Presentato il progetto “Oggi per domani”

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IMG_4834Si è svolto giovedì 7 Aprile a Buttigliera Alta l’incontro formativo di presentazione del progetto “Oggi per domani: no alla dispersione scolastica”.

Il progetto, realizzato da Merope, associazione di volontariato Onlus con sede ad Avigliana, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Statale di Buttigliera Alta – Rosta, ha come fine ultimo quello di prevenire il fenomeno della dispersione scolastica, promuovendo il benessere scolastico, psicologico, emotivo e relazionale nei bambini/ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado.

“Le cause delle dispersione scolastica” – afferma Walter Berardo, fondatore e presidente dell’associazione Merope – “sono molteplici e si identificano nella corresponsabilità tra individuo-famiglia-scuola-società. Si rende quindi necessaria un’azione su più fronti. Il progetto Oggi per domani: NO alla dispersione scolastica intende coinvolgere tutti gli attori interessati a questo fenomeno, avviando una collaborazione attiva tra scuola, famiglia, agenzie del territorio, altre associazioni, con offerte educative, ludiche e culturali che sviluppino abilità complementari a quelle acquisite nel tradizionale percorso scolastico.”

Durante l’incontro di presentazione del progetto, interamente patrocinato dal Comune di Buttigliera Alta e finanziato dalla Fondazione SociAL di Alessandria, sono stati affrontati i temi chiave legati all’abbandono scolastico, scoprendo quali sono i giusti strumenti per aiutare i bambini e i ragazzi ad amare la scuola.

[Qui maggiori informazioni sul progetto]

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Un progetto per “apprendere l’indipendenza”

centro_down2BANDO 2015 – Il “Apprendere l’indipendenza”, avviato dall’associazione Centro Down Alessandria e sostenuto dalla Fondazione SociAL attraverso il Bando 2015, svilupperà un percorso per i ragazzi affetti da sindrome di down generando un modello virtuoso e replicabile per disabilità similari.

L’iniziativa prevede l’inserimento di ragazzi tra i 18 e i 35 anni in progetti di utilità sociale in
collaborazione con altre associazioni di volontariato.

“I ragazzi con disabilità – spiegano gli operatori – hanno in genere poche occasioni di interazione sociale e spesso, ci sono pochi momenti in cui è permesso loro di svolgere attività in cui abbiano la possibilità di sentirsi impegnati e gratificati dall’aiutare gli altri, di essere soggetti attivi in interventi di aiuto e socialmente produttivi”.

Obiettivo finale del progetto è la costituzione di una cooperativa sociale in cui i ragazzi possano trovare un proprio spazio lavorativo e costituire un primo passo del “Dopo di noi”, problematica molto sentita da parte dei genitori , creando una comunità in cui il ragazzo down possa sentirsi utile,
seguito e amato come in famiglia anche al venire meno della propria.

centro_down1“I beneficiari diretti del progetto saranno i ragazzi del Centro down di Alessandria e di Asti anche se le le attività progettuali verranno svolte in provincia di Alessandria. Prevediamo il coinvolgimento di sedici ragazzi (quattro di Novi Ligure, due di Alessandria, due di Tortona, uno di Castellazzo Bormida, uno di Casale Monferrato, uno di Acqui e cinque di Asti) di età compresa tra i 18 e i 35 anni ma non escludiamo la partecipazione a tutte le famiglie e ai ragazzi down che vorranno fare parte della nostra iniziativa”.

SITO – www.centrodown.org

FB – Associazione Centro Down Alessandria (gruppo) 

Le azioni di tutoraggio della Fondazione SociAL sul progetto si sono concluse nel mese di aprile 2018.

Un osservatorio per promuovere la cultura antimafia

gisBANDO 2015 – L’Osservatorio sulle mafie del basso Piemonte, avviato dall’associazione La Mongolfiera grazie al sostegno della Fondazione SociAL, intende da un lato condividere in rete, attraverso l’uso di tecnologia Geographic Information System, gli strati informativi già esistenti e facenti parte dell’osservatorio di Libera Piemonte, con le sue due attuali sedi di Torino e Novara, dall’altro creare un nuovo terzo polo specializzato sulla realtà del Piemonte sud-orientale, che nella spartizione territoriale delle organizzazioni mafiose ha da sempre uno stretto legame con le famiglie mafiose della Liguria, con dinamiche sociali, economiche e criminali per molti casi peculiari rispetto al resto del Piemonte.

Il geographic information system (GIS) è un sistema progettato per ricevere, immagazzinare, elaborare, analizzare, gestire e rappresentare dati di tipo geografico. Con il GIS si possono unire cartografie, eseguire analisi statistiche e gestire i dati attraverso tecnologie database.

Gli obiettivi principali che l’Osservatorio si prefigge sono, dunque, quello di contribuire alla promozione di una cultura antimafia nel territorio del basso Piemonte, in particolare in provincia di Alessandria, e quello di analizzare la presenza della criminalità organizzata con strumenti informatici innovativi di tipo G.I.S., nell’ambito di un osservatorio tripolare Torino – Novara – Alessandria.

A beneficiare del progetto saranno: Amministrazioni locali, Istituzioni, sindacati, organi di stampa, associazioni, comitati, scuole, cittadini del Piemonte e della Liguria, con particolare riguardo al territorio provinciale di Alessandria.

gis2Nell’ambito del progetto saranno, inoltre, formati gratuitamente alcuni operatori (scelti tra studenti, periti, laureandi e neolaureati in discipline informatiche) da avviare all’utilizzo di questi software avanzati ed ampiamente richiesti sul mercato.

L’associazione La Mongolfiera non ha scopo di lucro e svolge attività di utilità sociale a favore degli associati e di terzi. L’Associazione fa parte
della rete di LIBERA,nomi e numeri contro le mafie ed in particolare del Coordinamento Provinciale di Alessandria,con cui condivide i suoi obiettivi. Essa persegue:

  • la promozione della cultura della legalità, del rispetto delle regole, dell’antimafia sociale
  • la valorizzazione dei prodotti e dei servizi realizzati su beni confiscati alle associazioni mafiose

Le azioni di tutoraggio della Fondazione SociAL sul progetto si sono concluse nel mese di febbraio 2019.

Una Piccola Cereria per “mobilitare l’uomo”

amici_gigi2BANDO 2015 – Dopo aver rilevato con contratto di affitto d’azienda con opzione di acquisto una impresa produttiva, averla trasformata in centro socio occupazionale, la cooperativa Amici di Gigi intende renderla competitiva nel suo mercato di riferimento per attivare nuovi percorsi di lavoro protetto a beneficio di disabili che permettano di produrre risorse economiche da reinvestire nei servizi di assistenza di formazione, educazione, integrazione e bisogni primari rivolti a minori, giovani, immigrati, soggetti deboli ed emarginati e famiglie in difficoltà.
Da settembre 2013 ad oggi diciannove utenti adulti svolgono quotidianamente attività di confezionamento imballaggio e spedizione di prodotti Belforte, ciascuno secondo le proprie capacità, accompagnati da due educatori e due volontari dell’Associazione Amici di Gigi e delle Associazioni amiche. Il 2014 e parte del 2015 hanno visto il processo di riattivazione e restyling. Il 2016 vedrà il rinnovamento del prodotto.

“La Piccola Cereria che si realizzerà con l’aiuto di Fondazione SociAL – spiega Valerio Tomaselli, presidente della Cooperativa Amici di Gigi di San Mauro Pascoli, sarà un ambiente di lavoro ideale per adulti disabili. Il suo scopo è quello di mobilitare attraverso il lavoro le risorse e i talenti di chi, senza un’occasione di questo genere, rimarrebbe tagliato fuori da relazioni e dinamiche essenziali per la vita di ciascuna persona. Per esperienza abbiamo visto che il lavoro è veramente una occasione preziosissima anche per persone con disabilità gravi, una terapia senza eguali perché permette all’individuo di prendere coscienza di sé, di avere un compito, per piccolo che sia, e di vedersi in grado di dare un contributo al mondo. Il lavoro è anche occasione di rapporto con educatori e colleghi, da un ordine alla vita ed educa a una responsabilità di sé e delle cose.
La Piccola Cereria nasce per crescere, in una dinamica di vera impresa sociale, autosostenibile e in linea con le esigenze di mercato. Siamo infatti certi, insieme a Fondazione SociAL, che questa sia l’unica nuova e vera strada di operare nel Terzo Settore e siamo felici di poterla percorrere insieme”.

amici_gigi1Saranno beneficiari del progetto venti persone adulte con disabilità che avranno a disposizione un luogo stabile di riabilitazione e sviluppo delle autonomie attraverso attività produttive facilmente accessibili e attivando nuovi percorsi di lavoro protetto sarà possibile inserire cinque nuovi utenti.
Beneficeranno indirettamente del progetto settanta minori in condizioni di disagio che vengono educati presso la comunità socio-educativa, semiresidenziale e residenziale e che potranno godere di nuovi servizi e dotazioni senza pesare sulle famiglie in difficoltà. Quindici minori in attesa di inserimento in comunità residenziale potranno, inoltre, essere accolti in una nuova struttura (in soluzione di comproaffitto).

Il Progetto serve la Provincia di Forlì-Cesena (distretto del Rubicone-Costa) 398.322 persone (2012), provincia di Rimini (Rimini nord e litorale) 325.219 persone (2009), provincia di Ravenna (Cervia e litorale) 394.543 persone (2012). Ha le caratteristiche per aprirsi a tutta la Regione Emilia-Romagna.

La Cooperativa Amici di Gigi si rivolge a utenza minorile disabile o disagiata del territorio,su invito dei servizi socio-sanitari, con percorsi specializzati di sostegno alla persona e di sviluppo autonomia, con l’ausilio di educatori professionali in realtà semi-residenziali e residenziali. Si rivolge ad adulti in situazione di disagio (disabilità,problemi psichiatrici,dipendenze) con percorsi personalizzati di lavoro, con l’assistenza di volontari ed educatori, stabilizzati in una nuova attività di impresa.

FB – Cooperativa Amici di Gigi 

SITO – www.amicidigigi.it

Le azioni di tutoraggio della Fondazione SociAL sul progetto si sono concluse nel mese di dicembre 2016.

Dopo di noi? Un convegno ad Alba

GDS_7445-332x205Cosa accadrà dopo di noi? Cosa succederà una volta che non ci saremo più? Una delle maggiori preoccupazioni dei genitori di una persona con disabilità fisica o psichica è racchiusa in questa semplice – e purtroppo drammatica – domanda.
Cercare un sostegno capace di resistere al tempo, questa è la sfida. Non soltanto nel Durante, la fase dello sviluppo e della crescita della persona, quando famigliari e conoscenti possono dare il proprio contributo ma soprattutto nel Dopo di noi, il momento difficile e drammatico in cui la fragilità di una persona particolarmente vulnerabile perde i propri punti di riferimento, rischiando di rimanere sola.

Giovedì 4 febbraio 2016 che la Camera dei Deputati ha finalmente approvato un disegno di legge ‘Assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare’ che si occupa delle persone con disabilità gravi che restano senza sostegno familiare.
La legge, in buona sostanza, prevede la costituzione di un fondo con risorse pubbliche e private e una serie di agevolazioni fiscali per chi fornisce risorse finalizzate alla tutela e all’assistenza dei disabili gravi.
Il provvedimento è stato licenziato da Montecitorio (con 374 sì e 75 no) e dovrà ora passare al Senato. Una proposta di legge per il “dopo di noi” era stata esaminata già nella XVI legislatura, ma l’esame non si era concluso. Alcuni progetti di legge erano stati presentati nel giugno 2015 in commissione affari sociali alla Camera; su www.change.org la deputata del PD Ileana Argentin aveva lanciato una petizione che aveva raccolto quasi 89 mila firme.

dopo_di_noi2Nell’attesa che la proposta passi al Senato, Fondazione Emmaus per il Territorio Onlus propone un momento di incontro, e confronto, sulla proposta di legge e sui progetti che stanno sperimentando il Dopo di Noi, pensato con soluzioni di ‘welfare mix’ tra pubblico e privato. L’idea del Convegno è, soprattutto, quella di riflettere insieme ai famigliari, alle istituzioni e alla cittadinanza per arrivare a proposte costruttive e partecipate sul territorio, ed essere pronti ad attuare iniziative concrete per Dopo di Noi, una volta terminato l’iter legislativo ed attuativo, anche a livello regionale.

Il Convegno si terrà Lunedì 11 aprile 2016, alle 8.30, presso la Sala Multimediale dell’ASL CN2 Alba-Bra, in Via Vida n. 10.

Per approfondimenti:
http://www.camera.it/leg17/410?idSeduta=0562&tipo=sommario http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0021150.pdf

Presentato il progetto “Insieme Verso l’Autonomia”

presentazione2Venerdì 1 aprile 2016, presso il Salone Polifunzionale del Centro anziani in Viale Piero Masera, ad Alba, è stato presentato il progetto “Insieme Verso l’Autonomia”, realizzato dalla Cooperativa Sociale Progetto Emmaus in collaborazione con la Fondazione SociAL di Alessandria.
Alla presenza della Città di Alba, dell’ASL e del Consorzio Socio Assistenziale Alba Langhe e Roero, è stato inaugurato il nuovo appartamento di viale Masera, che ospita 5 persone disabili, ed è stata una valida occasione per sottolineare l’importanza terapeutica dell’abitare e dell’intervento educativo mirato alla crescita, in autonomia, della persona con disabilità.

Il progetto
L’iniziativa si colloca in un contesto di revisione di welfare sostenibile.
“I gruppi appartamento (g.a.), avviati per la prima volta in provincia di Cuneo dalla nostra cooperativa nel 2002, rappresentano soluzioni abitative per persone con disabilità medio-lievi: attività presso centri diurni, borse lavoro ed inserimenti socializzanti, completavano il contesto in cui si attivano i processi di cambiamento per sostenere i loro progetti di vita autonoma. Ad oggi queste risorse esterne stanno venendo meno, pertanto è necessario lavorare in rete per potenziare l’esistente. Da qui nasce l’idea di avvicinare due Gruppi appartamento, Tettiblu e Sottosopra, nello stesso palazzo, con l’obiettivo di potenziare i servizi per l’autonomia, sviluppati con approccio di sistema al contesto territoriale in cui vive la persona”.

presentazione2 (1)A chi si rivolge il progetto
Beneficiari dell’iniziativa sono n.20 persone di età compresa tra i 18 e i 61 anni (in prevalenza 18-40) con disabilità cognitive di grado medio-lieve, che attualmente vivono nei 4 g.a. gestiti dalla cooperativa ad Alba e Bra, sul territorio dell’ASL CN2. Gli ospiti dei gruppi appartamento sono in carico ai Consorzi Socio Assistenziale di Alba Langhe e Roero, di Bra, di Carmagnola, di Asti, della Valle di Susa e del comune di Torino.

A quale bisogno risponde il progetto
Il progetto permetterà una sperimentazione a livello gestionale, per rispondere al bisogno sociale di salvaguardare le persone fragili. Infatti grazie anche al finanziamento della Fondazione SociAL di Alessandria si sono attivati nuovi laboratori e si stanno potenziando attività già esistenti, per occupare produttivamente il tempo degli ospiti nei g.a., continuando il lavoro educativo-terapeutico condotto fino ad oggi e senza perdere i risultati acquisiti.
I laboratori già esistenti “Progetto orto” e “Matti per il calcio” ed i nuovi “Cucina naturale”, “Un tuffo nel blu”, “Attività equestre”, “Orientamento al lavoro”, “Vivi il quartiere” permetteranno alle persone di continuare a condurre una vita semi-indipendente, contribuendo e partecipando in maniera attiva alle iniziative territoriali.

Gli enti coinvolti nel progetto sono:
• CSRGRANDA Srl Ssd che gratuitamente mette a disposizione gli impianti sportivi,
• I volontari dell’Associazione Nel Viale con cui si organizzeranno eventi di integrazione per residenti nel quartiere,
• Azienda agricola Taliano che ci seguirà nell’attuazione del progetto orto e metterà a disposizione la propria azienda agricola e gli strumenti di lavoro,
• Kinder Plus Sport che gratuitamente mette a disposizione gli impianti sportivi,
• Centro equitazione Isolone che contribuirà con 20 ore di lezione,
• Aziende locali con cui sono attivi gli inserimenti lavorativi e socializzanti.