Un concerto dedicato al bicentenario della nascita di Clara Wieck Schumann

Un concerto dedicato al bicentenario della nascita di Clara Wieck Schumann

MUSICA – Una grande sinergia tra due Enti, il Conservatorio “Antonio Vivaldi” di Alessandria e gli Amici dell’Organo, e cinque artiste: il duo pianistico composto da Fiorenza Bucciarelli e Silvia Gianuzzi, Elena Romiti al corno inglese, Letizia Romiti all’organo e Simona Gandini come voce recitante.

Sabato 12 ottobre alle ore 17 presso l’Auditorium del Conservatorio “A. Vivaldi”, si terrà il concerto in celebrazione del bicentenario della nascita di Clara Wieck Schumann con brani autografi della stessa, insieme a pagine a lei dedicate (o ispirate) dalle due figure maschili di riferimento della sua vita artistica, Robert Schumann e Johannes Brahms.

I brani musicali di Clara Schumann saranno: i tre Preludi e Fughe op.13, che Clara volle dedicare al marito perché composti nei primi anni del loro matrimonio, quando entrambi studiavano intensamente le opere di Johann Sebastian Bach soprattutto dal punto di vista contrappuntistico; e la Marcia in Mi bemolle maggiore.

Di mano di Johannes Brahms invece i due Preludi-Corali dall’op.122, ultimo lavoro prodotto in seguito alla morte di Clara (che precedette di poco quella dell’Autore stesso) e le Variazioni su un tema di Schumann op.23, detto “tema degli Spiriti”.

Le parole sono tratte dai diari e dalle lettere di questa straordinaria donna che, nonostante la severità del padre/maestro Friedrich e le rigide convenzioni sociali del tempo, riuscì a essere, oltre che moglie e madre, un’instancabile operatrice culturale, una grande compositrice e un’eccelsa concertista, dal talento riconosciuto e apprezzato unanimemente dai grandi musicisti dell’epoca.

CSVAA: al via nuovi corsi di formazione

PARTNER – Prosegue l’attività di formazione del CSVAA proposta agli Enti del Terzo Settore: quattro i percorsi in programma, gratuiti per ETS/Organizzazioni delle province di Asti e Alessandria accreditati al CSVAA ma aperti anche ad altre Organizzazioni ed Enti a fronte di un contributo di partecipazione.

I Corsi, che avranno luogo nei mesi di ottobre e novembre presso la sede della Fondazione SociAL in Alessandria e presso la sede del CSV ad Asti, vertono sulle seguenti tematiche:

  • “La tenuta della contabilità e la redazione del rendiconto finanziario” con 5 incontri ad ottobre-novembre, ad Asti
  • “Sicurezza: corso base” con un incontro, ad ottobre, ad Alessandria e un incontro, a novembre, ad Asti
  • “L’Animazione come relazione: corso base” con 5 incontri, a novembre-dicembre, ad Alessandria
  • “Come organizzare un evento “in sicurezza”: la nuova normativa” con 2 incontri, a novembre, ad Alessandria

Per ulteriori informazioni scivete alla mail at@csvastialessandria.it o visualizzate la locandina degli eventi formativi.

Per iscrivervi cliccate sul seguente link: https://www.csvastialessandria.it/formazione/index.asp

Nel caso un volontario si iscriva a uno o più corsi ma sia poi impossibilitato a partecipare è tenuto a comunicarlo tempestivamente al CSVAA. Nel caso in cui il CSVAA riscontrasse frequenti comportamenti non corretti, si riserva di escludere l’ETS di appartenenza dell’iscritto dall’erogazione dei propri servizi.

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Il Flauto di Pan con lo svizzero Philippe Emmanuel Haas e il francesce Dominique Aubert

foto-duo-ph-e-haas-d-aubert-1MUSICA – La Stagione di concerti sugli organi storici, sostenuta dalla Compagnia di San Paolo e dalle Fondazioni CRT, CRAL, SociAL e Piemonte dal Vivo, presenta anche quest’anno uno strumento di rarissimo ascolto e completamente inedito per la provincia di Alessandria. Si tratta del flauto di Pan, strumento legato nell’immaginario collettivo alla mitologia greca costituito da un numero variabile di canne di lunghezza diversa e legate o unite tra loro.

Domenica 6 ottobre, alle ore 17 a Quargnento, nella Basilica di San Dalmazio, l’insolito ma famosissimo duo formato dallo svizzero Philippe Emmanuel Haas e dal francesce Dominique Aubert proporrà un vario ed intrigante programma costituito in buona parte da danze rinascimentali, con incursioni che proseguiranno fino al diciottesimo secolo grazie a trascrizioni da Haendel, Marin Marais, Benedetto Marcello e da altri autori, e con brani per organo solo che metteranno in luce le caratteristiche foniche del bel “Lingiardi” conservato nella Basilica.

“Les grandes toccatas” con il Maestro Jean-Paul Imbert

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MUSICA – Sabato 5 ottobre, alle ore 18, nel Santuario Madonna della Guardia di Tortona, per la Stagione di concerti sugli organi storici degli Amici dell’organo di Alessandria si esibirà uno dei più grandi organisti francesi viventi, il Maestro Jean-Paul Imbert, titolare del famoso organo dell’ Alpe di Huez costruito su progetto di Jean Guillou.

Il programma si intitola “Les grandes toccatas” e proporrà imponenti composizioni di Dietrich Buxtehude, Leon Boellmann, la celebre Toccata di Paradisi, brani di Frescobaldi, Dupré e di Reger e la Toccata, Adagio e Fuga in do maggiore di Bach.

Jean-Paul Imbert, nato a Clermont-Ferrand nel 1942, ha studiato pianoforte ed organo: a soli 15 anni era titolare dell’organo della chiesa di Sainte Jeanne d’Arc. A Parigi ha ricevuto l’insegnamento di Pierre Cochereau e di Jean Guillou del quale è stato, dal 1971 al 1993, supplente al grand’organo di Saint-Eustache. Nel 1993 è stato nominato titolare dell’organo Kleuker di Notre-Dame des Neiges d’Alpe d’Huez e responsabile dell’organizzazione dei concerti dove si esibiscono organisti rinomati provenienti dal mondo intero. Dal 1988 ha dato vita a diversi «stages» estivi dove si ritrovano studenti di differenti Paesi e scuole. Ha poi ampliato questi corsi facendovi partecipare suoi amici musicisti come Cornel Pana, che insegna Flauto di Pan , ed il violinista e direttore d’orchestra Christian Ciuca per stages di canto corale di altissimo livello.

Dal 1999 insegna ogni anno anche a Bad-Rippoldsau nella Foresta Nera. Dal 1997 al 2006 è stato titolare dell’ organo di Notre-Dame du Perpétuel Secours a Parigi, ed ha contribuito a far conoscere questo magnifico strumento di fattura contemporanea organizzando una grande serie di concerti dal titolo «Organo in duo» fin dal giorno dell’ inaugurazione ufficiale con l’Orchestra della Schola Cantorum diretta da Michel Denis nel settembre 2004. Su questo strumento ha realizzato diverse registrazioni.

I suoi concerti l’hanno portato in tutta Europa dove ha incantato il pubblico grazie ad un’ arte di registrare che esplora tutte le risorse dello strumento che ha il piacere di scoprire. Ha partecipato ai più rinomati Festival quali Caen, Chartres, Radio-France, Ravenna, Torino, Messina, Cambridge, Roma, Roquevaire, Bordeaux, Mosca, Passau, Fribourg en Brisgau, Gdansk-Oliwa, Portsmouth, Lausanne. Fervente interprete di Bach e della scuola romantica, possiede un largo repertorio del quale dona una traduzione sempre viva e piena di colore, e lo ha anche arricchito con una serie di trascrizioni proprie da opere di Prokofiev, Rachmaninov, Grieg, Liszt.

Torna a suonare l’antico organo della chiesa Parrocchiale di Molo Borbera

foto-organo-di-molo-dopo-il-restauroMUSICA –  Torna a suonare l’antico organo della chiesa Parrocchiale di Molo Borbera.

Ad inaugurarlo, venerdì 4 ottobre, alle ore 21, sarà il giovane organista novese Alessandro Urbano, diplomato in organo e in clavicembalo al Conservatorio Statale “A.Vivaldi” di Alessandria. Dal 2010, partecipa a master e corsi di perfezionamento in organo, clavicembalo, direzione di coro e d’orchestra a Ginevra. Nel 2013 fonda a Ginevra l’ensemble di musica antica L’Armonia degli Affetti, risultando tra i vincitori del concorso “Jeunes Ensembles”. Tra gli ultimi impegni si segnalano la partecipazione all’Opera di Ginevra con l’Orchestre de la Suisse Romande diretta da Hartmut Haenchen, a l’Opéra Bastille di Parigi con il Coro e l’Orchestra dell’Opera diretti da Philip Jourdan (Messa in si minore, J.S.Bach, clavicembalo), Teatro della Città di Lussemburgo con Cappella Mediterranea diretta da Leonardo Garcia Alarcon (opera Erismena, Francesco Cavalli, clavicembalo) oltre ad una collaborazione con l’ensemble barocco ArteMandoline e Nuria Rial.

L’organo è opera dell’importante organaro ottocentesco Camillo Guglielmo Bianchi, originario di Lodi ma stabilitosi presto a Novi Ligure, diventando di fatto uno dei pochissimi organari il cui laboratorio era situato in provincia di Alessandria, facendo seguito a rari precedenti tra i quali il più rappresentativo risulta essere Francesco Bellosio, che aveva bottega ad Orsara Bormida e che nel 1788 costruì il bellissimo organo della chiesa di Santa Caterina a Cassine.

Lo strumento fu commissionato nel 1855 dall’antica chiesa dei Francescani nel centro storico di Novi, oggi non più esistente, e fu inaugurato da Padre Davide da Bergamo, allora organista al monumentale “Serassi” dell’Abbazia di Santa Maria di Campagna a Piacenza. Fu in seguito trasportato nella nuova sede dell’Ordine subendo un rifacimento ad opera degli stessi allievi del Bianchi nel 1892. Infine nel 1959, quando i frati decisero di rimpiazzarlo con un organo a trasmissione elettrica, fu acquistato dalla Parrocchia di Molo Borbera per volontà dell’allora Parroco don Manlio Pisacco.

All’interesse ed alle amorevoli cure di alcuni giovani del paese si deve lo stato di conservazione relativamente buono che ha facilitato sotto tutti gli aspetti le operazioni di ripristino, sostenute dalla CEI con i fondi dell’8×1000, dalla Consulta per la valorizzazine dei Beni Culturali presieduta dall’Ingegnere Pier Giacomo Guala e dalle Fondazioni CRT e CRAL. Il restauro filologico è stato recentemente ultimato dalla ditta “Fratelli Marin” di Lumarzo ed ha comportato l’integrale ricostruzione della cassa.

Il programma comprende brani di Antonio Vivaldi, Girolamo Frescobaldi e Bernardo Pasquini, nonché composizioni dei più noti autori italiani ottocenteschi quali Vincenzo Petrali, Padre Davide da Bergamo, Vincenzo Bellini, Giovanni Morandi e Carlo Bodro.

Poesia in musica alla Gambarina

MUSICA – Domenica 6 ottobre, alle 17, appuntamento con Musicalia al Museo Etnografico: un altro appuntamento di questa stagione concertistica in cui la musica si sposa alle altre arti, in questo caso alla poesia, nella volontà di ricreare l’atmosfera colta e raffinata del salotto buono di inizio Novecento.

Protagonista dell’evento sarà Gabriele D’Annunzio nelle liriche da camera di Ottorino Respighi e Francesco Paolo Tosti, grazie agli interpreti presenti: la nota soprano milanese Stelia Doz, che sarà affiancata dal sensibile contrappunto di Stefania Mormone al pianoforte e da quello incisivo di Antonino Tagliareni, voce recitante.

Il Duo formato dal soprano Stelia Doz e dalla pianista Stefania Mormone ha al suo attivo molti concerti in cui presenta al pubblico programmi del repertorio cameristico internazionale in una formula che non è solo musicale ma una via di mezzo tra musica e teatro. Si avvale spesso della presenza di un altro strumento (violino, clarinetto, fisarmonica) e di una voce recitante. Il repertorio spazia dai Lieder di Schubert e Strauss alle canzoni di Kurt Weill, dalle arie da camera di Donizetti alle liriche del Novecento italiano, dalle melodie di Debussy a quelle di Poulenc.

Stelia Doz, cantante e didatta, tiene regolarmente seminari e masterclass in Italia e all’estero (Europa, Cina, Corea, Stati Uniti). Nel 2013 è stata guest-professor per l’intero anno accademico alla Yeongnam University di Daegu, Corea del Sud. Ha cantato ruoli di primo piano in importanti teatri italiani, fra cui il Regio di Torino e La Fenice di Venezia; si dedica al Lied, alla Mélodie francese e al repertorio cameristico italiano del Novecento. Ha inciso una collana di CD dedicata alla musica da camera italiana per la casa sudcoreana Shynnara; i George-Lieder di Schoenberg per la Radio Svizzera; La canzone dei ricordi di Martucci, le Cinq Mélodies di Baudelaire di Debussy; per Limen i Mignon Lieder di Wolf e di Schumann, Liederkreis op. 39 di Schumann. Ha vinto numerosi concorsi internazionali, tra cui il Toti Dal Monte di Treviso e la medaglia d’argento al Concorso di esecuzione musicale di Ginevra.

Stefania Mormone, da sempre impegnata nella musica da camera con grandi interpreti, ha ottenuto fin dagli esordi della sua carriera uno straordinario successo a livello internazionale, in particolare nel lungo sodalizio artistico con il violinista Sergej Krylov con il quale si è esibita al Teatro alla Scala, Philarmonie di Berlino, Suntory Hall di Tokyo, Musikverein di Vienna, e molti altri ancora. Numerose tournée in Europa ed oltreoceano l’hanno proiettata anche nella dimensione solistica, sia in recital che con prestigiose orchestre. Radio e televisioni internazionali l’hanno frequentemente invitata a registrare le sue esecuzioni. Ha inciso numerosi dischi per EMI, Agorà, Rivista Amadeus.

Antonino Tagliareni alterna l’attività di attore a quella di didatta. Fra le varie “performance” Il perfetto inesausto movimento di Susanna Tamaro, monologo recitato sull’esecuzione di Quatuor pur la fin du temps di Messiaen al Conservatorio di Milano, la recitazione delle poesie di Stefan George nelle intonazioni di Arnold Schoenberg (Das Buch der hängenden Gärten) per RadioTre Suite; l’esecuzione di Platero y yo di Castelnuovo Tedesco – Jiménez, per voce recitante e chitarra per il Festival MondoMusica di Cremona e per il Teatro Dante Alighieri di Ravenna. E’ anche insegnante di tecnica vocale: molte le collaborazioni con istituzioni e gruppi musicali fra cui la Fondazione Guido D’Arezzo, la Scuola Civica di Milano, l’Istituto Pareggiato di Bergamo, l’Università Bicocca di Milano. Tiene regolarmente masterclass e seminari in varie università della Corea del Sud.

Potete visualizzare qui la locandina dell’evento.