Un mare di solidarietà si sta muovendo per l’Italia. Aziende, fondazioni, calciatori, vip e cittadini comuni: ognuno di loro si sta mobilitando per donare fondi per contrastare l’emergenza coronavirus.
Iniziative e atti di generosità spesso annunciati dai social e dai media tradizionali, ma che hanno bisogno di una messa a sistema.
Per questo motivo Italia non profit lancia il portale dedicato denominato “Coronavirus: filantropia a sistema”.
L’iniziativa – promossa insieme ai principali attori della filantropia istituzionale italiana e altri attori del terzo settore – ha come obiettivo quello di permettere ai beneficiari (o potenziali beneficiari) di entrare in contatto con i diversi aiuti (e agevolazioni) messi in campo a loro favore e sollecitare nuove azioni.
Al contempo, sono tantissime le realtà del Terzo Settore che chiedono un aiuto a causa dei costi non previsti che devono affrontare e che rischiano altrimenti di essere meno “sotto i riflettori” dei possibili donatori. Il portale vuole dare voce a questo mondo e metterlo in connessione con quanti – aziende e privati- desiderano donare.
“La mappatura delle esigenze del Terzo Settore – spiega Giulia Frangione, CEO di Italia non profit – è quasi un atto dovuto. Gli effetti economici della pandemia si stanno già facendo sentire anche nel Terzo Settore che viene colpito tutto, indistintamente dalle attività perseguite da ogni singolo ente. L’indagine permetterà di mettere a fuoco i bisogni delle organizzazioni nel brevissimo e medio termine, in questo tempo in cui le iniziative di piazza non potranno essere realizzate, le attività dei progetti finanziati non possono essere portate avanti così come previste e gli enti devono trovare con creatività e resilienza nuove modalità per prendersi cura dei loro beneficiari, continuando anche a pagare gli stipendi delle persone e i costi delle strutture con cui ogni giorno svolgono il loro lavoro.”
Mentre da un lato vengono raccolte le iniziative filantropiche, dall’altro la società civile – e in particolare gli enti non profit – potranno partecipare a una mappatura dei loro bisogni, tramite una survey digitale, segnalando a loro volta esigenze e bisogni.
“Attendiamo dal mondo non profit la continua segnalazione di iniziative e necessità: vogliamo essere il loro costante megafono. Allo stesso tempo lanciamo una call to action a tutti i soggetti interessati perché diventino partner di questo progetto aiutandoci a fare sistema e a offrire chiavi di interpretazione dei bisogni perché si possa giungere alla generazione di interventi sempre più mirati” conclude Frangione.