BANDO 2014 – “Bee My Job” è un’esperienza pilota di apicoltura sociale che parla di integrazione e ambiente, lavoro e dignità, impegno ed opportunità. I beneficiari principali, i richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, potranno avere accesso a corsi di formazione professionale e a percorsi di tirocinio in aziende apistiche, con misure di incentivo per favorirne l’inserimento sul lavoro e sul territorio. Un progetto sperimentale che offre a chi fugge da guerre e violenze la possibilità di ricostruirsi la propria vita in modo degno, svolgendo un lavoro impegnativo ma gratificante, acquisendo competenze nuove ed emancipandosi economica e socialmente. Un bel riscatto anche per il mondo agricolo, che troppo spesso è scenario di sfruttamento di braccianti stranieri. Un segnale di accoglienza che arriva dalla campagna: un’apertura all’integrazione di nuovi cittadini che ci porta a riflettere su come i migranti possano essere una risorsa per i nostri territori e le nostre aziende. Oltre all’inserimento e alla rivalorizzazione del connubio lavoro agricolo e dignità, Bee My Job vuole creare condivisione e inte(g)razione anche in città. Così, le competenze acquisite dai richiedenti asilo verranno messe a disposizione della cittadinanza, grazie all’attivazione di un apiario urbano all’interno del Forte Acqui e all’organizzazione di incontri di apididattica diretti a giovani e adulti. Incontri in cui il mondo delle api sarà pretesto per promuovere una cultura rispettosa di uomini e natura. Al di là all’impatto reale sui beneficiari diretti, il valore aggiunto di “Bee my job” risiede nella sua capacità di valorizzare il lavoro di prossimità per rispondere ai bisogni del territorio, ora identificati nell’inserimento lavorativo dei richiedenti asilo, in modo coordinato e innovativo, ottimizzando risorse materiali e immateriali. Ne deriveranno un consolidamento e ampliamento del lavoro della Rete di Accoglienza e dei tavoli di coordinamento locali, così come una maggior conoscenza delle potenzialità di sviluppo in settori economici non tradizionali e dei nuovi processi sociali.
Descrizione dell’Ente
APS Cambalache è un’associazione di promozione sociale fondata nel 2011 da un gruppo di giovani professionisti di differente formazione – in particolare diritti umani, assistenza sociale, migrazione e cooperazione allo sviluppo. La sua mission è quella di promuovere l’integrazione sociale di gruppi vulnerabili; la cittadinanza attiva; lo sviluppo sostenibile, con una speciale attenzione per l’ambiente, la cultura locale e le tradizioni; la salute pubblica; i diritti sociali ed economici dei gruppi marginali e della società nel suo complesso. La sua vision è quella di lavorare per promuovere la cultura della mondialità, il rispetto reciproco e l’integrazione. Le attività di APS Cambalache sono portate avanti da giovani professionisti e volontari. A partire da aprile 2014 APS Cambalache ha attivato un nuovo progetto di accoglienza per richiedenti asilo sul territorio del Comune di Alessandria, nell’ambito del programma Mare Nostrum. Ad oggi, l’associazione ospita 34 richiedenti asilo provenienti dall’Africa subsahariana, dislocati in 5 strutture abitative. Cambalache accompagna i beneficiari in tutte le fasi riguardanti le procedure di richiesta di asilo politico ed offre loro assistenza linguistica, culturale e sanitaria individuando allo stesso tempo percorsi di integrazione sociale e lavorativa. L’associazione è inserita in una rete con altre ONG e istituzioni a livello locale, nazionale e internazionale. APS Cambalache è tra i membri fondatori della Rete di Accoglienza di Alessandria, che vede coinvolto il Comune e altre realtà del privato cittadino.
Le azioni di tutoraggio della Fondazione SociAL sul progetto si sono concluse nel mese di maggio 2017.
BANDO 2014 – Il progetto nasce dall’idea o più propriamente da una “provocazione” da parte dell’AIAS onlus – Sez. di Alessandria e dell’Anteo cooperativa sociale onlus di ribaltare la percezione della persona disabile intesa generalmente come portatrice di bisogni e quindi di costi, mostrandola come fornitrice di sapere e quindi di valori. Contestualmente risponde alla necessità di aumentare l’autostima delle persone disabili grazie alla sperimentazione di ruoli sociali nuovi e attivi, scardinare alcuni pregiudizi sulla disabilità, migliorare le possibilità di lavoro e la socializzazione di rete. Si è pensato quindi, di coinvolgere la Casa di Quartiere di via Verona 116 che rappresenta un nuovo punto di incontro, socialità e attività per la città di Alessandria quale partner fondamentale, con lo scopo di coinvolgere i suoi frequentatori (principalmente persone in stato di difficoltà) e fornire un piccolo bagaglio di sapere e qualche utile strumento da utilizzare per realizzare oggetti originali da commercializzare in mercatini ambulanti (es. durante le fiere di paese) per creare una forma di aiuto al reddito dei partecipanti, con il sogno che questa attività possa in futuro diventare una bottega permanente e quindi una forma di lavoro stabile e redditizio.
Descrizione dell’Ente
L’AIAS onlus – Sez. di Alessandria è un’associazione creata da un gruppo di genitori e volontari che opera sul territorio Alessandrino con lo scopo di fornire risposte significative alle esigenze e ai bisogni delle persone diversamente abili. Gli interventi, spaziano dal servizio informativo, consulenziale e di ascolto, all’organizzazione di attività di socializzazione, all’erogazione di servizi alla persona anche complessi mediante la gestione di centri diurni e residenziali convenzionati con la P.A.
Partner del progetto L’Anteo cooperativa sociale onlus è una cooperativa sociale di tipo A di servizi alla persona. Opera in campo socio sanitario, sociale e educativo. È un’impresa sociale con una posizione di rilevanza nazionale in grado di garantire la progettazione e la gestione di servizi complessi nei settori dell’assistenza sanitaria (health care) e dall’assistenza a lungo termine (long term care). La Casa di Quartiere di via Verona 116, inaugurata l’anno scorso dalla Coop. S. Benedetto al Porto di Don Gallo, è considerato sempre più un avamposto per offrire sostegno concreto a chi si trova in difficoltà. L’intento con il quale è stata creata, è quello di promuovere un modello cooperativo che mira a rendere protagonisti dei servizi gli stessi fruitori, coinvolgendoli nelle attività di gestione delle iniziative con un approccio inclusivo e sempre dialogico che tanto ha da insegnare alla politica e a molte organizzazioni presenti sul territorio.
Le azioni di tutoraggio della Fondazione SociAL sul progetto si sono concluse nel mese di giugno 2016.
BANDO 2014 – Antea si occupa di assistere persone che non possono più guarire e nel farlo è costantemente alla ricerca di metodi, attività e strumenti che permettano di rendere la qualità di vita dei suoi pazienti la migliore possibile. Il Progetto Cartella Clinica Informatizzata in Cure Palliative nasce dalla volontà di offrire un’assistenza più puntuale con un software cucito sulle specifiche esigenze di Antea e dei suoi pazienti in un’ottica di integrazione tra le diverse professionalità che compongono l’équipe e di tempestività nell’aggiornamento della Cartella Clinica. L’U.C.P. (Unità Cure Palliative) Antea è formata da professionisti diversi (medico, infermiere, operatore socio sanitario, psicologo, fisioterapista, assistente sociale, terapista occupazionale, assistente spirituale) che, come tali, non utilizzano i medesimi linguaggi, ma che devono essere in grado di capirsi perfettamente e celermente al fine di assicurare le migliori condizioni di vita del paziente in un’ottica di analisi a trecentosessanta gradi delle esigenze dell’assistito, come previsto dalla disciplina delle Cure Palliative e come attuato, da sempre, dalla stessa Antea. La conseguenza è che non si ha, come accadeva in passato, la necessità di una cartella clinica basata sulle esigenze di un singolo professionista, bensì sul lavoro di team, sulla multidisciplinarietà. Il progetto prevede dapprima la realizzazione e l’implementazione del sistema presso l’Hospice Antea e, successivamente, la sua estensione, su dispositivi mobili, al personale sanitario impegnato in attività domiciliari.
Descrizione dell’Ente
L’Associazione Antea è una Onlus che nasce a Roma, nel 1987, per garantire assistenza gratuita a domicilio ai pazienti in fase avanzata di malattia. Dal 2000, grazie all’hospice Antea, oggi dotato di 25 stanze singole fornite di ogni comfort, è stata ampliata l’offerta assistenziale permettendoci così di assistere i pazienti più fragili, le cui problematiche sociali ed abitative sono tali da rendere impossibile l’assistenza a domicilio. All’oggi, Antea segue quotidianamente circa 140 persone a domicilio e presso l’hospice del Centro Antea.
Le azioni di tutoraggio della Fondazione SociAL sul progetto si sono concluse nel mese di maggio 2016.
BANDO 2014 – Il progetto TIC e gravi disabilità si incentra sull’utilizzo del computer per incidere sulla vita di persone con gravi disabilità. Sono in corso di svolgimento due laboratori presso la sede dell’Associazione Vedrai… di Ovada:
– laboratorio per persone con grave ritardo mentale su base organica: sindromi genetiche come Down o Rett, epilessie farmaco-resistenti o altre forme di danno cerebrale (il giovedì pomeriggio);
– laboratorio “Comunicando con il computer” per afasici e pluriminorati (il mercoledì mattina).
Nei laboratori si sta utilizzando il software libero “Quaderno ipermediale”, con il quale sono già stati realizzati numerosi quaderni su argomenti diversificati. Per ogni persona infatti è stato predisposto uno specifico piano di lavoro.
Sabato 13 giugno si terrà una presentazione dei quaderni realizzati nel periodo novembre 2014/aprile 2015 con la presenza degli stessi ragazzi, degli operatori e della famiglie.
Descrizione dell’Ente
L’Associazione Vedrai… è nata nel 2003, allo scopo di creare luoghi di incontro tra persone con diverse abilità, non solo per favorire l’integrazione, ma anche per fornire alle persone disabili la possibilità di diventare protagonisti attivi della propria vita, aumentando con l’utilizzo delle TIC i propri livelli di apprendimento, autonomia e comunicazione. Le modalità con cui si perseguono questi obiettivi prevedono l’attuazione di laboratori e gruppi di lavoro per tipologia di disabilità nei quali ciascun disabile utilizza gli ausili e i software più adatti alle proprie abilità. L’Associazione si occupa inoltre di fornire consulenze gratuite in materia di progetti educativi e ausili (software e hardware) a chiunque ne faccia richiesta (insegnanti, famiglie, educatori).
Le azioni di tutoraggio della Fondazione SociAL sul progetto si sono concluse nel mese di novembre 2015.
BANDO 2013 – Il progetto “Raggi di Suoni” è promosso dalla Cooperativa Sociale CrescereInsieme Onlus di Acqui Terme, all’interno del Laboratorio Musicale “Ratatatà”, già attivo da oltre un decennio. Il progetto ha per oggetto la realizzazione di attività musicali e di musicoterapia attraverso un complesso sistema di hardware e software collegato a dei sensori che consentono di dar vita a “sorprendenti” esperienze musicali. Le caratteristiche del sistema acquistato grazie al contributo della Fondazione SociAL lo rendono efficace nella riabilitazione di soggetti diversamente abili, con difficoltà motorie e psicomotorie, ma anche utile per realizzare attività con classi e gruppi di minori.
Descrizione dell’Ente
CrescereInsieme è una realtà che conta circa 100 soci, è attiva da oltre 20 anni ad Acqui Terme e in alcuni territori delle province di Alessandria ed Asti, nelle quali ha inteso rispondere alle esigenze delle persone in ambito socio assistenziale, educativo e ricreativo, sviluppa attività innovative, tra cui il progetto “Raggi di Suoni” che si affianca ad altre recenti esperienze nel settore specifico dei diversamente abili: il Centro Diurno “Aliante”, il laboratorio occupazionale “Atelier”, la compagnia teatrale diversamenteabili “Strablio”.
Le azioni di tutoraggio della Fondazione SociAL sul progetto si sono concluse nel mese di settembre 2014.
BANDO 2013 – Il ”Progetto Beccaria” consiste nell’inserimento di giovani, provenienti in genere dal territorio piemontese e ligure (inviati dal Centro per la Giustizia Minorile del Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Provincia di Massa e Carrara), nelle Comunità educative residenziali Il Gabbiano nell’ambito di programmi educativo-riabilitativi di Messa alla Prova (MAP) e/o in sostituzione della custodia carceraria minorile. Attraverso lo strumento del tirocinio di formazione e lavoro (L. 196/97), nella particolare forma protetta della borsa lavoro, i ragazzi vengono avvicinati al lavoro, che rappresenta una fase imprescindibile nella crescita dell’individuo, per la sua valenza nei processi d’autonomia e d’integrazione sociale. La borsa lavoro si inserisce – come step e strumento – in un percorso pedagogico più ampio, svolto in comunità, nella quale il clima familiare e l’approccio professionale sono i cardini del metodo educativo. I risultati attesi riguardano il rafforzamento significativo delle competenze personali e sociali dei giovani.
Descrizione dell’Ente
Il Gabbiano società cooperativa sociale opera da oltre 30 anni nel territorio della provincia di Alessandria. Nasce come gruppo di volontariato a favore di minori in situazioni svantaggiate e si sviluppa come impresa sociale gestendo servizi educativi,socio-assistenziali,sanitari e di animazione. Ad oggi gestisce due comunità educative per minori e una comunità socio-assistenziale per disabili fisici gravi a gestione diretta,una casa di riposo, servizi di animazione presso RSA su incarico di Enti pubblici.
Le azioni di tutoraggio della Fondazione SociAL sul progetto si sono concluse nel mese di settembre 2014.