In Italia una nuova generazione di donatori, lo dicono i dati del Global Trends in Giving

In Italia una nuova generazione di donatori, lo dicono i dati del Global Trends in Giving

 Sono stati resi pubblici i dati del Global Trends in Giving 2020: per la prima volta l’Italia ha partecipato alla rilevazione dei comportamenti dei donatori di tutto il mondo. La ricerca, ideata da Nonprofit Tech For Good e sponsorizzata da Funraise è giunta nel 2020 alla sua terza edizione e ha coinvolto 133 paesi mettendo in evidenza i principali trend di tutti i continenti. Research partner del progetto è Italia non profit, che ha curato la versione italiana della ricerca, rimasta online dal 1° marzo al 31 maggio 2020 e alla quale hanno partecipato 1356 persone.

Con questo risultato, l’Italia, per la prima coinvolta nella ricerca, si posiziona al primo posto in Europa per numero di partecipanti all’indagine. Il campione italiano è stato ingaggiato grazie al supporto dei numerosi dissemination partner che hanno contribuito alla diffusione dell’iniziativa: ASSIF, AVS, Fondazione SociAL, Cultura e sviluppo, Magazzini Oz, Casa Oz, LNDC Animal Protection, Confederazione Parkinson Italia, Hospice di Abbiategrasso, Fitzcarraldo Fondazione, Fondazione ANT, Gimbe, Terre Des Hommes, Wikimedia Italia, CVS Vicenza, Apeiron, Associazione Abbracci e Amore, Mondo Internazionale, Aifr, #Givingthuersday, Fondazione Mazzola, CSR Manager Network, Associazione Parkinson in Italia, Social Value Italia, Aiccon, Fundraiser per passione, The Fundraising school, Scuola di Fundraising di Roma, Job4good, Metadonors.it, Rete del dono, Aragorn, Il bando nella matassa, Impronta etica, Elena Zanella Fundraising Academy, AIFO, Feel Crowd. 

Si conferma l’attenzione al tema del dono da parte degli italiani
L’86% dei partecipanti alla ricerca ha dichiarato di aver effettuato una donazione nell’ultimo anno. Migliora la propensione al dono anche per chi negli ultimi 12 mesi non ha effettuato alcuna donazione in denaro a favore di una causa sociale (14%). Tra questi infatti, il 38% non esclude di effettuare una donazione nei prossimi 12 mesi. L’emergenza Covid-19 ha confermato la solidarietà degli italiani: il 66% dei partecipanti al sondaggio ha dichiarato di aver donato per l’emergenza Covid-19.

La raccolta fondi si fa sempre più digitale…
L’indagine ha confermato anche una sempre maggiore digitalizzazione dei processi di raccolta fondi trainata da un ruolo sempre più predominante dai social media. 1 donatore su 4 ha donato tramite piattaforme ed eventi digitali come shop online, lotterie, aste virtuali. Facebook, Instagram e WhatsApp risultano essere i tre social media che più stimolano i cittadini a donare. Oltre il 50% degli intervistati ha dichiarato di aver già usato gli strumenti di raccolta fondi sviluppati da Facebook e Instagram.

…ma i cittadini italiani cercano ancora strumenti percepiti come più sicuri
Se nel campaigning il digital inizia a farla da padrone, rispetto agli strumenti utilizzati per effettuare la donazione per gli italiani è ancora alta l’esigenza di affidarsi a strumenti percepiti come sicuri e che nel tempo hanno saputo conquistare la fiducia dei cittadini. É questo il caso, ad esempio, degli “SMS Solidali”, ai quali hanno fatto ricorso nel 2019 circa il 12% dei rispondenti per l’Italia, mentre negli altri continenti – escludendo l’Europa (9%) – la loro incidenza non supera il 3%.

“Dalla ricerca emergono alcune novità interessanti: se da una parte viene confermata una maggiore predisposizione al dono delle donne rispetto agli uomini (65% contro il 34%), dall’altra in termini di fasce anagrafiche, l’indagine restituisce un progressivo ringiovanimento della platea dei donatori” – spiega Mara Moioli, COO di Italia non Profit. “Il ruolo dei Baby Boomers è ancora rilevante nel sostegno finanziario al non profit, ma sembrerebbe non rappresentare più lo “zoccolo duro” dei donatori. È infatti considerevole la percentuale di Millennials (nati tra il 1981 e il 1997) che si è dichiarata donatrice all’interno della ricerca (32%). Un’ottima notizia per il Settore, se venisse confermata nei mesi a venire anche al di fuori dell’effetto solidarietà generato dall’emergenza Covid-19, e che potrebbe rappresentare i primi frutti delle molteplici azioni intraprese negli ultimi anni per parlare alle nuove generazioni e costruire i donatori di domani” – conclude Moioli.

 

“Giunto alla sua terza edizione, – spiega Heather Mansfield, Fondatrice di Nonprofit Tech for Good – l’idea del Global Trends in Giving Report è nata dalla consapevolezza che c’era una significativa mancanza di dati sul comportamento dei donatori online al di fuori degli Stati Uniti e del Regno Unito. Troppo spesso le organizzazioni situate in Africa, Asia, America Latina , Medio Oriente, ecc. hanno dovuto fare affidamento sui dati degli Stati Uniti e del Regno Unito per elaborare le loro strategie di raccolta fondi online, senza poter tener conto delle significative differenze territoriali relative a motivazioni e aspettative di chi dona online. Quest’anno, avere Italia non profit come partner ha ampliato in modo significativo la nostra comprensione dei donatori italiani – e dei donatori dell’Unione Europea in generale. Avere un partner affidabile nel Paese, che promuovesse l’indagine in italiano presso i donatori italiani ha detemrinato un importante avanzamento per la ricerca. I sondaggi più noti al mondo relativi ai compartamenti donativi sono condotti solo in inglese e questa barriera linguistica è quella che ci impegniamo a superare in futuro.

Giovedì 1 ottobre Giornata Europea delle Fondazioni

Giovedì 1 ottobre Giornata Europea delle Fondazioni

Si celebra giovedì 1 ottobre la Giornata Europea delle Fondazioni 2020 che unisce fondazioni ed enti filantropici da tutta Europa nel ricordare il loro ruolo e impegno nel raggiungimento del bene comune. Giunta alla sua ottava edizione, l’iniziativa, lanciata da DAFNE (Donors and Foundations Networks in Europe) – la rete di terzo livello che riunisce le organizzazioni di supporto alla filantropia di 28 Paesi europei -, è promossa congiuntamente in Italia da Acri, l’associazione italiana delle fondazioni di origine bancaria, ed Assifero, l’associazione delle fondazioni di famiglia, di impresa e di comunità ed altri enti filantropici, di cui Fondazione SociAL fa parte.

Questa giornata è l’occasione per raccontare e ricordare l’impegno delle oltre 147.000 fondazioni ed enti filantropici europei che stanziano ogni anno in Europa circa 60 miliardi di euro a favore di organizzazioni del Terzo Settore e progetti per lo sviluppo sostenibile e la promozione e protezione dei diritti fondamentali facendo fronte alle sfide sociali, sanitarie, economiche civili, culturali e ambientali del nostro tempo.

Assifero – racconta Carola Carazzone, Segretario Generale – conferma il proprio impegno e la propria attiva partecipazione alle reti europee, infrastrutture fondamentali in grado di connettere diverse esperienze, favorire la circolarità delle informazioni e rendere il sistema filantropico sempre più informato, connesso ed efficace. Quest’anno, la pandemia Covid-19 ha colpito duramente i diversi Stati del mondo e ha inasprito le diseguaglianze tra Paesi e all’interno dello stesso Paese. In questo contesto, le fondazioni ed enti filantropici in Italia e in Europa si sono dimostrati attori fondamentali oltre che per l’autonomia e la qualità delle risorse che hanno messo in campo anche per la rapidità e flessibilità con cui, nel momento di massima emergenza, hanno saputo disporre di quest’ultime. Un importantissimo riconoscimento di questo impegno è stato per noi l’incontro di ieri con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha voluto ricevere le delegazioni di Assifero ed Acri proprio in occasione della Giornata europea delle fondazioni, onorando il ruolo sempre più rilevante delle fondazioni filantropiche come partner strategici per la promozione e protezione dei diritti fondamentali e per lo sviluppo umano e sostenibile del nostro Paese”.

 

In occasione della Giornata Europea delle Fondazioni, Assifero ha promosso, insieme ad Acri, Focus Philanthropy-Che cosa è la filantropia in Italia?, edizione italiana del contest fotografico nato da un’idea del Russian Donors Forum e portato avanti a livello europeo da DAFNE. Delle 36 foto ricevute, grazie al voto del pubblico e di una giuria di esperti, 9 hanno avuto accesso alla fase europea dell’iniziativa.

I vincitori di Focus Philanthropy saranno annunciati durante l’evento Single Market for Public Good – How can we unleash private resources for European solidarity?, organizzato da Philanthropy Advocacy, un’iniziativa congiunta di DAFNE e EFC, che si terrà online oggi alle 16.30. Esplorare come le istituzioni e gli Stati membri dell’Unione Europea possano liberare il potenziale della filantropia, rendendola sempre di più un partner fondamentale di un’Europa socialmente, economicamente e dal punto di vista ambientale resiliente, e approfondire nuove modalità di collaborazione strategica per rafforzare la solidarietà europea transnazionale sono gli obiettivi dell’incontro Single Market for Public Good – How can we unleash private resources for European solidarity?, a cui prendono parte leader ed esperti del settore filantropico e alti rappresentanti delle istituzioni europee e in occasione del quale vengono annunciati i vincitori di Focus Philanthropy.

Infine, in occasione della Giornata, si tiene in 50 città del nostro Paese “RisuonaItalia. Tante piazze, una sola comunità”, concerto simultaneo di orchestre giovanili, promosso da Acri e realizzato in partnership con TGR Rai, che si apre con l’ “Inno alla gioia”, l’inno ufficiale dell’Unione Europea.
L’iniziativa vuole essere un’esortazione a ripartire tutti insieme all’insegna della solidarietà e lo spirito di comunità.

Per maggiori informazioni sull’evento “Single Market for Public Good- How can we unleash private resources for European solidarity?” e per registrarsi clicca qui.

Per vedere le foto che hanno partecipato al contest Focus Philanthropy-Che cosa è la filantropia in Italia? clicca qui.

Per conoscere il programma completo di “RisuonaItalia. Tante piazze, una sola comunità” e seguire l’iniziativa clicca qui e segui l’hashtag #RisuonaItalia.

Fai sentire anche tu la tua voce in questa giornata usando l’hashtag #EuropeTogether e #WeArePhilanthropy e segui l’account ufficiale di DAFNE @DafneHQ su Twitter e Instagram.

Per gli Organi Storici, appuntamenti con Bougeat e Viccardi

Per gli Organi Storici, appuntamenti con Bougeat e Viccardi

Sabato 3 e domenica 4 ottobre, due nuovi appuntamenti della quarantunesima Stagione di concerti sugli organi storici della provincia di Alessandria, organizzata come sempre dagli Amici dell’Organo con il contributo delle Fondazioni CRT, CRAL, SociAl, della Regione Piemonte e da quest’anno anche dell’AMAG, che ringraziamo calorosamente per essersi voluto unire alla cordata dei nostri sostenitori.

L’undicesimo appuntamento, in programma sabato 3, si svolgerà nella centralissima chiesa del Carmine di Alessandria e avrà come protagonsita il maestro valdostano Paolo Bougeat che proporrà un interessante programma con musiche di Bach, Beethoven, Hewitt, Liszt e Karg-Elert, oltre che dello stesso Bougeat.
Il concerto è dedicato alla memoria di don Agostino Cesario nella ricorrenza del primo anniversario della morte avvenuta il 4 ottobre 2019, ed intende allo stesso tempo valorizzare un importante lavoro di ripristino compiuto la scorsa estate dalla ditta “Fratelli Marin” di Lumarzo (GE).

Sarà, invece, Enrico Viccardi, organista assai noto in Italia come all’estero, il protagonista del concerto che si terrà domenica 4 ottobre alle ore 16 nel Duomo di Valenza. Sostituirà il maestro Luca Massaglia purtroppo seriamente indisposto.
Il programma, che alterna brani di grandi compositori tedeschi quali Bach, Boehm e Mozart ad autori italiani ottocenteschi, senza trascurare il 250° della nascita di Ludwig van Beethoven, è sapientemente concepito per esaltare le caratteristiche del grande organo “Serassi”, a due tastiere con controttava e pedale, uno dei più significativi esemplari di tutto il territorio provinciale. Lo strumento fu restaurato nel 1978 dalla ditta organaria ” Fratelli Piccinelli” di Ponteranica, vicino a Bergamo. Si tratta in assoluto del secondo restauro compiuto con criteri filologici in provincia.

Enrico Viccardi. Nato nel 1961, si è diplomato con il massimo dei voti in Organo e Composizione organistica al Conservatorio di Piacenza nella classe di Giuseppina Perotti, perfezionandosi poi con M.Radulescu alla Hochschule für Musik di Vienna. Ha seguìto quindi numerosi corsi di perfezionamento con artisti quali E.Fadini, C.Tilney, J.Langlais, D.Roth e in particolare quelli tenuti da L.F.Tagliavini all’Accademia di Pistoia. L’attività concertistica lo ha portato a suonare per rassegne ed associazioni prestigiose in Italia ed all’estero (Portogallo, Spagna, Andorra, Francia, Svizzera, Austria, Germania, Slovacchia, Slovenia, Polonia, Svezia, Inghilterra, Kazakistan, Uruguay) fra le quali Musica e poesia a San Maurizio (Milano), Feste organistiche di Venezia, Accademia di Pistoia, Colorno, Cattedrale di Cremona, Genova, Festival Internazionale di Trento, Bolzano, Festival Internazionale di Paola, Napoli, Bari, La Chaise Dieu, Lavaur, Cannes, Montpellier, Granada, Festival Internazionale delle Asturie, Barcellona, Andorra, Festival Internazionale di Lisbona, Porto, Isole Azzorre, Città del Vaticano, Londra, Malmö, Leufstabruk, Copenhagen, Kazimierz Dolny, Bydgoszcz, Kremnica, Dornum, Uttum, Berlino (Konzerthaus), Hamburg, Neufelden, Alma-Ata, Montevideo. Ha collaborato anche con prestigiosi complessi come il Coro della Radio della Svizzera Italiana, l’ensemble Vanitas, i Sonatori della Gioiosa Marca con direttori quali R.Clemencic, D.Fasolis, G.Carmignola. Ha registrato per Bottega Discantica, Divox Antiqua e Dynamics; per la casa Fugatto ha invece realizzato, oltre a diversi CD, un DVD intieramente dedicato a musiche per organo di J.S.Bach (segnalato con cinque stelle dalla rivista Musica). Sempre per la medesima etichetta ha intrapreso il progetto dell’incisione degli Opera Omnia organistici di J.S.Bach su strumenti italiani antichi e moderni; recente è invece la registrazione dell’Arte della Fuga sul Mascioni di Giubiasco (Svizzera) per la Radio della Svizzera italiana. Per Brilliant ha inciso le composizioni organistiche di Tarquinio Merula all’organo Chiappani del 1647 di Mezzana Casati (LO); in uscita è invece l’incisione delle opere per clavicembalo ed organo di Bernardo Storace. Ha registrato un CD per l’Associazione Serassi con musiche di Frescobaldi sull’organo Antegnati (1580)/Giani (2015) del monastero di San Pietro in Lamosa di Provaglio d’Iseo (BS). Ha tenuto corsi di perfezionamento in Italia, Spagna, Portogallo, Svizzera, Germania, Svezia e Kazakhstan. Sue interpretazioni sono state trasmesse da RadioTre, da Radio Clásica Barcelona, dal Secondo Canale della Radio della Svizzera italiana e dalla radio canadese CKRL. È docente d’Organo alla Scuola diocesana di musica sacra «Dante Caifa» di Cremona nonché presidente dell’associazione musicale Accademia Maestro Raro. Direttore artistico dei “Percorsi d’Organo in Provincia di Como” e dell’Autunno Organistico nel Lodigiano, è titolare della cattedra d’Organo e Composizione organistica al Conservatorio di Parma.

Paolo Bougeat è nato ad Aosta il 5 maggio 1963. La sua formazione musicale si compie al Conservatorio «Giuseppe Verdi» di Torino dove ottiene il diploma in organo e composizione organistica nel 1988 e il diploma in clavicembalo nel 1992. Tra i vari corsi di perfezionamento rivestono una particolare importanza quelli di Cremona attinenti al repertorio organistico francese antico, romantico e contemporaneo.
La sua attività concertistica iniziata sin dal 1981, lo ha condotto a suonare oltre 500 concerti in Italia, in numerosi paesi europei e negli U.S.A. E’ attivissimo come compositore (ha ottenuto premi e riconoscimenti in concorsi internazionali), con particolare riguardo alla produzione organistica. Le sue opere sono pubblicate da Edizioni Carrara di Bergamo.
All’attività di organista e clavicembalista, di didatta (è docente di organo e composizione organistica all’«Istituto Superiore di studi musicali della Valle d’Aosta» e, durante gli anni 2016 e 2017, alla masterclass estiva presso la Scuola di musica antica a Magnano), sposa l’instancabile ricerca di documenti musicologici: dopo il libro «L’organo della Cattedrale di Aosta 1902 -2002» (Aosta, Musumeci Editore, 2002), ha pubblicato il libro “Organi in Valle d’Aosta”, relativo ad alcuni fra i più interessanti organi valdostani (Editore “Le Château” – Aosta).
Particolarmente interessato ai nuovi orizzonti dell’arte organaria, ha elaborato interessanti teorie sulla costruzione e tipologia dell’organo a canne moderno; ha inoltre curato i progetti fonici dei nuovi organi di Arnad e Courmayeur, nonché per il recente strumento di Saint-Vincent, ultimato nel 2017.

Monsignor Cesario, che lascia un fratello sacerdote, don Mario, attuale parroco della chiesa del Carmine, era stato ordinato il 29 giugno 1957 ed era stato vice parroco a Capriata d’Orba, in San Lorenzo e nella stessa Nostra Signora del Carmine (dal 1963 al 1969), poi segretario vescovile e parroco di Santa Maria della Sanità al quartiere Orti (dal 1978 al 1987) e quindi direttore spirituale del seminario, dal 1987 al 1992. Dal 1991 era stato parroco della chiesa-santuario del Carmine.

Per la prima volta la Stagione sugli organi storici fa tappa a Fubine

Per la prima volta la Stagione sugli organi storici fa tappa a Fubine

Per la prima volta in quarantun anni la Stagione sugli organi storici della provincia di Alessandria fa tappa a Fubine, grazie all’interessamento dell’Amministrazione Comunale ed alla collaborazione della Parrocchia e dell’Associazione Culturale “Monferrato 2020”.

Domenica 27 settembre alle 17 nella chiesa Parrocchiale è in programma il concerto di Elena Romiti all’oboe e Letizia Romiti all’organo “Lingiardi” ivi conservato, ma anche al clavicembalo italiano copia di un “Giusti” della fine del ‘600 costruito da Giuseppe Corazza di Grondona, che arricchirà per questa occasione l’organico strumentale.

Il giorno precedente, sabato 26 settembre, sarà invece la volta di una sede storica della rassegna: appuntamento alle 17 nell’Abbazia di Santa Croce a Bosco Marengo con il duo  formato da Mauro Pavese alla tromba e da Alberto Do all’organo.

L’ingresso a entrambi gli appuntamenti è gratuito e non è richiesta prenotazione.

SABATO 26 SETTEMBRE – BOSCO MARENGO
Il programma inizierà con il celeberrimo brano di Jeremiah Clarke “The Prince of Denmark’s March”, scritto nel 1699, conosciuto anche con il nome di “Trumpet Voluntary”. Dopo essere stata riscoperto nel 1840 fu attribuito per molto tempo al suo contemporaneo Henry Purcell, probabilmente perché un altro brano di Clarke (Trumpet tune in re, 1700 ca.) è tratto dall’opera The Island Princess scritta in collaborazione con Daniel Purcell, fratello minore di Henry. The prince of Denmark’s march fu scritta in onore del principe di Danimarca Giorgio, marito della futura regina Anna e fratello del re di Danimarca Cristiano V.
Sempre per tromba ed organo si potranno ascoltare la Suite in re maggiore di G.F. Haendel, originale x tromba ed archi, nei movimenti Ouverture, Allegro, Minuetto, Bourrèe e Marcia, una Sonata da Concerto di Telemann che nell’organico prevedeva il quartetto d’archi e la tromba obbligata, ed il concerto BWV 595 che Johann Sebastian Bach trascrisse di proprio pugno dall’originale di Giovanni Ernesto di Sachs-Weimar. Non mancheranno i brani per organo solo, una Toccata del grande compositore olandese J.P. Sweelinck ed alcune “Canzoni” di Frescobaldi e del suo maestro Luzzasco Luzzaschi.

Mauro Pavese, nato ad Asti, brillantemente diplomato in tromba presso il Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria con il Maestro Luigi Sechi, ha proseguito gli studi presso la “Scuola di Alto Perfezionamento di Saluzzo” con il Maestro Pierre Thibaud (Prima Tromba Solista dell’Opera di Parigi). Premiato in numerosi concorsi musicali nazionali ed internazionali.
Nell’arco della sua carriera è stato diretto da illustri Maestri quali: A.Pappano, Z.Mehta, D.Baremboim, M-W.Chung, R.Chailly, P.Steinberg, B.Haitink, G.Noseda, D.Gatti, S. Bychkov, Y. Sado, F:Luisi, A.Ceccato, M.Rota, W. Marshall e molti altri.
E’ stato invitato a ricoprire il ruolo di prima tromba presso: L’Orchestra del “Teatro Regio di Torino”, l’Orchestra del “Teatro Carlo Felice di Genova” e l’Orchestra “Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano”.
Collabora inoltre con altre importanti compagini orchestrali come quella del “Teatro alla Scala di Milano”,“Teatro La Fenice di Venezia”, “l’Orchestra Festival Strings di Lucerna”, “l’Orchestra Filarmonica Italiana”, “l’Orchestra Sinfonica di Sanremo”, “l’Orchestra Sinfonica di Savona”, “la Camerata Ducale di Vercelli”, “l’Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte”,”l’Orchestre des Alpes e de la Mer di Nice”etc.
Viene regolarmente invitato a ricoprire il ruolo di prima tromba presso “l’Orchestra Sinfonica Siciliana”.
Dal 2007 ricopre il ruolo di prima tromba nell’Orchestra “B. Bruni di Cuneo” con la quale ha tenuto numerosi concerti (anche in qualità di solista) tra cui gli ultimi dodici concerti di ferragosto trasmesssi in diretta RAI.

Alberto Do, nato Asti nel 1986, inizia gli studi di pianoforte all’età di 7 anni e nel 2000 si iscrive al conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria nella classe di organo e composizione organistica della professoressa L. Romiti, ove si è diplomato con il massimo dei voti e la lode. Ha frequentato il corso di Musica Sacra Antica in S. Rocco tenuto dalla professoressa L. Romiti, e in questa stessa sede ha partecipato alla manifestazione “Missa in Musica” in collaborazione con Piemonte in Musica.
A settembre del 2004 ha partecipato al corso di perfezionamento sulla musica antica polacca tenuto da P. Kapitula, ad aprile del 2015 ai corsi presso l’ Accademia Internazionale d’Organo “Giuseppe Gherardeschi” di Pistoia tenuti da L. Lohmann e G. Bovet. Ha seguito, inoltre, due masterclass di organo inglese e americano tenute rispettivamente da C. Kent e G. Archer. A maggio 2004 vince il 2° premio alla XIX edizione del concorso nazionale di organo “Città di Viterbo”. Ha collaborato come strumentista con importanti gruppi vocali e strumentali: cori dell’Accademia vocale di Genova diretti dal M° R. Paraninfo, Coro da camera del Conservatorio “A. Vivaldi” e Ars Cantica Choir diretti dal M° M. Berrini, orchestra dell’Università di Bamberg (D), Orchestra del Conservatorio “A. Vivaldi” con cui ha eseguito il “Concerto per l’organo” di A. Salieri.
Ha partecipato a numerosi festival nazionali come i “concerti di San Torpete” e i “Concerti Spirituali del Gonfalone” a Genova, la “Stagione internazionale di concerti sugli organi storici” della provincia di Alessandria, “Vespri e Messe d’organo” nel Duomo di Monza e il festival nazionale “Suona Francese” dove ha eseguito il Requiem di M. Duruflé nella versione ridotta per coro e organo sotto la direzione del M° M. Berrini.
Dal 2010 è titolare dell’organo Mascioni del 1983 presso il santuario “Madonna della Guardia” di Tortona.

 

DOMENICA 27 SETTEMBRE – FUBINE
Il programma prevede brani di J. S. Bach (Sinfonie dalle Cantate BWV 156 e BWV 249 per oboe e clavicembalo), le notissime Variazioni su “Greensleeves” per oboe e basso continuo di un Anonimo celtico del diciassettesimo secolo, la Partita n.1 in la maggiore per oboe solo e sempre di Telemann la complessa Partita in sol minore per oboe e basso continuo nei tempi Grave, Allegro, Allegro, Tempo di Minue, Allegro, Tempo giusto, Allegro assai. Brani per solo strumento da tasto si alterneranno a quelli con l’oboe.

Elena Romiti si è diplomata in oboe presso il Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria sotto la guida di O. Zoboli ed in oboe barocco presso la scuola Civica di Musica di Milano.Si è poi laureata presso il DAMS di Brescia con una tesi sulla produzione di Robert Ashley e di Steve Reich., relatore Fabrizio Chirico.
Ha seguito seminari con O. Zoboli e R. Canter in diverse edizioni dei Corsi Internazionali di Perfezionamento “Tullio Macoggi” di Varenna (Co).
Svolge attività concertistica in duo con pianoforte, chitarra, organo e cembalo ed in formazioni cameristiche classiche e contemporanee, tra cui il “Carpinensemble” di cui è fondatrice. Come solista ha tenuto concerti in Italia, Spagna, Francia, Austria e Germania riportando lusinghieri consensi da parte della stampa. Col complesso da camera “Accademia dei Solinghi” di Torino, ha partecipato alla registrazione su compact disc della cantata di Johan Kuhnau “Uns ist ein Kind Geboren”.

Letizia Romiti, diplomata in organo e composizione organistica sotto la guida di Luigi Benedetti presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano, ha conseguito presso l’Università della stessa città, la laurea in Filosofia con una tesi sulle Messe organistiche di Gerolamo Cavazzoni, relatore Guglielmo Barblan. Si è poi diplomata in clavicembalo presso il Conservatorio di Musica di Brescia dove ha studiato con Fiorella Brancacci. Ha frequentato il corso di L. F. Tagliavini presso l’Accademia di Musica Antica Italiana per Organo a Pistoia e corsi di interpretazione tenuti da K. Gilbert e T. Koopman. Ha pubblicato il volume “Gli organi storici della città di Alessandria” ed ha tenuto concerti in tutta Europa e nell’ex Unione Sovietica, esibendosi in rassegne e sedi prestigiose. Ha effettuato incisioni discografiche su organi storici in Italia e all’estero. Ha tenuto masterclasses sulla musica antica italiana per organo ed è stata docente di Organo e composizione organistica presso il Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria.

Al via Accogliamo la memoria speciale scuola

Al via Accogliamo la memoria speciale scuola

L’inizio della scuola è un grande avvenimento sulla strada della ripresa. Proprio per questo l’Associazione BlogAL – in collaborazione con la compagnia Gli Illegali e nell’ambito del progetto Borgo del Teatro – l’Archivio delle Storie, e sostenuto dal Bando 2019 di Fondazione SociAL – ha deciso di dare vita a un’edizione speciale dell’iniziativa, dedicata alla scuola.

“Finalmente la scuola è iniziata ma come è cambiata? Quale è la quotidianità delle nostre bambine e
bambini, quali sono i loro problemi e come la vivono?
Abbiamo invitato gli alessandrini a chiederlo a loro e a mandarci un video, un testo, un audio”.
Com’è è avvenuto per l’Archivio delle Storie, l’associazione pubblicherà i contenuti – accompagnati da una descrizione testuale, dal nome della bambina/bambino e dalla sua l’età – sui siti www.illegali.it e www.blogalessandria.it e li diffonderà attraverso i propri canali.

“Quando abbiamo immaginato l'”Archivio delle Storie”, intendevamo realizzare la costruzione di un archivio delle storie della nostra città, un contenitore multimediale delle vite dei nostri concittadini, delle loro esperienze, realizzato tramite interviste multimediali e contenuti audio e video, laboratori di scrittura, archiviazione e digitalizzazione di documenti significativi, con la realizzazione finale di uno spettacolo teatrale.
Questo attualmente non è stato ancora possibile ma intendiamo ugualmente raggiungere il nostro
obiettivo, e intendiamo farlo incontrando virtualmente i nostri concittadini per la costruzione di un
contenitore che contenga la memoria della città attraverso i suoi abitanti”.

Per inviare i contributi è possibile fare riferimento ai seguenti contatti:
– whatsapp – 3351340361
– mail  – blogalessandria@tiscali.it oppure info@illegali.it
– attraverso Facebook alle pagine – Gli Illegali o Redazione BlogAL