Il progetto Effe, da anni a sostegno delle donne con percorsi di empowerment per l’autonomia economica e sociale, in partenariato con le Istituzioni locali (Comune di Alessandria, Cissaca, ASLAL) e con diversi ETS del territorio, ha creato da alcuni anni un albo di baby sitter formate da corsi strutturati che prevedono teoria e pratica per l’acquisizione di conoscenze e di competenze.
Negli scorsi mesi l’Associazione Don Angelo Campora in collaborazione con l’APS Colibrì e la cooperativa Semi di Senape ha organizzato il 4° corso, sempre con l’obiettivo di fornire le necessarie abilità professionali per la gestione dei bambini; la formazione ha avuto una durata di 36 ore, di cui 20 di lezione con il seguente programma:
elementi di puericoltura, attenzioni igieniche nella prima infanzia
elementi di pronto soccorso e malattie dell’infanzia
Era previsto un test finale e il rilascio dell’attestato frequentando almeno l’80% delle lezioni.
Ad oggi sono state organizzate 4 edizioni del corso: aprile/luglio 2021 – aprile/luglio 2022 – maggio/luglio 2024 e maggio/luglio 2025.
L’Albo delle babysitter risponde alla diffusa esigenza delle famiglie di reperire persone affidabili e preparate a cui lasciare i propri figli, sia per situazioni occasionali, sia per situazioni continuative (ad esempio per coprire fasce orarie in cui i servizi educativi o supporti di carattere familiare non sono disponibili).
L’Associazione Don Angelo Campora promuove presso le Istituzioni e presso gli ETS locali la pubblicazione dell’Albo sui propri siti per consentire quell’incrocio tra domanda ed offerta tra i privati cittadini e le babysitter, attivando possibilità di lavoro e soluzioni familiari.
Le famiglie potranno contattare direttamente le babysitter, per stipulare accordi personali, utilizzando i riferimenti rilasciati dalle interessate al seguente link:
Alessandria, 4 giugno 2025 – Un’area verde restituita alla città, un nuovo spazio di incontro, gioco e apprendimento per bambini, ragazzi e famiglie. È stato inaugurato oggi, all’incrocio tra via Giovanni Bosco e via Galileo Galilei, nel quartiere Pista di Alessandria, il nuovo parco del progetto “Ruote in pista“, promosso da La Ruota Cooperativa Sociale.
L’iniziativa nasce con l’obiettivo di valorizzare la biodiversità urbana, trasformando un terreno comunale abbandonato in un luogo vivo, accessibile e inclusivo. Cuore del progetto è la realizzazione di una pista di Pump Track per biciclette, pensata per incentivare la mobilità sostenibile tra i più giovani e favorire uno stile di vita attivo. Durante la giornata inaugurale, grande entusiasmo ha accompagnato le dimostrazioni in pista organizzate dagli insegnanti del progetto Bimbimbici, che hanno poi coinvolto attivamente i bambini presenti, creando un’atmosfera gioiosa e partecipata
Il progetto si è arricchito della creatività e dell’impegno degli studenti delle classi terze dell’Istituto Umberto Eco, che hanno realizzato una serie di laboratori a tema ambientale, portando messaggi di consapevolezza e rispetto per l’ambiente per i bambini delle scuole primarie. Inoltre sono state inaugurate le due opere create dai ragazzi dell’Istitituto Umberto Eco, che diventano così testimonianza permanente dell’impegno e dell’interesse rispetto al tema ambientale.
“Ruote in pista” guarda anche al futuro, con l’avvio della formazione di Park Sitter, figure dedicate alla manutenzione e cura del parco, con competenze anche nell’animazione di spazi comunitari. L’area, infatti, si presta ad accogliere eventi pubblici, laboratori creativi ed educativi, rafforzando il senso di appartenenza, inclusione e partecipazione della cittadinanza.
Il progetto è stato reso possibile grazie al sostegno e alla collaborazione di numerosi partner, tra cui: Comune di Alessandria, Inchiostro Festival, Istituto comprensivo U. Eco, FIAB Gli Amici Delle Bici, APS Sine Limes, ETS La Montanina, SISTEDIL, Semi di Senape S.C.S., Associazione Don Angelo Campora, Consorzio sociale CO.AL.A, Associazione Cambalache, e Fondazione SociAL. Un esempio concreto di come la sinergia tra enti pubblici, scuole, associazioni e cittadini possa generare bellezza, coesione e sostenibilità urbana.
Cos’è Cascina Saetta? Dove si trova? Cosa succede a Cascina Saetta?
A questa ed a tante altre domande simili abbiamo cercato di rispondere in questi anni durante i quali abbiamo accolto a Cascina Saetta, primo bene confiscato alle mafie in Provincia di Alessandria scolaresche, gruppi, associazioni, centinaia di partecipanti ai Campi di E State Liberi!
Ma ancora molte persone non conoscono questa realtà e sono curiose di saperne di più. Per questo abbiamo deciso di organizzare per sabato 24 maggio, dalle 9,30 alle 12 un “Open Day” di Cascina Saetta. Una mattinata durante la quale gruppi, associazioni, singoli cittadini interessati potranno venire a visitare il bene confiscato, conoscerne la storia e vedere che cosa facciamo.
A seguire abbiamo pensato di ricordare il 33° anniversario della Strage di Capaci (23 maggio 1992) con una PASTASCIUTTA DI MEMORIA E GIUSTIZIA, un momento di condivisione conviviale ma anche un modo per non dimenticare e rinnovare il nostro impegno per la VERITA’ e la GIUSTIZIA.
Per prenotare la visita (indicando l’orario di arrivo) ed il pranzo a offerta scrivere a info@parcivalets.it o telefonare a Andrea Vignoli 347 4874095.
Formeremo gruppi di 20 persone al massimo cercando di esaudire tutte le richieste e di rispettare l’orario indicato per poter dedicare la giusta attenzione a ciascuno di voi. Vi aspettiamo numerosi!
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Cascina Saetta è un bene confiscato alla criminalità organizzata situato a Bosco Marengo, in provincia di Alessandria. Nel 2004, la Corte d’Appello di Caltanissetta dispose la confisca dell’immobile appartenente a Concetta Caci, moglie di Rosario Caci, affiliato a Cosa Nostra. Questo fu il primo bene confiscato alla mafia nella provincia di Alessandria. Nel 2014, l’associazione Parcival ETS, parte della rete di Libera, ha ottenuto la gestione del bene, trasformandolo in un centro di promozione della legalità. La struttura è stata intitolata al giudice Antonino Saetta e al figlio Stefano, assassinati da Cosa Nostra nel 1988. Oggi, Cascina Saetta ospita campi di formazione antimafia, come quelli del progetto “E!State Liberi!”, coinvolgendo giovani da tutta Italia in attività educative e di volontariato. La cascina è diventata un simbolo di rinascita e impegno civile, rappresentando un esempio concreto di come i beni confiscati possano essere restituiti alla collettività per fini sociali e culturali.
Cascina Saetta si trova a Bosco Marengo, in frazione Donna. Pe raggiungerla, lasciare l’auto nei pressi della chiesa e seguire la freccia per Cascina Saetta, si trova a pochi metri di distanza.
Al via il corso “Corso base in Agricoltura Organica e Rigenerativa”, una soluzione per l’agricoltura, il clima e l’ambiente.
Il corso si terrà il 5 e 6 aprile 2025, dalle ore 9.30 alle ore 18.00 presso la Cooperativa Agricola Sociale Maramao (Via Riccadonna 185, Canelli, AT)
Il corso, con formatore Marco Pianalto facilitatore e progettista di agroecosistemi rigenerativi e organizzato con DEAFAL ONG, è rivolto a tutti coloro che sono interessati al mondo dell’agricoltura organica e rigenerativa e vogliono approfondire le proprie conoscenze teoriche e pratiche sulla fertilità del Suolo, attraverso l’osservazione delle relazioni fra microbiologia, sostanza organica e minerali e creazione di biopreparati utili a nutrire piante e terreni.
Al via il corso “Biochar – Carbone Vegetale, Produzione e Utilizzo“, una soluzione per l’agricoltura, il clima e l’ambiente.
Il corso si terrà il 1 marzo 2025, dalle ore 9.00 alle ore 17.30 presso la Cooperativa Agricola Sociale Maramao (Via Riccadonna 185, Canelli, AT)
Al via il corso “Viticoltura Organica e Rigenerativa“, per rigenerare i suoli e le società.
Il corso, organizzato insieme a Deafalong, si terrà il 22 e 23 febbraio 2025 presso la Cooperativa Agricola Sociale Maramao (Via Riccadonna 185, Canelli, AT)
Come ci si sente, nell’Italia di oggi, ad essere giovani arrivati in Italia da preadolescenti per raggiungere i propri genitori o nati in Italia da genitori di origine straniera?
Come ci si trova a crescere e a vivere a metà tra due culture, sentendosi spesso appartenenti a entrambe?
Dalla collaborazione tra l’Associazione Cambalache, la Cooperativa Azimut e il Comune di Novi Ligure è nato un ciclo di due incontri di dialogo aperto con giovani di seconda generazione per raccogliere il loro punto di vista, le loro emozioni e i loro bisogni.
Il primo incontro si terrà martedì 19 novembre, dalle 15 alle 16:30, e vedrà la partecipazione di Huda, ventenne influencer di seconda generazione, autrice del podcast “Huda, nessuna e centomila”.
Il 28 novembre, nello stesso orario, seguirà un secondo appuntamento di condivisione insieme ad operatrici sociali di Azimut e Cambalache, per accogliere le riflessioni stimolate dalla testimonianza diretta di Huda. I due incontri sono ospitati dal Museo dei Campionissimi di Novi Ligure.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto “Fermento on the road: colmare le distanze nell’accesso dei cittadini stranieri ai servizi del novese”, sostenuto dalla Fondazione SociAL, promosso da Cambalache e dal Consorzio intercomunale del Novese dei Servizi alla Persona, in rete con il Comune di Serravalle Scrivia; il Comune di Novi Ligure; la Caritas diocesana di Tortona – Centro di Ascolto di Novi Ligure; il Gruppo di Volontariato Vincenziano Ignis Ardens – Novi Ligure; l’Agenzia Piemonte Lavoro – Centro per l’impiego di Novi Ligure; l’Istituto comprensivo statale “Martiri della Benedicta” di Serravalle Scrivia; il Centro per l’insegnamento agli adulti di Novi Ligure e la Cooperativa sociale Azimut.
L’accesso è gratuito e l’iscrizione obbligatoria – Per maggiori informazioni e iscrizioni: – anna.tassisto@cambalache.it – 351 090 1647