“P.A.R.I.” (acronimo di “Portale degli Accomodamenti Ragionevoli Italiano”), è un progetto interattivo dall’altissima portata innovativa per gli importanti risvolti sociali che è destinato ad avere per tutte le persone con disabilità.
Il progetto – sostenuto da Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2020 – prevede la realizzazione di un portale di libero accesso on line in cui a ogni disabilità vengono associati i possibili accomodamenti ragionevoli per agevolare l’autonomia e l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità, con lo scopo di adottare soluzioni realmente utili per le persone al fine rimuovere lo svantaggio, in un’ottica preventiva e non risarcitoria. Una banca dati organizzata in modo multidisciplinare, in grado di fornire informazioni e riscontri in base alla ricerca per disabilità, limitazione, argomento, funzione lavorativa, accomodamento.
P.A.R.I. intende dunque essere uno strumento utile alle persone con disabilità non solo quando la disabilità è evidente, ma anche quando sussistono disabilità invisibili e patologie croniche, sempre più diffuse tra la popolazione attiva. L’intento è non solo quello di migliorare l’autonomia personale delle persone con disabilità, ma anche quello di contribuire ad aumentare la loro occupabilità e a permettere loro di svolgere il proprio lavoro in termini di uguaglianza con gli altri lavoratori, ai fini della produttività, della carriera, della formazione, in linea con quanto stabilito dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Potranno beneficiare della piattaforma aziende pubbliche e private di tutte le dimensioni, servizi al lavoro, specialisti in recruiting, ecc. che vogliano trovare possibili soluzioni pratiche, strumentazioni, idee e strategie per agevolare l’assunzione, l’inserimento e la valorizzazione delle persone con disabilità, ivi comprese le facilitazioni legislative e fiscali, spesso scarsamente conosciute. La scientificità del portale e la corretta individuazione delle soluzioni sarà monitorata da un Comitato tecnico-scientifico.
P.A.R.I., presentato da Abilitando ONLUS, Fe.D.Man, Solaris Lavoro e Ambiente ONLUS e Associazione Culturale Fedora, è destinato a prendere forma nel 2021.
Paolo Robutti – Presidente di Abilitando, capofila del progetto – sottolinea l’importanza di questo progetto: “Abilitando ha maturato negli anni grazie alle proprie professionalità e competenze una importante rete di collaborazioni con aziende, università e centri di ricerca nel campo delle tecnologie applicate alla disabilità. L’idea di “P.A.R.I. – Il Portale degli Accomodamenti Ragionevoli Italiano” nasce dalla volontà di realizzare un portale che possa aiutare le persone con disabilità a comprendere meglio i propri diritti relativamente gli accomodamenti ragionevoli, ai vantaggi di richiederli al proprio datore di lavoro (o potenziale datore di lavoro) e ad individuare le specifiche opzioni di accessibilità per migliorare il loro successo sul lavoro. Nella pratica, e nelle esperienze ormai consolidate di altri Paesi, gli accomodamenti ragionevoli rappresentano molto spesso delle soluzioni di “buon senso”, tutt’altro che dispendiose: l’utilizzo di hardware e/o software specifici; l’applicazione degli aspetti ergonomici della postazione e degli strumenti; gli accorgimenti per gli aspetti psico-sociali.”
Mauro Buzzi – Presidente di Fe.D.Man – esprime così la propria soddisfazione: “La Federazione Disability Management ha tra i propri soci disability e diversity manager, esperti in recruiting, psicologi, avvocati, architetti, esperti in relazioni e risorse umane, specialisti in disabilità sensoriali, giuslavoristi. Tutti sono fermamente convinti che un mercato del lavoro inclusivo è precondizione di inclusione sociale, perché l’occupazione è fonte di reddito e canale di partecipazione attiva alla vita sociale ed economica per tutte le persone. Nella Convenzione ONU del 2006 il concetto di disabilità è considerato come una complessa interazione di condizioni, molte delle quali create dall’ambiente sociale. Se si agisce anche sull’ambiente sociale, avvalendosi degli “accomodamenti ragionevoli”, molte più persone potranno inserirsi nel mercato del lavoro e/o conservare la propria occupazione. Ecco perché crediamo nella realizzazione di PARI: attraverso un approccio del tutto nuovo possiamo dimostrare che a fronte di un presunto handicap, esistono strumenti utili, soluzioni “ragionevoli” e a basso impatto economico per garantire la parità nell’inserimento nel mercato del lavoro e nel mantenimento dell’occupazione.”
Carlo Raso – Presidente di Solaris Lavoro e Ambiente – spiega il perché dell’adesione della propria cooperativa alla rete: “Solaris Lavoro e Ambiente è una cooperativa sociale ONLUS dotata di un settore comunicazione con figure professionali specializzate in grafica e web design, appartenente nel 70% dei casi alle categorie protette. Per noi la collaborazione a questo progetto è di grande valore non solo per l’occasione di lavorare insieme a una rete fatta di grandi professionalità ma anche perché diventa l’opportunità di mettere a disposizione le nostre competenze in un progetto perfettamente in sintonia ai nostri obiettivi sociali”.
Ginevra Bocconcelli – Presidente dell’Associazione Culturale Fedora – è altrettanto soddisfatta delle opportunità del progetto P.A.R.I.: “Fedora nasce con l’obiettivo di sviluppare attività di sensibilizzazione e fornire consulenza per lo sviluppo di attività accessibili e inclusive. È dunque per noi una straordinaria occasione quella di mettere le nostre risorse a disposizione della progettazione della piattaforma, con particolare riguardo alla accessibilità della stessa nei confronti delle persone con disabilità sensoriali.”
Questa settimana il nuovo ospite de “La valigia dell’artista” sarà Paolo Enrico Archetti Maestri, voce e chitarra del gruppo musicale Yo Yo Mundi. La puntata andrà in onda venerdì 5 marzo alle ore 21 sulla pagina Facebook del Teatro della Juta e in replica lunedì 8 marzo alle ore 21:00 su Radio Gold TV (canale 654 del digitale terrestre).
Durante il talk, presentato come sempre da Michele Puleio, Paolo Enrico Archetti Maestri racconterà la sua vita attraverso tre oggetti, gli terranno compagnia il musicista Paolo Bonfanti e Barbara Piccoli membro della Community del Teatro della Juta. Il prossimo appuntamento con “La valigia dell’artista” sarà poi venerdì 19 marzo con ospite l’attrice Marina Massironi.
La trasmissione, creata con l’intento di preservare e rinforzare la rete di rapporti con il pubblico durante l’emergenza Coronavirus, è realizzata nell’ambito del progetto “Accademia della Juta – Nuove Trame Artistiche”, in collaborazione con il Comune di Arquata Scrivia e il Comune di Gavi e con il contributo della Fondazione SociAL e della Compagnia di San Paolo.
Nel 1987 Paolo Enrico Archetti Maestri è già voce e chitarrista degli Knot Toulouse, gruppo di rock psichedelico con cui incide il loro primo 45 giri uscito nel 1987. Collabora poi per un breve periodo con i Viridanse e fonda alla fine del 1988 il gruppo folk rock degli Yo Yo Mundi. Il loro primo concerto ad una manifestazione contro l’inquinamento mette subito in evidenza tre temi ricorrenti nei loro lavori: il legame con la propria terra, l’impegno politico, l’amore per il gioco e per lo sport. Nel 1994 viene pubblicato il loro primo album “La diserzione degli animali del circo”. Nel 1995 partecipano alla compilation “Materiale resistente” con il brano “Il bandito delle Acqui” che diventerà anche uno spettacolo teatrale. Laloro valenza nell’ambito della canzone d’autore viene confermata nel 2003 quando collaborano all’album di Giorgio Gaber “Io non mi sento italiano”. Nel 2002 fondano invece la loro etichetta discografica “Sciopero Records” che si propone di dare visibilità ai giovani musicisti spesso ignorati dal circuito discografico italiano. Negli anni pubblicano diversi dischi l’ultimo nel 2016 “Evidenti tracce di felicità” finalista delle Targhe Tenco 2016.
“Figli della violenza” è un filmato che racconta, attraverso letture teatrali e musiche originali, la subcultura criminale e il concetto di legalità.
I temi principali sono l’organizzazione criminale calabrese ‘ndrangheta, il Progetto “Liberi di scegliere” – ideato da Roberto Di Bella, già presidente del tribunale per i minori di Reggio Calabria e ora del tribunale per i minori di Catania -, i concetti di regola e costituzione e la drammatica vicenda di Don Puglisi in Sicilia.
Il documento video è realizzato dalla compagnia teatrale Coltelleria Einstein e fa parte del progetto “Vivere la legalità” – sostenuto da Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2019 – che ha avuto tappe creative con gli studenti dell’Istituto “G.Marconi” di Tortona.
Testi tratti da “Liberi di scegliere” di Roberto Di Bella, “Sulle regole” di Gherardo Colombo e “Ciò che inferno non è” di Alessandro D’Avenia.
Gli attori sono Giorgio Boccassi e Donata Boggio Sola della compagnia teatrale Coltelleria Einstein, i musicisti sono Egidio Perduca e Samuele Perduca di Sonic Factory.
La ‘ndrangheta era riuscita a costruire una subcultura di violenza, sopraffazione, collusione che si propagava per contagio e riproduceva suoi codici come gli unici possibili nelle relazioni tra le persone.
Esiste un modo di intendere la comunità che non si basa sulle gerarchie, ma sull’idea che l’umanità si promuova attraverso un percorso armonico in cui la collaborazione di ciascuno, secondo le proprie possibilità, contribuisce all’emancipazione dei singoli e al progredire della società nel suo insieme. L’elemento fondante è esattamente il contrario di quello che porta alla diseguaglianza, alla separazione e all’esclusione.
L’Associazione BlogAL in collaborazione con la Biblioteca Civica “F. Calvo” di Alessandria e la compagnia teatrale Gli illegali, con il supporto e il contributo di Fondazione SociAL organizza venerdì 26 febbraio 2021 dalle ore 19 alle 21 il laboratorio di scrittura Sulle strade della memoria. Il laboratorio, tenuto da Massimo Brioschi, sarà un evento on line, ospitato nella sala virtuale della Fondazione SociAL, al link https://fondazionesocial.salavirtuale.it/.
“L’obiettivo – spiegano gli organizzatori – è scrivere un racconto partendo da un evento proprio o della propria famiglia, che possa confluire nel flusso della storia della nostra città, Alessandria. Attraverso il gioco della scrittura, si andrà a spasso nella memoria, personale e collettiva, per scrivere un racconto originale e proprio. Le strisce dei Peanuts di Charles Schultz, i drammi di Shakespeare, i romanzi di Italo Calvino, i racconti di Charles Bukowski, i best seller di Fabio Volo. Quanto sembrano distanti tra loro queste opere! Ma una cosa le accomuna: la biografia degli autori, in filigrana o esposta. Cibarsi della propria vita e della propria memoria è il punto iniziale di ogni opera creativa. Anche noi possiamo provare a utilizzare la nostra memoria, a giocare con i nostri ricordi creando un racconto del tutto nuovo!”
Cosa devo fare per partecipare? Poche regole e semplici: registrati nella Sala Virtuale della Fondazione SociAL al link https://fondazionesocial.salavirtuale.it/ entra con le credenziali che ti sono assegnate cerca il nostro laboratorio Borgo del Teatro. Sulle strade della memoria. Clicca sul titolo oppure il bottone accesso. clicca Iscrivimi collegati il 26 febbraio 2021 alle ore 19. Troverai il link dell’evento on line.
Ricorda che ci sono pochissimi posti, quindi decidi in fretta e se hai qualsiasi problema puoi contattarci al 3351340361 (anche WhatsApp) o via mail a info@illegali.it
Massimo Brioschi, dopo essersi avvicinato alla scrittura narrativa, si è orientato verso la drammaturgia, in concomitanza con gli studi universitari al DAMS di Torino. Alcuni suoi testi teatrali sono stati rappresentati e un monologo è stato pubblicato dalla casa editrice ‘Editoria e Spettacolo’. Ha recitato in vari spettacoli teatrali. Nel 2015 ha curato la raccolta Narrativa nel dissesto (Il foglio editore) che ha ispirato l’omonimo spettacolo teatrale. Nell’ambito di tale progetto un albero è stato piantato nel territorio del Comune di Alessandria. Nel 2017 e 2018 ha condotto i laboratori di scrittura ‘Plot’ presso la Biblioteca Civica “F. Calvo” di Alessandria.
Progetto Borgo del Teatro Il progetto Borgo del Teatro 2020 prevede, oltre all’ampliamento e il consolidamento dell’offerta culturale del polo artistico alternativo all’interno del Chiostro di Santa Maria di Castello, la costruzione di un archivio delle storie della nostra città, un contenitore multimediale di vite e di esperienze di nostri concittadini, realizzato tramite interviste multimediali, produzione di contenuti audio e video, laboratori di scrittura, archiviazione e digitalizzazione di documenti significativi, il tutto messo a disposizione della cittadinanza tramite un portale on line e uno spettacolo teatrale finale.
Sarà l’attore Bebo Storti il nuovo ospite de “La valigia dell’artista”, il talk show online creato dal Teatro della Juta di Arquata Scrivia. La nuova puntata andrà in onda venerdì 19 febbraio alle ore 21 sulla pagina Facebook del Teatro della Juta e in replica lunedì 22 febbraio alle ore 21:00 su Radio Gold TV (canale 654 del digitale terrestre).
Sarà una puntata scoppiettante in cui un esuberante Bebo Storti, seguendo le linee del programma, racconterà la sua vita e la sua carriera attraverso tre oggetti per lui significativi, svelerà in anteprima alcuni dettagli del nuovo spettacolo in collaborazione con il Teatro della Juta. Sarà intrattenuto da Pietro Acerbi della Community del Teatro della Juta, dall’ospite a chilometri zero Davide Fabbrocino, e dall’ospite musicale Pier Luigi Pasino (anche attore di Carrozzeria Orfeo). La trasmissione, creata con l’intento di preservare e rinforzare la rete di rapporti con il pubblico durante l’emergenza Coronavirus, è realizzata nell’ambito del progetto “Accademia della Juta – Nuove Trame Artistiche”, in collaborazione con il Comune di Arquata Scrivia e il Comune di Gavi e con il contributo della Fondazione SociAL e della Compagnia di San Paolo.
Alberto Storti, detto Bebo, è un attore teatrale e cinematografico che ha trovato il successo con i programmi televisivi “Su la testa!” e “Mai dire Gol” dove interpretava personaggi come Il conte Uguccione, Thomas Prostata e Adelmo Stecchetti. Nel 2002 inizia la sua collaborazione con il Teatro dell’Elfo con il monologo drammatico “Mai morti” scritto e diretto da Renato Sarti.
La Commissione di Valutazione ha concluso il proprio lavoro. E’, infatti, stato pubblicato l’elenco dei progetti presentati nell’ambito del Bando 2020 che saranno sostenuti da Fondazione SociAL.
Un bando arricchito, in questa edizione, di una nuova linea di finanziamento nata dalla volontà di contribuire a formare ecosistemi territoriali ed organizzazioni solide ed acculturate che siano più capaci a gestire in modo flessibile e cosciente le sfide che l’attualità propone. Alla “tradizionale” Linea Beneficiari, incentrata sui bisogni dei soggetti vulnerabili, si è, infatti, aggiunta la Linea Organizzazioni, dedicata al sostegno al potenziamento delle strutture e delle competenze degli ETS.
A questo ottavo bando, rivolto alle realtà delle province di Alessandria ed Asti, hanno partecipato diverse organizzazioni (in prevalenza cooperative sociali e associazioni di volontariato). Sono stati 87 gli ETS che hanno inviato la propria candidatura, 59 per la Linea Beneficieri e 28 per la Linea Organizzazioni (con ambiti prevalenti il miglioramento dei processi, il fundraising e la comunicazione esterna).
Tra le 26 iniziative selezionate dalla Commissione ci sono progetti rivolti alle persone vulnerabili – dai percorsi di accompagnamento alle piattaforme web, dall’assistenza domiciliare all’inserimento lavorativo, dall’housing sociale alle attività laboratoriali. Non mancano le iniziative dedicate alla cura dell’ambiente ed alla sostenibilità, così come i progetti di riqualificazione e rigenerazione di spazi, dall’aula studio autogestita agli orti sociali destinati alla cittadinanza.
I progetti vincitori saranno co-finanziati da Fondazione SociAL con un contributo totale di circa 450mila euro ed agli enti che hanno partecipato alla Linea Organizzazioni sarà rivolto un percorso formativo ad hoc (il primo appuntamento, mercoledì 10 febbraio con TechSoup).
A garanzia di un monitoraggio costante e un sostegno metodologico all’attuazione dei progetti, la Fondazione mette a disposizione tutor qualificati, che accompagneranno le realtà vincitrici.