.Al.A. di Asti, partner del progetto, e due persone italiane seguite dal SERT dell’ASL AT. Il corso teorico ha riguardato le principali tecniche di lavorazione in agricoltura biologica sia in campo orticolo che viticole e cerealicoli, mentre il corso pratico è stato svolto direttamente nei terreni oggetto del progetto di start up seguendo la stagionalità dei lavori agricoli.
La cooperativa CrescereInsieme ha incaricato un socio lavoratore, perito agrario, di seguire lo sviluppo del progetto, svolgendo sia la parte organizzativa rispetto ai lavori agricoli da svolgere, sia quella educativa e motivazionale delle persone coinvolte, nonché il ruolo di principale interfaccia con l’agronomo dell’aiab Piemonte che sta seguendo le varie coltivazioni facendo lui stesso alcune lezioni pratiche con i ragazzi sia in orto che in vigna.
Oltre al corso sviluppato da Aiab Piemonte a febbraio e marzo del 2015 sono stati organizzati ulteriori corsi sia teorici che pratici in particolare un corso di 8 h sulla potatura della vigna ed un corso di 20 h sulla potatura degli alberi da frutta, nonché ulteriori corsi tuttora in corso sulla sicurezza del lavoro di 12 h e quello previsto sui fitofarmaci in campo agricolo di 30 h.
A partire dal 9 febbraio 2015 sono stati avviati 6 tirocini formativi rispettivamente per 2 minori dei progetti SPRAR con sede a Canelli provenienti dal Gambia e per 4 adulti ospiti dei progetti SPRAR del comune di Alice Bel Colle e della Provincia di Alessandria rispettivamente provenienti dalla Costa D’Avorio, Senegal, Eritrea, e Mali . Da metà aprile 2015 è stato avviato un ulteriore tirocinio formativo sempre delle durata di 6 mesi per un minore ospite del progetto SPRAR di Canelli proveniente dalla Nigeria. Le persone coinvolte stanno svolgendo il tirocinio formativo della durata di 30 h settimanali, che verrà rinnovato per altri 6 mesi a partire da agosto, seguite dall’operatore della CrescereInsieme e dall’agronomo dell’AIAB e con il tempo hanno maturando interesse per il lavoro che svolgono e le coltivazioni impostate, manifestando sempre di più la volontà di entrare nei processi decisionali rispetto allo sviluppo del progetto.


A fine aprile uno dei 7 ragazzi coinvolti ha abbandonato il progetto per recarsi in Francia
I rifugiati coinvolti sono Ndiaye Mamadou (senegal), Afa Saleh (Aritrea), Osagie(Nigeria), Diallo (Mali), Arouna(Costa D’avorio), Nfamarà (Gambia), Faburama (Gambia).
La cooperativa ha voluto che le persone coinvolte continuassero, nonostante l’impegno lavorativo e formativo in agricoltura, la frequenza ai corsi di alfabetizzazione della lingua italiana e corsi per il conseguimento della terza media (obiettivo raggiunto per i due iscritti al corso), quale elemento fondamentale per il percorso di integrazione sociale e di crescita rispetto al coinvolgimento nel progetto.
Le persone coinvolte, in qualità di beneficiari del progetto SPRAR, hanno inoltre la possibilità di vivere presso il comune di Canelli potendo raggiungere i luoghi di formazione e lavoro in maniera autonoma con delle bici messe a disposizione dal progetto e la CrescereInsieme sta già provvedendo a progettare una uscita graduale dei progetti di accoglienza che sia sostenibile dal punto di vista economico per i beneficiari stessi.


La CrescereInsieme scs ONLUS a partire da Marzo del 2015 si è iscritta alla Camera di Commercio di Alessandria come impresa agricola, con l’apertura di una cartella aziendale dei terreni sul sistema Piemonte diventando a tutti gli effetti una impresa agricola, con l’obiettivo di prendere in carico le lavorazioni dei terreni e tutti gli oneri burocratici legati alla coltivazione e vendita dei prodotti per il primo anno di attività in attesa di passare tutto al nuovo soggetto giuridico agricolo che dovrà nascere entro dicembre del 2015.
Sono in fase di studio attraverso la consulenza di ConfCooperative e del centro servizi CAA Mondagri di Alba le forme giuridiche più appropriate per la creazione del nuovo soggetto giuridico con il coinvolgimento dei ragazzi.


A partire da marzo del 2015 la CrescereInsieme ha affittato con un canone simbolico tutti i 10, 5 ha di terreni coltivabili, impegnandosi con i proprietari coinvolti a cedere i contratti di locazione così come tutti i mezzi e la strumentazione acquisita al nuovo soggetto giuridico. Da marzo, attraverso la diffusione del progetto, sono emerse nuove disponibilità di terreni coltivabili per circa 3, 5 ha, e di cui la CrescereInsieme sta valutando le possibili coltivazioni da porre in assere per lo sviluppo futuro della nuova impresa agricola sociale, tra cui il principale obiettivo oltre ad aumentare gli ettari destinati a cereali vi è di impiantare un frutteto con circa 300 alberi da frutta ed una coltivazione di fragole da destinare in parte al mercato del fresco nella rete di clienti che si sta costruendo ed in parte alla trasformazione nel previsto laboratorio di trasformazione che si vuole avviare a partire dal 2016, previa ricerca di fondi ed uscita dei PSR.
La nascita del nuovo soggetto giuridico è infatti subordinata all’uscita dei PSR (Programmi di Sviluppo Rurale ) che permetteranno di poter effettuare degli investimenti per la creazione di impresa agricole o sviluppo di quelle esistenti avendo la possibilità di usufruire di un contributo fino al 40 % dell’investimento previsto. I PSR, insieme ad una ulteriore ricerca di fondi permetteranno a partire dal 2016 di poter avviare un laboratorio di trasformazione di prodotti Freschi ed una piccola cantina per la vinificazione delle uve nere, come come previsto entro i tre anni nel progetto di START up impresa agricola finanziato dalla Fondazione SociAL.


A partire da Marzo con il contributo assegnato e l’investimento di CrescerInsieme sono stati acquistati i mezzi agricoli fondamentali ovvero un trattore agricolo gommato da 75 cv, una trincia sementi ed un ripper da attaccare al trattore, una moto-zappa, un rimorchio monoasse, una serra di 42x 6 metri per le culture protette e l’orto invernale ed è stato realizzato l’impianto di irrigazione dei due terreni utilizzati per la produzione orticola.
È tuttora prevista la ristrutturazione di un portico disponibile ad uso agricolo nei terreni affittati, per la quale è già stata consegnata la SCIA in comune di Canelli, quale magazzino attrezzature, attraverso la bonifica dell’amianto presente, la ricopertura, e la pavimentazione attraverso un battuto di cemento. Gli investimenti realizzati fino ad ora sono superiori a quanto previsto nel piano finanziario preventivo in quanto alcune cose non erano state previste ma si sono rese necessarie con l’avvio del progetto, cosi come si sta evidenziando la necessità di ulteriori attrezzature per la lavorazione del terreni da attaccare al trattore agricolo per facilitare e rendere più economicamente sostenibile alcune coltivazioni, quali ad esempio una pacciamatrice per la stesura dei teli pacciamanti in materiale biodegradabile, una rototerra con seminatrice ed altre attrezzature per lavorazioni attualmente eseguite da contoterzisti.


La CrescereInsieme ha già avviato uno studio di fattibilità per la realizzazione di una piccola cantina di vinificazione e del laboratorio di trasformazione dei prodotti orticoli e frutta, sviluppo necessario nel prossimo biennio per rendere l’impresa agricola nascente sostenibile dal punto di vista economico e poter creare qualche posto di lavoro in più, principale obiettivo del progetto. In particolare il laboratorio di trasformazione potrebbe essere realizzato presso l’attuale cucina autorizzata per la ristorazione che gestisce la CrescereInsieme presso il Centro polifunzionale del San Paolo di Canelli, già sede del corso teorico, attraverso l’acquisto di poche attrezzature a supporto.


Nel 2015 come indicato nel progetto si prevede comunque, oltre alla vendita di circa130 ql di uva, la vinificazione contoterzi di moscato DOCG e barbera D’Asti DOC, così come la trasformazione dei pomodori per la passata, in modo da poter iniziare lo studio del marketing per la vendita dei prodotti trasformati, aumentare la visibilità del progetto e poter partecipare alla selezione dei progetti agricoli sociali per il marchio Solidale italiano in collaborazione con CGM, AIAB Piemonte e CTM e avviare la vendita di alcuni prodotti presso le botteghe di commercio equo e solidale.
Attualmente i ragazzi coinvolti nel progetto stanno coltivando circa 5000 m di orto producendo le principali varietà di ortaggi coltivabili alle nostre latitudini, ovvero insalate, Coste Bianche e verdi, Fagioli, Fagiolini, patate, cipolle, sedano, prezzemolo, basilico, pomodori, Peperoni, melanzane, meloni e Zucchine con la previsione entro fine luglio di impiantare le varietà di ortaggi per l’autunno inverno quali finocchi, porro, cavoli , cavolfiori, broccoli, trevigiane, spinaci ecc…..


La vendita dei prodotti orticoli è iniziata a fine maggio ed il principale sbocco commerciale ad ora individuato è costituito dai soci della Cooperativa e le cooperative del Consorzio Coala, così come i servizi residenziali stessi gestiti dalla CrescereInsieme e i Gruppi di acquisto partner del progetto, anche se si prevede un calo della commercializzazione nei mesi di luglio e agosto dove molte persone hanno ortaggi del proprio orto, per poi riprendere nel periodo dell’autunno, inverno e primavera grazie anche alle possibilità di coltivare in cultura protetta. Da metà luglio la CrescereInsieme parteciperà con i ragazzi coinvolti nel progetto al mercato settimanale dei produttori di Calamandrana ed al mercato settimanale di Acqui Terme, in collaborazione con i ragazzi disabili del Centro diurno Aliante gestito dalla Cooperativa i quali saranno i promotori della vendita dei prodotti.
La CrescereInsieme sta cercando di avviare contatti commerciali con agriturismi e piccoli negozi interessati a prodotti coltivati con il metodo biologico ma comunque con l’obiettivo di mantenere un prezzo che renda tali prodotti accessibili a più persone. È in fase di studio con la cooperativa equazione la possibilità di avviare la vendita al dettaglio presso la bottega di commercio equo e solidale di Acqui terme, che permetterebbe oltre ad uno sbocco commerciale in centro di Acqui anche una nuova possibilità per la cooperativa Equazione stessa, sempre più in difficoltà nella vendita dei prodotti eco-solidali. Si sta inoltre continuando con la ricerca di fondi per l’acquisto di ulteriori attrezzature e per avviare il laboratorio di trasformazione.


Tutti i terreni e le coltivazioni sono state fatte seguendo scrupolosamente le tecniche di Agricoltura Biologica e dal 6 giungo è stata avviata la notifica per la certificazione biologica di tutti i terreni con la prima visita ispettiva avvenuta il 7 luglio 2015 con buon esito. A partire dalla ricezione del verbale della visita, presumibilmente entro agosto 2015 tutti i terreni saranno in conversione biologica che significa che a partire dal secondo anno le culture orticole avranno al certificazione biologica mentre quelle arboree (viti, nocciole e frutta) saranno biologici con certificazione dal terzo anno.

Descrizione dell’Ente

CRESCEREINSIEME SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS è una Cooperativa che gestisce servizi alla Persona nata nel 1991 da una esperienza di volontariato ed obiezione di coscienza in collaborazione con la Caritas di Acqui Terme nell’ambito di attività rivolte alla prevenzione al disagio minorile, assistenziali, educative e ricreative.
CrescereInsieme opera sul territorio della Diocesi di Acqui, in provincia di Alessandria nei comuni dell’Acquese (Alta Valle Bormida), del Casalese e nel sud Astigiano (Canellese e Nicese). CrescereInsieme, oggi conta oltre 100 soci di cui circa 90 lavoratori, offrendo una opportunità lavorativa di stabilità e continuità occupazionale.
Fin dalla sua costituzione CrescereInsieme, nel suo percorso di crescita professionale e culturale in qualità di cooperativa sociale di servizi, ha posto sempre più al centro della propria azione la Persona quale soggetto attorno al quale costruire obiettivi, strategie, servizi, linee di intervento e programmazione educativa, affrontando così le esigenze delle aree Minori, Prima Infanzia, Giovani, Famiglie, Anziani, Disabili e Migranti, sia attraverso la gestione di servizi territoriali e residenziali, sia svolgendo attività di promozione, formazione e prevenzione.

Le azioni di tutoraggio della Fondazione SociAL sul progetto si sono concluse nel mese di aprile 2016.

 

Vid You – Come stiamo nel nostro corpo

Vid You – Come stiamo nel nostro corpo

BANDO 2014 – L’obiettivo del progetto “Vid You“, sostenuto dalla Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2014, è quello di conoscere le modalità con cui i giovani comunicano “con e sul corpo”, coinvolgendoli nell’esplorazione delle tematiche riguardanti lo stesso: come lo vedono con i loro occhi, come lo vestono e come a volte lo maltrattano e fingono di ignorarlo. L’associazione Gapp ha pensato di proporre ai giovani adolescenti uno spazio entro il quale esprimere il proprio pensiero, capire il proprio punto di vista utilizzando la modalità espressiva a loro più congeniale.

Insegnanti, educatori, allenatori e tutti coloro che quotidianamente hanno a che fare con gli adolescenti e le loro problematiche saranno coinvolti nel progetto come soggetti attivi. Vid You coinvolge e garantisce la collaborazione di psicologi, psicoterapeuti, tirocinanti dell’associazione ed un regista, che si occuperà delle riprese e del montaggio del cortometraggio finale.

L’Associazione Gapp è un’associazione che nasce dal desiderio di creare uno spazio di incontro tra il pensiero psicoanalitico e il sociale. È costituita prevalentemente da psicologi, psicoterapeuti, medici e psichiatri che operano da più di dieci anni nell’ambito della prevenzione e nella cura del disagio psicologico condividendo un approccio psicoanalitico aperto all’integrazione multidisciplinare con altre figure professionali, quali medici nutrizionisti, psichiatri ed educatori.
A partire dall’esperienza della pratica clinica e da interventi svolti in differenti ambiti di applicazione della psicologia è maturata l’idea di sviluppare in forma sistematica e organizzata specifici interventi di prevenzione, sensibilizzazione, ricerca e cura di quelle forme del disagio soggettivo tipiche dell’epoca contemporanea, e che interessano in particolare le giovani generazioni con disturbi quali bulimia, obesità, dipendenze, e altre forme di disagio sociale.

SITO – Associazione Gapp

FB – Centro Gapp

Le azioni di tutoraggio della Fondazione SociAL sul progetto si sono concluse nel mese di maggio 2016.

Bee my job

Bee my job

BANDO 2014 – “Bee My Job” è un’esperienza pilota di apicoltura sociale che parla di integrazione e ambiente, lavoro e dignità, impegno ed opportunità.
I beneficiari principali, i richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, potranno avere accesso a corsi di formazione professionale e a percorsi di tirocinio in aziende apistiche, con misure di incentivo per favorirne l’inserimento sul lavoro e sul territorio.
Un progetto sperimentale che offre a chi fugge da guerre e violenze la possibilità di ricostruirsi la propria vita in modo degno, svolgendo un lavoro impegnativo ma gratificante, acquisendo competenze nuove ed emancipandosi economica e socialmente.
Un bel riscatto anche per il mondo agricolo, che troppo spesso è scenario di sfruttamento di braccianti stranieri. Un segnale di accoglienza che arriva dalla campagna: un’apertura all’integrazione di nuovi cittadini che ci porta a riflettere su come i migranti possano essere una risorsa per i nostri territori e le nostre aziende.
Oltre all’inserimento e alla rivalorizzazione del connubio lavoro agricolo e dignità, Bee My Job vuole creare condivisione e inte(g)razione anche in città. Così, le competenze acquisite dai richiedenti asilo verranno messe a disposizione della cittadinanza, grazie all’attivazione di un apiario urbano all’interno del Forte Acqui e all’organizzazione di incontri di apididattica diretti a giovani e adulti. Incontri in cui il mondo delle api sarà pretesto per promuovere una cultura rispettosa di uomini e natura.
Al di là all’impatto reale sui beneficiari diretti, il valore aggiunto di “Bee my job” risiede nella sua capacità di valorizzare il lavoro di prossimità per rispondere ai bisogni del territorio, ora identificati nell’inserimento lavorativo dei richiedenti asilo, in modo coordinato e innovativo, ottimizzando risorse materiali e immateriali. Ne deriveranno un consolidamento e ampliamento del lavoro della Rete di Accoglienza e dei tavoli di coordinamento locali, così come una maggior conoscenza delle potenzialità di sviluppo in settori economici non tradizionali e dei nuovi processi sociali.

Descrizione dell’Ente

APS Cambalache è un’associazione di promozione sociale fondata nel 2011 da un gruppo di giovani professionisti di differente formazione – in particolare diritti umani, assistenza sociale, migrazione e cooperazione allo sviluppo.
La sua mission è quella di promuovere l’integrazione sociale di gruppi vulnerabili; la cittadinanza attiva; lo sviluppo sostenibile, con una speciale attenzione per l’ambiente, la cultura locale e le tradizioni; la salute pubblica; i diritti sociali ed economici dei gruppi marginali e della società nel suo complesso.
La sua vision è quella di lavorare per promuovere la cultura della mondialità, il rispetto reciproco e l’integrazione.
Le attività di APS Cambalache sono portate avanti da giovani professionisti e volontari.
A partire da aprile 2014 APS Cambalache ha attivato un nuovo progetto di accoglienza per richiedenti asilo sul territorio del Comune di Alessandria, nell’ambito del programma Mare Nostrum. Ad oggi, l’associazione ospita 34 richiedenti asilo provenienti dall’Africa subsahariana, dislocati in 5 strutture abitative. Cambalache accompagna i beneficiari in tutte le fasi riguardanti le procedure di richiesta di asilo politico ed offre loro assistenza linguistica, culturale e sanitaria individuando allo stesso tempo percorsi di integrazione sociale e lavorativa.
L’associazione è inserita in una rete con altre ONG e istituzioni a livello locale, nazionale e internazionale. APS Cambalache è tra i membri fondatori della Rete di Accoglienza di Alessandria, che vede coinvolto il Comune e altre realtà del privato cittadino.

Le azioni di tutoraggio della Fondazione SociAL sul progetto si sono concluse nel mese di maggio 2017.