Dal progetto S.T.E.P. la quinta edizione di “LETTI DI NOTTE 2023”

Dal progetto S.T.E.P. la quinta edizione di “LETTI DI NOTTE 2023”

L’Associazione Colibrì di Alessandria in collaborazione con la Camera del Lavoro e la Biblioteca Civica di Alessandria presenta la quinta edizione di “LETTI DI NOTTE 2023“ la notte magica del libro e della lettura, che quest’anno avrà per tema LA LUNA E IL DOPPIO.

L’iniziativa si inserisce nel quadro di un appuntamento nazionale e si terrà presso il Cortile della Camera del lavoro di Alessandria Venerdì 16 giugno 2023 alle ore 21.00.

“Letti di notte” offre uno spazio alle proposte di lettura direttamente dalla voce dei lettori e delle lettrici. La magia delle sere estive si fonde con le parole in cui grandi e piccoli lettori possono sognare sotto le stelle e la luna, tra le pagine e le parole di testi scelti con cura. Ogni lettura dovrà essere al massimo di tre minuti di un’opera pubblicata.

Quest’anno per supportare la serata e per dare maggior voce ai lettori e alle lettrici sono stati predisposti tre incontri per perfezionare la propria lettura ad alta voce. Professionisti del settore consentiranno di apprendere le conoscenze di base per diventare un piacevole lettore/lettrice e ricavare ancora più emozione e gratificazione dalla propria voce e dall’ascolto delle letture altrui.

Il corso si terrà presso la sala multimediale del Laboratorio civico di Via Faa di Bruno, 39 articolato in tre incontri:

Mercoledi 31/05/2023 ore 18-19.30

Lettura ad alta voce – leggere con passione – lettura espressiva (docente Fulvia Maldini)

Mercoledi 07/06/2023 ore 18-19.30

Lettura ad alta voce – Lettura interpretativa (docente Laura Bombonato)

Mercoledi 14/06/2023 ore 18-19.30

Lettura ad alta voce – leggere ai bambini e agli adulti (docente Ilaria Ercole)

“Letti di notte” è un appuntamento ormai consolidato e ha l’ambizione nelle prossime edizioni di allargare le proposte e le iniziative al fine di diventare un vero festival dei lettori. Un punto di incontro che possa dare spazio alla lettura, alla cultura e alla connessione tra le arti, che possa ricordare il nostro passato e guardare al futuro.

PER ISCRIVERSI AL CORSO DI LETTURA E/O LEGGERE ALLA NOTTE DEI LETTORI

prenotazioni e informazioni Associazione Colibrì

cell.334 6270393 / 347 6091175

mail: colibriassociazione.al@gmail.com

Gapp si racconta: presentazione del progetto NutriMente

Gapp si racconta: presentazione del progetto NutriMente

“Lo stigma del corpo ‘non conforme’ e la difficoltà di riconoscere la persona nel paziente obeso”. In occasione del World Obesity Day, vi presentiamo NutriMente, il progetto del GAPP per l’integrazione psico-corporea in un’ottica multidisciplinare.

“Il mio corpo è un macigno. Non sono il mio corpo. Questo corpo mi ingabbia”. Quante volte i professionisti della salute si sono trovati ad ascoltare queste affermazioni da parte dei pazienti
obesi. I problemi di sovrappeso in generale, e l’obesità in particolare, ad ora non trovano un’adeguata risposta. I dati dell’Istituto Superiore di Sanità parlano chiaro: un’indagine condotta nel 2019, su un campione di cinquanta mila bambini di terza elementare, rivela che il 20,4% è in sovrappeso, il 9,4% obeso ed il 2,4% gravemente obeso. L’Italia rimane dunque uno dei paesi d’Europa con il più alto tasso di obesità infantile.
Si tratta di una costellazione di complessità in un cielo buio, quello della nerezza esistenziale dei giovani – anche giovanissimi – che hanno il cibo come compagno, sempre a portata di bocca, ingurgitato fino a deformare l’intera figura, fino a deformarne i contorni. NutriMente nasce proprio da qui: da quel troppo del corpo obeso, che mette fortemente a rischio la propria salute, e che produce angoscia nell’altro. Pensando proprio a quel “troppo” che nasconde un “vuoto di tutto”, il Centro GAPP FIDA, impegnato da vent’anni nella cura dei disturbi alimentari, ha pensato ad un progetto terapeutico in ottica psicodinamica, rivolto a bambini, preadolescenti, adolescenti con problemi di sovrappeso e obesità, finalizzato non solo a cogliere, ma soprattutto ad intervenire, tanto sugli aspetti psicologici, quanto su quelli medici e dietologici, prendendo in considerazione i diversi aspetti del giovane paziente obeso: psichici, fisici, familiari e sociali nella loro complessa totalità.

La vision di NutriMente concepisce una presa in carico multidisciplinare, un percorso intensivo trimestrale, ma prolungabile, che si avvale dello strumento del gruppo di piccole dimensioni – con un gruppo di parola e con laboratori espressivo-creativi e psico-corporei – capace di rendere più compatto l’intervento, anche con la condivisione dei punti di fragilità, ed attraverso la socializzazione. Condividere e socializzare sono fondamentali quando si parla di obesità in età evolutiva: due cardini intorno ai quali ruota la possibilità del cambiamento, attraverso un’integrazione a più dimensioni, fra movimento e terapia di parola, fra esperienza individuale e gruppale.


L’opportunità di raccontarsi – imparando a conoscersi in una dimensione gruppale, libera dal giudizio – permette di portare alla luce vissuti ed esperienze personali che, proprio attraverso la
condivisione ed il confronto, consentono di sentirsi gradualmente più accettati e meno soli. “La proposta di un laboratorio come intervento terapeutico nasce anche dall’esigenza di avvicinarsi al bambino, e al preadolescente, con un linguaggio che sia vicino al suo modo di esprimersi, offrendogli la possibilità di comunicare il suo malessere anche attraverso la proiezione di parti di sé in storie, narrazioni, attraverso gli stimoli creativi offerti proprio dal laboratorio”, spiega Elena Mietto, psicologa del Centro GAPP, riferendosi in particolare agli stimoli creativi che animeranno i laboratori, “Ad esempio varie immagini, dadi contastorie, disegni e giochi emotivi, con i quali i partecipanti avranno la possibilità di scoprirsi e di scoprire l’altro, uscendo, con i propri tempi, da
quella corazza difensiva che caratterizza la persona obesa
”.

Spesso ci si trova a lavorare con ragazzini obesi che non esprimono il loro disagio, perché lo tengono rigorosamente sotto chiave: la vergogna li porta, infatti, ad acquisire uno stile relazionale a volte totalmente compiacente, altre volte aggressivo. Il loro è un tentativo di farsi accettare, e di sentirsi accettati. “La vergogna verso il proprio corpo ed il vissuto di inadeguatezza rendono spesso difficile l’esporsi agli altri, e ciò li porta a sentirsi soli, ritrovando nel cibo quello strumento oggetto capace di sedare l’ansia non verbalizzata, ma agita, e di colmare così quel vuoto che li investe”, specifica Romina Erica Cardaci, psicologa del Centro GAPP.

L’eccessiva richiesta di cibo sottende un bisogno affettivo relazionale che ha dato origine a un comportamento non sano, ma funzionale ai bisogni dell’adolescente in difficoltà: ingurgitare per definirsi. Per modificare questa “forsennata risposta al bisogno” è indispensabile guidare il giovane paziente alla comprensione del significato inconscio del suo profondo malessere. “Tanti adolescenti arrivano al nostro Centro con numerose esperienze di diete ripetute negli anni, con scarsi risultati. Questo accade perché si considera l’obesità come un comportamento patologico da modificare, senza riflettere sul significato che la dinamica dell’alimentazione riveste per il soggetto”, commenta Martina Crisman psicologa-psicoterapeuta del Centro GAPP.

Se nell’anoressia la magrezza del corpo ridotto all’osso si fa strumento di potere – un appello estremo – nell’obesità il corpo si fa scudo, un’armatura per difendersi dal mondo. “Il corpo di cui ci
prendiamo cura, attraverso la proposta laboratoriale, è un corpo che può essere considerato non solo in termini di parametri fisici, di peso e centimetri da perdere, di calorie da bruciare – aspetti
fondamentali, dei quali si occupa la parte medica dell’équipe multidisciplinare -, ma anche in termini di sensazione e percezione, di ricerca di significato rispetto all’interrogativo ‘che cosa vuol dire abitare questo mio corpo?’. Quello del giovane paziente obeso è un corpo che cerchiamo di legittimare ad essere, a sentire, a muoversi
”, spiega Gaia Figini, responsabile del laboratorio psicocorporeo di NutriMente, precisando che “il laboratorio di danza-movimento si terrà una volta a settimana, nella forma del piccolo gruppo, per un totale di 5-6 partecipanti”.
Siccome l’obesità manifesta spesso una dispercezione corporea, si utilizzerà la danza sia come strumento per mobilitare i processi interiori di significazione e di espressione verso l’esterno, sia come facilitatore di dinamiche di gruppo. “Proprio attraverso l’imitazione, la ripetizione – fermarsi, differenziarsi, avvicinarsi, allontanarsi, velocizzare, rallentare rispetto agli altri – il movimento e la danza diventano i principali veicoli di comunicazione e di acquisizione di conoscenza”, sintetizza Figini, puntualizzando che “La danza – intesa in questo caso non come tecnica, ma come movimento, come essere-nel-mondo – è al servizio del laboratorio psicocorporeo, al fine di far emergere gli stati interni del paziente, quelli che più difficilmente potrebbero trovare espressione attraverso il linguaggio verbale”.


Oltre ai laboratori sarà fondamentale la presa in carico medico-nutrizionale, nell’ottica di una colleganza integrata, volta al superamento di quel meccanismo disfunzionale che scinde mente e corpo, sia da parte del paziente obeso, sia (troppo spesso) da parte del personale curante. Non ultimo, per importanza e intensità, il ruolo dei gruppi di parola, non solo pensati per bambini e adolescenti ma, altresì, per i loro genitori, nella convinzione che anche la famiglia sia un prezioso
ed indispensabile facilitatore di cambiamento.

Bando Smart 2022: pubblicati gli esiti

Bando Smart 2022: pubblicati gli esiti

La Commissione di Valutazione ha concluso il proprio lavoro. E’, infatti, stato pubblicato l’elenco dei progetti presentati nell’ambito del Bando Smart 2022 che saranno sostenuti da Fondazione SociAL.

In questa nuova edizione del Bando, misura attraverso la quale Fondazione SociAL sostiene gli Enti del Terzo Settore delle province di Asti e Alessandria, hanno partecipato 34 ETS.

Fondazione SociAL consolida pertanto il proprio impegno nel sostenere progettualità nelle aree dell’educazione e promozione culturale e della prevenzione e contrasto del disagio sociale, con la volontà di valorizzare approcci attenti a vulnerabilità, ecosistemi territoriali e cittadinanza attiva oltre che progetti di potenziamento organizzativo.

Tra le 10 iniziative selezionate dalla Commissione ci sono progetti rivolti alle persone vulnerabili: dai percorsi di accompagnamento e sostegno agli sportelli, al potenziamento organizzativo fino a proposte culturali. 

I progetti vincitori saranno finanziati da Fondazione SociAL con un contributo totale di circa 50mila euro.

A garanzia di un monitoraggio costante e un sostegno metodologico all’attuazione dei progetti, la Fondazione mette a disposizione tutor qualificati, che accompagneranno le realtà vincitrici.

L’elenco dei progetti finanziati è consultabile nella pagina dedicata al Bando Smart 2022.

Bando Smart 2022: pubblicati gli esiti

Bando Smart 2022: al via il processo di valutazione

Lunedì 12 settembre, si è chiuso il Bando Smart 2022, novità con la quale Fondazione SociAL intende sostenere ulteriormente gli Enti del Terzo Settore delle province di Asti e Alessandria. Con la sperimentazione di questo Bando, Fondazione SociAL desidera continuare ad ascoltare le esigenze espresse dalle organizzazioni e dai territori, volgendo particolare attenzione ai progetti dedicati al potenziamento organizzativo, oltre che all’educazione-promozione culturale e alla prevenzione e contrasto del disagio sociale.

Questa prima edizione ha visto la partecipazione di diversi ETS, per un totale di 36 domande di sostegno correttamente inviate.

Fondazione SociAL affida, adesso, alla Commissione di Valutazione – composta da un gruppo di esperti – , l’analisi delle richieste di contributo. Il processo di valutazione consiste in un’analisi di merito, incentrata sia sui contenuti (significatività degli obiettivi e dell’impatto, capacità di innovazione e adeguatezza delle strategie adottate, ecosistema, potenziale di crescita, qualità dell’esposizione), sia sulla sostenibilità economico-finanziaria (equilibrio del piano economico e sostenibilità futura).

La valutazione avviene a partire dai seguenti criteri di efficacia ed efficienza:
• impatto sociale
• fattibilità
• capacità di innovazione
• partnership
• continuità e crescita

Terminata la valutazione delle domande inviate, gli enti candidati potranno essere invitati a partecipare ad incontri di approfondimento sul progetto.

 

Bando Smart ’22 – Il nuovo Bando di Fondazione SociAL dedicato alle piccole progettualità

Bando Smart ’22 – Il nuovo Bando di Fondazione SociAL dedicato alle piccole progettualità

Negli anni, Fondazione SociAL si è interrogata sull’impatto che i vari progetti hanno all’interno delle comunità territoriali, evidenziando come progetti con una richiesta economica minore avessero delle ricadute altrettanto di rilievo per i  contesti cittadini in termini di cambiamento e miglioramento delle condizioni dei beneficiari interessati. 

Sulla base di tali considerazioni, si è deciso, dopo quasi 10 anni di attività, di sperimentare una nuova strategia di erogazione e supporto a favore esclusivo degli ETS di piccole dimensioni delle provincie di Alessandria e Asti, mettendo anche in campo un nuovo sistema di monitoraggio e rendicontazione più puntuale ma meno oneroso, che stimoli ulteriormente gli Enti a raggiungere i propri output e outcome .

Nasce, quindi, il Bando SMART 2022, dedicato a progetti a bassa richiesta economica, svolti da ETS di minore entità e gestito con procedure di presentazione dell’idea progettuale e di rendicontazione economica più snelle.

Per maggiori informazioni visita il sito – https://www.fondazionesocial.it/bandi-2/bando-smart-2022

I progetti ammissibili al finanziamento saranno tanto quelli dedicati al potenziamento organizzativo (che rimane uno degli elementi principali per, in una prospettiva di medio e lungo termine, migliorare le condizioni dei beneficiari finali), tanto quelli (interventi sociali e culturali) direttamente rivolti ai beneficiari dell’Ente o, meglio, del network di enti che presenteranno il progetto.


L’organizzazione capofila, per poter partecipare al Bando, deve: 

  • un’organizzazione del Terzo Settore come definite all’art. 4 comma 1 D.Lgs. 117/2017 “Codice del Terzo Settore; 
  • essere stata costituita legalmente entro il 31 dicembre 2020; 
  • avere una media degli ultimi tre bilanci approvati pari a massimo € 200.000. 

A partire dal 27/06/2022 fino alle 18.00 del 05/09/2022, gli ETS che intendono richiedere un contributo a sostegno di un progetto potranno procedere alla compilazione della modulistica aggiornata e predisposta su rol.fondazionesocial.it. 


Attraverso un bando dedicato, sarà possibile per Fondazione SociAL, creare una comunità di ETS “smart”, abituati a realizzare progetti meno impegnativi economicamente anche se strategicamente connessi con la rete territoriale e con un elevato utilizzo del volontariato attivo. Questo processo sarà utile per monitorare le caratteristiche, le esigenze e le potenzialità di questo mondo e di facilitarne gli sviluppi futuri in modo più consapevole.