Spettacolo itinerante con partenza da Piazza Santa Maria di Castello, lungo i cortili di Borgo Rovereto
Attraverso i cortili dello storico quartiere di Borgo Rovereto, la formazione corale The Joy Gospel Singers, vincitrice nel 2022 dell’European Gospel Festival di Montegrotto Terme, ci accompagna in un viaggio onirico ed emozionale. Uno spettacolo che, a partire dalle radici della musica afroamericana, coinvolge il pubblico con le armonie, i ritmi e le emozioni del gospel, la musica dell’anima. Un cammino di conoscenza che dalla musica si estende ai luoghi ancestrali della città in un’unione di storia e spiritualità.
Ingresso libero con prenotazione.
Come spettatore quali regole devo rispettare?
Poche e semplici:
I posti sono limitati e la prenotazione deve essere fatta ai seguenti contatti.
Appuntamento in Piazza Santa Maria di Castello, Alessandria alle ore 15.45
Avvisa se, dopo aver prenotato, non potessi venire.
Goditi lo spettacolo in serenità.
Lo spettacolo sarà condotto in modalità itinerante attraverso un breve percorso all’interno dei cortili del quartiere di Borgo Rovereto. In caso di maltempo lo spettacolo si svolgerà all’interno della Sala dell’Affresco presso il Chiostro di Santa Maria di Castello, Piazza Santa Maria di Castello, Alessandria
Organizzazione Compagnia Gli Illegali – BlogAL, con il contributo di Fondazione SociAL, con il supporto di Associazione Sine Limes, con la partnership di Fiab Alessandria Gliamicidellebici Odv, Enaip Piemonte – CSF Alessandria, Lab121, Cooperativa sociale Idee in Fuga
Realizzazione grafica Serena Laguzzi
Si ringraziano i condomini dei cortili coinvolti per la disponibilità e l’entusiasmo
Progetto Il Teatro dei Viandanti
Il progetto “Il Teatro dei Viandanti” prevede la realizzazione di una rassegna di teatro di strada itinerante lungo alcuni itinerari tematici della città di Alessandria. Gli spettatori verranno condotti lungo tali itinerari e allo stesso tempo diventano parte integrante dello spettacolo stesso, costituendo con gli attori una compagnia viaggiante in cammino.
Vivranno la città attivamente, percorrendone le vie, godendo delle piazze, incrementando la conoscenza, condividendo le tematiche della mobilità attiva e sostenibile.
Gli spettacoli saranno ecologici e non tecnologici. La scenografia, i materiali di scena e talvolta gli stessi attori saranno trasportati da una cargo bike messa a disposizione per gli eventi.
L’Associazione Colibrì di Alessandria in collaborazione con la Camera del Lavoro e la Biblioteca Civica di Alessandria presenta la quinta edizione di “LETTI DI NOTTE 2023“ la notte magica del libro e della lettura, che quest’anno avrà per tema LA LUNA E IL DOPPIO.
L’iniziativa si inserisce nel quadro di un appuntamento nazionale e si terrà presso il Cortile della Camera del lavoro di Alessandria Venerdì 16 giugno 2023 alle ore 21.00.
“Letti di notte” offre uno spazio alle proposte di lettura direttamente dalla voce dei lettori e delle lettrici. La magia delle sere estive si fonde con le parole in cui grandi e piccoli lettori possono sognare sotto le stelle e la luna, tra le pagine e le parole di testi scelti con cura. Ogni lettura dovrà essere al massimo di tre minuti di un’opera pubblicata.
Quest’anno per supportare la serata e per dare maggior voce ai lettori e alle lettrici sono stati predisposti tre incontri per perfezionare la propria lettura ad alta voce. Professionisti del settore consentiranno di apprendere le conoscenze di base per diventare un piacevole lettore/lettrice e ricavare ancora più emozione e gratificazione dalla propria voce e dall’ascolto delle letture altrui.
Il corso si terrà presso la sala multimediale del Laboratorio civico di Via Faa di Bruno, 39 articolato in tre incontri:
Mercoledi 31/05/2023 ore 18-19.30
Lettura ad alta voce –leggere con passione –lettura espressiva (docente Fulvia Maldini)
Mercoledi 07/06/2023 ore 18-19.30
Lettura ad alta voce –Lettura interpretativa (docente Laura Bombonato)
Mercoledi 14/06/2023 ore 18-19.30
Lettura ad alta voce – leggere ai bambini e agli adulti (docente Ilaria Ercole)
“Letti di notte” è un appuntamento ormai consolidato e ha l’ambizione nelle prossime edizioni di allargare le proposte e le iniziative al fine di diventare un vero festival dei lettori. Un punto di incontro che possa dare spazio alla lettura, alla cultura e alla connessione tra le arti, che possa ricordare il nostro passato e guardare al futuro.
PER ISCRIVERSI AL CORSO DI LETTURA E/O LEGGERE ALLA NOTTE DEI LETTORI
Si è conclusa la fase di valutazione delle proposte presentate nell’ambito del Bando Potenziamento Organizzativo 2023, la misura attraverso la quale Fondazione SociAL sostiene gli Enti del Terzo Settore delle province di Asti e Alessandria che vogliano intraprendere un percorso di potenziamento sulla propria organizzazione e impatto sociale.
La nuova edizione del Bando biennale ha visto la partecipazione di diversi ETS, per un totale di 15 domande di sostegno correttamente inviate.
Sono 9 le iniziative selezionate per accedere alle prossime fasi (Bootcamp, Sprint e Progettazione Dettagliata) che avranno avvio dal 21 aprile, grazie alla partnership strategica con WeCo, che accompagnerà le realtà vincitrici in un percorso formativo affidato a docenti esperti nel settore, incentrato sul miglioramento della propria struttura organizzativa.
Dal 27 gennaio fino al 24 marzo 2023, è partita la nuova edizione della Call for Ideas del Bando “Swipe it up 2023”. La misura, promossa da Fondazione SociAL, per supportare iniziative di carattere e interesse giovanile, attiva ora il percorso di formazione tecnica, propedeutico alla fase di Progettazione Dettagliata prevista dal Bando.
Grazie al supporto del partner metodologico Associazione Cultura e Sviluppo, si realizzerà dal 29 aprile fino al 27 maggio 2023 un percorso formativo obbligatorio e gratuito centrato su “Elaborare e gestire un progetto” funzionale ad offrire ai giovani delle 8 realtà partecipantigli strumenti per approfondire e strutturare la propria idea progettuale.
Verranno affrontati, nello specifico, aspetti tecnici fondamentali per favorire la stesura di progetti ben strutturati: dall’identificazione di obiettivi SMART, outputs e outcomes, alla strutturazione di business model canvas; dall’elaborazione di strumenti di monitoraggio e modelli di gestione e valutazione di impatto, all’identificazione di target, partner e stakeholder; dalla pianificazione di campagne di raccolta fondi all’implementazione di piani di comunicazione e campagne di diffusione.
Lunedì 20 marzo, si è chiuso il Bando Potenziamento Organizzativo 2023, la misura attraverso la quale Fondazione SociAL sostiene gli Enti del Terzo Settore delle province di Asti e Alessandria che vogliano intraprendere un percorso di potenziamento sulla propria organizzazione e impatto sociale.
La nuova edizione del Bando biennale ha visto la partecipazione di diversi ETS, per un totale di 15 domande di sostegno correttamente inviate.
Fondazione SociAL affida, adesso, alla Commissione di Valutazione – composta da un gruppo di esperti – , l’analisi delle richieste di contributo. Il processo di valutazione consiste in un’analisi di merito, incentrata sui contenuti (significatività degli obiettivi e dell’impatto, capacità di innovazione e adeguatezza delle strategie adottate, ecosistema, potenziale di crescita, qualità dell’esposizione) e la capacità di mostrare la tendenza al cambiamento della propria struttura organizzativa, nell’ottica di migliorarla.
Terminata la valutazione delle domande inviate, gli enti candidati potranno essere invitati a partecipare ad incontri di approfondimento sul progetto.
“Lo stigma del corpo ‘non conforme’ e la difficoltà di riconoscere la persona nel paziente obeso”. In occasione del World Obesity Day, vi presentiamo NutriMente, il progetto del GAPP per l’integrazione psico-corporea in un’ottica multidisciplinare.
“Il mio corpo è un macigno. Non sono il mio corpo. Questo corpo mi ingabbia”. Quante volte i professionisti della salute si sono trovati ad ascoltare queste affermazioni da parte dei pazienti obesi. I problemi di sovrappeso in generale, e l’obesità in particolare, ad ora non trovano un’adeguata risposta. I dati dell’Istituto Superiore di Sanità parlano chiaro: un’indagine condotta nel 2019, su un campione di cinquanta mila bambini di terza elementare, rivela che il 20,4% è in sovrappeso, il 9,4% obeso ed il 2,4% gravemente obeso. L’Italia rimane dunque uno dei paesi d’Europa con il più alto tasso di obesità infantile. Si tratta di una costellazione di complessità in un cielo buio, quello della nerezza esistenziale dei giovani – anche giovanissimi – che hanno il cibo come compagno, sempre a portata di bocca, ingurgitato fino a deformare l’intera figura, fino a deformarne i contorni. NutriMente nasce proprio da qui: da quel troppo del corpo obeso, che mette fortemente a rischio la propria salute, e che produce angoscia nell’altro. Pensando proprio a quel “troppo” che nasconde un “vuoto di tutto”, il Centro GAPP FIDA, impegnato da vent’anni nella cura dei disturbi alimentari, ha pensato ad un progetto terapeutico in ottica psicodinamica, rivolto a bambini, preadolescenti, adolescenti con problemi di sovrappeso e obesità, finalizzato non solo a cogliere, ma soprattutto ad intervenire, tanto sugli aspetti psicologici, quanto su quelli medici e dietologici, prendendo in considerazione i diversi aspetti del giovane paziente obeso: psichici, fisici, familiari e sociali nella loro complessa totalità.
La vision di NutriMente concepisce una presa in carico multidisciplinare, un percorso intensivo trimestrale, ma prolungabile, che si avvale dello strumento del gruppo di piccole dimensioni – con un gruppo di parola e con laboratori espressivo-creativi e psico-corporei – capace di rendere più compatto l’intervento, anche con la condivisione dei punti di fragilità, ed attraverso la socializzazione. Condividere e socializzare sono fondamentali quando si parla di obesità in età evolutiva: due cardini intorno ai quali ruota la possibilità del cambiamento, attraverso un’integrazione a più dimensioni, fra movimento e terapia di parola, fra esperienza individuale e gruppale.
L’opportunità di raccontarsi – imparando a conoscersi in una dimensione gruppale, libera dal giudizio – permette di portare alla luce vissuti ed esperienze personali che, proprio attraverso la condivisione ed il confronto, consentono di sentirsi gradualmente più accettati e meno soli. “La proposta di un laboratorio come intervento terapeutico nasce anche dall’esigenza di avvicinarsi al bambino, e al preadolescente, con un linguaggio che sia vicino al suo modo di esprimersi, offrendogli la possibilità di comunicare il suo malessere anche attraverso la proiezione di parti di sé in storie, narrazioni, attraverso gli stimoli creativi offerti proprio dal laboratorio”, spiega Elena Mietto, psicologa del Centro GAPP, riferendosi in particolare agli stimoli creativi che animeranno i laboratori, “Ad esempio varie immagini, dadi contastorie, disegni e giochi emotivi, con i quali i partecipanti avranno la possibilità di scoprirsi e di scoprire l’altro, uscendo, con i propri tempi, da quella corazza difensiva che caratterizza la persona obesa”.
Spesso ci si trova a lavorare con ragazzini obesi che non esprimono il loro disagio, perché lo tengono rigorosamente sotto chiave: la vergogna li porta, infatti, ad acquisire uno stile relazionale a volte totalmente compiacente, altre volte aggressivo. Il loro è un tentativo di farsi accettare, e di sentirsi accettati. “La vergogna verso il proprio corpo ed il vissuto di inadeguatezza rendono spesso difficile l’esporsi agli altri, e ciò li porta a sentirsi soli, ritrovando nel cibo quello strumento oggetto capace di sedare l’ansia non verbalizzata, ma agita, e di colmare così quel vuoto che li investe”, specifica Romina Erica Cardaci, psicologa del Centro GAPP.
L’eccessiva richiesta di cibo sottende un bisogno affettivo relazionale che ha dato origine a un comportamento non sano, ma funzionale ai bisogni dell’adolescente in difficoltà: ingurgitare per definirsi. Per modificare questa “forsennata risposta al bisogno” è indispensabile guidare il giovane paziente alla comprensione del significato inconscio del suo profondo malessere. “Tanti adolescenti arrivano al nostro Centro con numerose esperienze di diete ripetute negli anni, con scarsi risultati. Questo accade perché si considera l’obesità come un comportamento patologico da modificare, senza riflettere sul significato che la dinamica dell’alimentazione riveste per il soggetto”, commenta Martina Crisman psicologa-psicoterapeuta del Centro GAPP.
Se nell’anoressia la magrezza del corpo ridotto all’osso si fa strumento di potere – un appello estremo – nell’obesità il corpo si fa scudo, un’armatura per difendersi dal mondo. “Il corpo di cui ci prendiamo cura, attraverso la proposta laboratoriale, è un corpo che può essere considerato non solo in termini di parametri fisici, di peso e centimetri da perdere, di calorie da bruciare – aspetti fondamentali, dei quali si occupa la parte medica dell’équipe multidisciplinare -, ma anche in termini di sensazione e percezione, di ricerca di significato rispetto all’interrogativo ‘che cosa vuol dire abitare questo mio corpo?’. Quello del giovane paziente obeso è un corpo che cerchiamo di legittimare ad essere, a sentire, a muoversi”, spiega Gaia Figini, responsabile del laboratorio psicocorporeo di NutriMente, precisando che “il laboratorio di danza-movimento si terrà una volta a settimana, nella forma del piccolo gruppo, per un totale di 5-6 partecipanti”. Siccome l’obesità manifesta spesso una dispercezione corporea, si utilizzerà la danza sia come strumento per mobilitare i processi interiori di significazione e di espressione verso l’esterno, sia come facilitatore di dinamiche di gruppo. “Proprio attraverso l’imitazione, la ripetizione – fermarsi, differenziarsi, avvicinarsi, allontanarsi, velocizzare, rallentare rispetto agli altri – il movimento e la danza diventano i principali veicoli di comunicazione e di acquisizione di conoscenza”, sintetizza Figini, puntualizzando che “La danza – intesa in questo caso non come tecnica, ma come movimento, come essere-nel-mondo – è al servizio del laboratorio psicocorporeo, al fine di far emergere gli stati interni del paziente, quelli che più difficilmente potrebbero trovare espressione attraverso il linguaggio verbale”.
Oltre ai laboratori sarà fondamentale la presa in carico medico-nutrizionale, nell’ottica di una colleganza integrata, volta al superamento di quel meccanismo disfunzionale che scinde mente e corpo, sia da parte del paziente obeso, sia (troppo spesso) da parte del personale curante. Non ultimo, per importanza e intensità, il ruolo dei gruppi di parola, non solo pensati per bambini e adolescenti ma, altresì, per i loro genitori, nella convinzione che anche la famiglia sia un prezioso ed indispensabile facilitatore di cambiamento.