da Fondazione | 11 Mar 2021 | News, Progetti, Progetti 2019
Con l’emergenza sanitaria legata al coronavirus, nel nostro paese è aumentata significativamente la quota di famiglie che dichiarano di arrivare con difficoltà alla fine del mese: se prima della pandemia erano pari al 46%, adesso si attestano al 58%, quasi sei famiglie su dieci.
Emerge una difficoltà generalizzata a far fronte a spese improvvise di media entità e tale difficoltà è particolarmente accentuata tra i giovani, le donne, i nuclei monogenitoriali.
“Uno degli antidoti in grado di contrastare questo trend consiste nell’aumentare la conoscenza finanziaria dei cittadini: l’educazione alla gestione del bilancio familiare può essere cruciale per rendere le persone più consapevoli dei rischi che corrono e degli strumenti che possono attivare per gestirli. – spiegano da S.A.O.M.S. di Capriata d’Orba e Associazione Colibriì – C’è infatti una stretta correlazione tra alfabetizzazione finanziaria e capacità di far fronte a momenti di crisi e di difficoltà. In particolare per le donne l’educazione finanziaria consente una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie capacità e possibilità. In particolare il contesto della violenza domestica mina l’autostima e la fiducia, per questo bisogna agire sulle leve delle conoscenze ma anche della stima di sé per contrastarla. L’educazione finanziaria parte da qui. Dalla consapevolezza dei propri diritti, delle proprie possibilità, del proprio ruolo. La violenza economica è forse la forma più subdola di violenza, che punta a mantenere il controllo della donna, togliendole la possibilità pratica e concreta di cercare una via d’uscita dalla violenza. Per questo l’educazione alla gestione delle finanze, la consapevolezza dell’importanza della propria autonomia finanziaria sono leve fondamentali da azionare, affinché migliorino concretamente le competenze e l’autoefficacia delle donne. Le donne devono sentirsi capaci di gestire le proprie finanze, o capaci di imparare a farlo; spesso sono anche “vittime” di stereotipi che vengono trasmessi da secoli e che fanno propri: ovvero essere meno portate per le materie economiche, meno interessate al denaro e più alla relazione”.
Il progetto Conti Tu, finanziato da Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2019 e attivato nel mese di aprile del 2020, ha già coinvolto 50 nuclei, in maggior parte donne con minori, in percorsi di educazione finanziaria, per rafforzare strutturalmente le loro competenze sulla gestione del proprio budget familiare e consolidarne la resilienza, soprattutto in questi tempi di emergenza sociale.
Da gennaio 2021 il progetto prosegue in collaborazione con Donne al quadrato di Global Thinking Foundation, con una nuova proposta di corso online su “Gestire i tuoi risparmi e realizzare i tuoi obiettivi di vita: come prendere decisioni consapevoli”, un percorso gratuito per tutti coloro che vogliono iscriversi, che tratterà i seguenti argomenti:
- 8 aprile 2021 ORE 18.00 I Servizi Bancari e Finanziari: come funziona il conto corrente e quali sono gli strumenti di pagamento, dai tradizionali a quelli più innovativi e digitali.
- 15 aprile 2021 ORE 18.00 Il Credito Bancario e Finanziario: quali sono le modalità di accesso al credito, il mutuo per la casa e la sua sospensione e rimodulazione.
- 22 aprile 2021 ORE 18.00 Investimenti, Obiettivi e Pianificazione: quali sono i principali strumenti finanziari e le tipologie di rischio e perché è così importante il questionario MIFID II.
- 29 aprile 2021 ORE 18.00 Previdenza complementare, Assicurazioni e Successioni: perché sono le scelte di oggi a garantire il benessere e la serenità nel futuro.
- 6 maggio 2021 ORE 18.00 La Legge sul Sovraindebitamento: come prevenire e agire contro i fenomeni di usura e crisi da sovraindebitamento.
E’ possibile iscriversi sul sito di Global Thinking Foundation oppure mandando una mail a donnealquadrato@gltfoundation.com oppure a comitatocolibrì.al@gmail.com.
Per informazioni sul progetto Conti Tu e partecipare al percorso sulla gestione del bilancio familiare scrivere a s.a.o.m.s.capriatadorba@gmail.com
da Fondazione | 10 Mar 2021 | Formazione
Non è facile orientarsi nel panorama dei fondi destinati al Terzo Settore, per questo abbiamo deciso di dedicare a questo tema l’appuntamento di martedì 23 marzo del percorso formativo avviato nell’ambito della Linea Organizzazioni del Bando 2020 e rivolto a chi è interessato ad acquisire strumenti per progettare e concretizzare la crescita della propria organizzazione non profit.
Nostra ospite sarà Eugenia Montagnini, socia fondatrice di Excursus+, società benefit che dal 1998 affianca persone, organizzazioni e comunità nel generare progettualità innovative, valorizzando le risorse e sciogliendo le criticità.
Con lei esploreremo il mondo delle misure rivolte al Terzo Settore per acquisire strumenti utili ad orientarsi.
Vi aspettiamo, martedì 23 marzo alle 17.00, all’incontro dal titolo “La mappa dei bandi. Capire e orientarsi nel panorama dei fondi per il Terzo Settore”, al quale è possibile accedere iscrivendosi alla piattaforma online fondazionesocial.salavirtuale.it
Eugenia Montagnini è nata nel 1969. Si è laureata in Scienze Politiche e ha conseguito un dottorato di ricerca in Sociologia e metodologia della ricerca sociale. Nel 1998 ha avviato Excursus, di cui è socia fondatrice e referente per l’area Consulenza e formazione e per quella di Ricerca azione.
Si occupa di analisi e accompagnamento dei percorsi evolutivi e di cambiamento nelle organizzazioni, con particolare attenzione alla ridefinizione dei processi interni, dell’identità e dei valori organizzativi.
Fra i temi maggiormente percorsi e sui quali ha maturato una significativa esperienza: la leadership e il gruppo di lavoro, il diversity management, la coesione sociale, la progettazione partecipata, lo sviluppo di comunità, la valutazione dei processi (a partire dello studio di fattibilità e di sostenibilità di idee progettuali).
Dal 2003 insegna Sociologia urbana e sviluppo di comunità presso l’Università Cattolica di Milano e dal 2019 si occupa di società, differenze e disuguaglianze.
L’iniziativa è realizzata in partnership con il CSVAA, Centro Servizi per il Volontariato di Asti e Alessandria.
da Fondazione | 10 Mar 2021 | News, Progetti, Progetto 2020
A Montegrosso d’Asti, sotto la palestra delle scuole medie, c’è un laboratorio. In passato ospitava i corsi di formazione per adulti. Oggi, messo a disposizione dall’amministrazione comunale, è gestito dall’associazione di promozione sociale Arti e Mastri che ne ha fatto la propria sede operativa e soprattutto un laboratorio di falegnameria: dieci postazioni con il proprio bancone completo di ogni attrezzatura necessaria per lavorare il legno.
“La nostra associazione nasce 8 anni fa, con l’intento di diffondere sul territorio la cultura del restauro ligneo e della lavorazione del legno. Ci siamo accorti infatti che, malgrado il settore offrisse ancora delle opportunità professionali, sul territorio si stavano perdendo quelle conoscenze artigianali, legate ad antichi mestieri – racconta il presidente Fabrizio Bianelli – Quest’anno grazie al contributo di Fondazione SociAL abbiamo studiato un percorso di formazione rivolto specificatamente alle persone più fragili”.
Con il progetto “Lavoro in falegnameria” l’associazione offre un’opportunità per quei giovani, dai 16 anni in su, appartenenti alle categorie vulnerabili: giovani stranieri, giovani con lieve disabilità ma anche giovani che sono rimasti senza lavoro a causa del perdurare della pandemia e vogliono riconvertirsi.
Il corso, che comincerà nel mese di aprile, prevede 250 ore teorico-pratiche, svolte in laboratorio, con esercitazioni di lavorazione manuale e con l’uso di macchine, per 3 giorni la settimana e 150 ore di stage in azienda del settore.
Le lezioni in laboratorio si svolgeranno a Montegrosso d’Asti e saranno condotte da volontari, falegnami esperti che hanno specifiche competenze nella progettazione e realizzazione di percorsi analoghi per Agenzie Formative.
Un’occasione per acquisire nozioni utili ad inserirsi nel mondo del lavoro come addetto di falegnameria artigiana ma allo stesso tempo anche un’occasione di aggregazione e socializzazione per quelle categorie che spesso restano ai margini.
La partecipazione, previa selezione, è gratuita. Info ed iscrizioni: artiemastri@gmail.com; 333.4097599. Per conoscere l’associazione: www.artiemastri.com
Il progetto è stato finanziato nell’ambito del Bando 2020. .
da Fondazione | 10 Mar 2021 | News, Progetti, Progetto 2020
“P.A.R.I.” (acronimo di “Portale degli Accomodamenti Ragionevoli Italiano”), è un progetto interattivo dall’altissima portata innovativa per gli importanti risvolti sociali che è destinato ad avere per tutte le persone con disabilità.
Il progetto – sostenuto da Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2020 – prevede la realizzazione di un portale di libero accesso on line in cui a ogni disabilità vengono associati i possibili accomodamenti ragionevoli per agevolare l’autonomia e l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità, con lo scopo di adottare soluzioni realmente utili per le persone al fine rimuovere lo svantaggio, in un’ottica preventiva e non risarcitoria. Una banca dati organizzata in modo multidisciplinare, in grado di fornire informazioni e riscontri in base alla ricerca per disabilità, limitazione, argomento, funzione lavorativa, accomodamento.
P.A.R.I. intende dunque essere uno strumento utile alle persone con disabilità non solo quando la disabilità è evidente, ma anche quando sussistono disabilità invisibili e patologie croniche, sempre più diffuse tra la popolazione attiva.
L’intento è non solo quello di migliorare l’autonomia personale delle persone con disabilità, ma anche quello di contribuire ad aumentare la loro occupabilità e a permettere loro di svolgere il proprio lavoro in termini di uguaglianza con gli altri lavoratori, ai fini della produttività, della carriera, della formazione, in linea con quanto stabilito dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
Potranno beneficiare della piattaforma aziende pubbliche e private di tutte le dimensioni, servizi al lavoro, specialisti in recruiting, ecc. che vogliano trovare possibili soluzioni pratiche, strumentazioni, idee e strategie per agevolare l’assunzione, l’inserimento e la valorizzazione delle persone con disabilità, ivi comprese le facilitazioni legislative e fiscali, spesso scarsamente conosciute.
La scientificità del portale e la corretta individuazione delle soluzioni sarà monitorata da un Comitato tecnico-scientifico.
P.A.R.I., presentato da Abilitando ONLUS, Fe.D.Man, Solaris Lavoro e Ambiente ONLUS e Associazione Culturale Fedora, è destinato a prendere forma nel 2021.
Paolo Robutti – Presidente di Abilitando, capofila del progetto – sottolinea l’importanza di questo progetto: “Abilitando ha maturato negli anni grazie alle proprie professionalità e competenze una importante rete di collaborazioni con aziende, università e centri di ricerca nel campo delle tecnologie applicate alla disabilità. L’idea di “P.A.R.I. – Il Portale degli Accomodamenti Ragionevoli Italiano” nasce dalla volontà di realizzare un portale che possa aiutare le persone con disabilità a comprendere meglio i propri diritti relativamente gli accomodamenti ragionevoli, ai vantaggi di richiederli al proprio datore di lavoro (o potenziale datore di lavoro) e ad individuare le specifiche opzioni di accessibilità per migliorare il loro successo sul lavoro.
Nella pratica, e nelle esperienze ormai consolidate di altri Paesi, gli accomodamenti ragionevoli rappresentano molto spesso delle soluzioni di “buon senso”, tutt’altro che dispendiose: l’utilizzo di hardware e/o software specifici; l’applicazione degli aspetti ergonomici della postazione e degli strumenti; gli accorgimenti per gli aspetti psico-sociali.”
Mauro Buzzi – Presidente di Fe.D.Man – esprime così la propria soddisfazione: “La Federazione Disability Management ha tra i propri soci disability e diversity manager, esperti in recruiting, psicologi, avvocati, architetti, esperti in relazioni e risorse umane, specialisti in disabilità sensoriali, giuslavoristi. Tutti sono fermamente convinti che un mercato del lavoro inclusivo è precondizione di inclusione sociale, perché l’occupazione è fonte di reddito e canale di partecipazione attiva alla vita sociale ed economica per tutte le persone.
Nella Convenzione ONU del 2006 il concetto di disabilità è considerato come una complessa interazione di condizioni, molte delle quali create dall’ambiente sociale. Se si agisce anche sull’ambiente sociale, avvalendosi degli “accomodamenti ragionevoli”, molte più persone potranno inserirsi nel mercato del lavoro e/o conservare la propria occupazione. Ecco perché crediamo nella realizzazione di PARI: attraverso un approccio del tutto nuovo possiamo dimostrare che a fronte di un presunto handicap, esistono strumenti utili, soluzioni “ragionevoli” e a basso impatto economico per garantire la parità nell’inserimento nel mercato del lavoro e nel mantenimento dell’occupazione.”
Carlo Raso – Presidente di Solaris Lavoro e Ambiente – spiega il perché dell’adesione della propria cooperativa alla rete: “Solaris Lavoro e Ambiente è una cooperativa sociale ONLUS dotata di un settore comunicazione con figure professionali specializzate in grafica e web design, appartenente nel 70% dei casi alle categorie protette. Per noi la collaborazione a questo progetto è di grande valore non solo per l’occasione di lavorare insieme a una rete fatta di grandi professionalità ma anche perché diventa l’opportunità di mettere a disposizione le nostre competenze in un progetto perfettamente in sintonia ai nostri obiettivi sociali”.
Ginevra Bocconcelli – Presidente dell’Associazione Culturale Fedora – è altrettanto soddisfatta delle opportunità del progetto P.A.R.I.: “Fedora nasce con l’obiettivo di sviluppare attività di sensibilizzazione e fornire consulenza per lo sviluppo di attività accessibili e inclusive. È dunque per noi una straordinaria occasione quella di mettere le nostre risorse a disposizione della progettazione della piattaforma, con particolare riguardo alla accessibilità della stessa nei confronti delle persone con disabilità sensoriali.”
da Fondazione | 4 Mar 2021 | News
Questa settimana il nuovo ospite de “La valigia dell’artista” sarà Paolo Enrico Archetti Maestri, voce e chitarra del gruppo musicale Yo Yo Mundi.
La puntata andrà in onda venerdì 5 marzo alle ore 21 sulla pagina Facebook del Teatro della Juta e in replica lunedì 8 marzo alle ore 21:00 su Radio Gold TV (canale 654 del digitale terrestre).
Durante il talk, presentato come sempre da Michele Puleio, Paolo Enrico Archetti Maestri racconterà la sua vita attraverso tre oggetti, gli terranno compagnia il musicista Paolo Bonfanti e Barbara Piccoli membro della Community del Teatro della Juta. Il prossimo appuntamento con “La valigia dell’artista” sarà poi venerdì 19 marzo con ospite l’attrice Marina Massironi.
La trasmissione, creata con l’intento di preservare e rinforzare la rete di rapporti con il pubblico durante l’emergenza Coronavirus, è realizzata nell’ambito del progetto “Accademia della Juta – Nuove Trame Artistiche”, in collaborazione con il Comune di Arquata Scrivia e il Comune di Gavi e con il contributo della Fondazione SociAL e della Compagnia di San Paolo.
Nel 1987 Paolo Enrico Archetti Maestri è già voce e chitarrista degli Knot Toulouse, gruppo di rock psichedelico con cui incide il loro primo 45 giri uscito nel 1987. Collabora poi per un breve periodo con i Viridanse e fonda alla fine del 1988 il gruppo folk rock degli Yo Yo Mundi. Il loro primo concerto ad una manifestazione contro l’inquinamento mette subito in evidenza tre temi ricorrenti nei loro lavori: il legame con la propria terra, l’impegno politico, l’amore per il gioco e per lo sport. Nel 1994 viene pubblicato il loro primo album “La diserzione degli animali del circo”. Nel 1995 partecipano alla compilation “Materiale resistente” con il brano “Il bandito delle Acqui” che diventerà anche uno spettacolo teatrale.
Laloro valenza nell’ambito della canzone d’autore viene confermata nel 2003 quando collaborano all’album di Giorgio Gaber “Io non mi sento italiano”. Nel 2002 fondano invece la loro etichetta discografica “Sciopero Records” che si propone di dare visibilità ai giovani musicisti spesso ignorati dal circuito discografico italiano. Negli anni pubblicano diversi dischi l’ultimo nel 2016 “Evidenti tracce di felicità” finalista delle Targhe Tenco 2016.