Antonio Ornano chiude la prima stagione de “La valigia dell’artista”

Antonio Ornano chiude la prima stagione de “La valigia dell’artista”

Tutto pronto per l’ultima puntata de “La valigia dell’artista” il talk show del Teatro della Juta, in onda martedì 20 aprile alle ore 21 sulla pagina Facebook del Teatro della Juta e in replica mercoledì 21 aprile alle ore 21:00 su Radio Gold TV (canale 654 del digitale terrestre).

Ospite della nuova puntata è l’attore e comico Antonio Ornano supportato da Simone Repetto attore, cabarettista e autore comico, la sfidante del quiz è Alessia Pignatelli, allieva dei corsi dell’Accademia della Juta. L’ospite musicale della puntata è il compositore Raffaello Basiglio.

Si conclude quindi la prima stagione de “La valigia dell’artista” creata con l’intento di preservare e rinforzare la rete di rapporti con il pubblico durante l’emergenza Coronavirus.
E’ stata realizzata nell’ambito del progetto “Accademia della Juta – Nuove Trame Artistiche”, in collaborazione con il Comune di Arquata Scrivia e il Comune di Gavi e con il contributo della Fondazione SociAL e della Compagnia di San Paolo.

Antonio Ornano scopre la sua passione per il teatro negli anni dell’università. Fonda una factory creativa la “MAODIT entertainment” con cui produrrà, scriverà e interpreterà spettacoli e cortometraggi che parteciperanno a diversi concorsi internazionali. Dopo anni di ricerca nell’ambito del teatro fa il suo esordio nel mondo della comicità partecipando a “Central Station” il programma comico di Comedy Central e MTV. Partecipa a due edizioni del programma televisivo in onda su Rai Due “Scorie” e successivamente a “Zelig Off” e allo spin-off di Davide Parenti “X Love”. Fa parte del cast di “Colorado” e di
“Quelli che il calcio” dove nel 2020 appare con una parodia su Roberto Burioni. Sempre nel 2020 debutta con il suo nuovo spettacolo “L’Ornano Furioso”.

L’educazione finanziaria per far fronte alle difficoltà familiari e per sostenere l’autonomia economica delle donne

L’educazione finanziaria per far fronte alle difficoltà familiari e per sostenere l’autonomia economica delle donne

Con l’emergenza sanitaria legata al coronavirus, nel nostro paese è aumentata significativamente la quota di famiglie che dichiarano di arrivare con difficoltà alla fine del mese: se prima della pandemia erano pari al 46%, adesso si attestano al 58%, quasi sei famiglie su dieci.
Emerge una difficoltà generalizzata a far fronte a spese improvvise di media entità e tale difficoltà è particolarmente accentuata tra i giovani, le donne, i nuclei monogenitoriali.

“Uno degli antidoti in grado di contrastare questo trend consiste nell’aumentare la conoscenza finanziaria dei cittadini: l’educazione alla gestione del bilancio familiare può essere cruciale per rendere le persone più consapevoli dei rischi che corrono e degli strumenti che possono attivare per gestirli. – spiegano da S.A.O.M.S. di Capriata d’Orba e Associazione Colibriì – C’è infatti una stretta correlazione tra alfabetizzazione finanziaria e capacità di far fronte a momenti di crisi e di difficoltà. In particolare per le donne l’educazione finanziaria consente una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie capacità e possibilità. In particolare il contesto della violenza domestica mina l’autostima e la fiducia, per questo bisogna agire sulle leve delle conoscenze ma anche della stima di sé per contrastarla. L’educazione finanziaria parte da qui. Dalla consapevolezza dei propri diritti, delle proprie possibilità, del proprio ruolo. La violenza economica è forse la forma più subdola di violenza, che punta a mantenere il controllo della donna, togliendole la possibilità pratica e concreta di cercare una via d’uscita dalla violenza. Per questo l’educazione alla gestione delle finanze, la consapevolezza dell’importanza della propria autonomia finanziaria sono leve fondamentali da azionare, affinché migliorino concretamente le competenze e l’autoefficacia delle donne. Le donne devono sentirsi capaci di gestire le proprie finanze, o capaci di imparare a farlo; spesso sono anche “vittime” di stereotipi che vengono trasmessi da secoli e che fanno propri: ovvero essere meno portate per le materie economiche, meno interessate al denaro e più alla relazione”.

Il progetto Conti Tu, finanziato da Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2019 e attivato nel mese di aprile del 2020, ha già coinvolto 50 nuclei, in maggior parte donne con minori, in percorsi di educazione finanziaria, per rafforzare strutturalmente le loro competenze sulla gestione del proprio budget familiare e consolidarne la resilienza, soprattutto in questi tempi di emergenza sociale.
Da gennaio 2021 il progetto prosegue in collaborazione con Donne al quadrato di Global Thinking Foundation, con una nuova proposta di corso online su “Gestire i tuoi risparmi e realizzare i tuoi obiettivi di vita: come prendere decisioni consapevoli”, un percorso gratuito per tutti coloro che vogliono iscriversi, che tratterà i seguenti argomenti:

  • 8 aprile 2021 ORE 18.00 I Servizi Bancari e Finanziari: come funziona il conto corrente e quali sono gli strumenti di pagamento, dai tradizionali a quelli più innovativi e digitali.
  • 15 aprile 2021 ORE 18.00 Il Credito Bancario e Finanziario: quali sono le modalità di accesso al credito, il mutuo per la casa e la sua sospensione e rimodulazione.
  • 22 aprile 2021 ORE 18.00 Investimenti, Obiettivi e Pianificazione: quali sono i principali strumenti finanziari e le tipologie di rischio e perché è così importante il questionario MIFID II.
  • 29 aprile 2021 ORE 18.00 Previdenza complementare, Assicurazioni e Successioni: perché sono le scelte di oggi a garantire il benessere e la serenità nel futuro.
  • 6 maggio 2021 ORE 18.00 La Legge sul Sovraindebitamento: come prevenire e agire contro i fenomeni di usura e crisi da sovraindebitamento.

E’ possibile iscriversi sul sito di Global Thinking Foundation oppure mandando una mail a donnealquadrato@gltfoundation.com oppure a comitatocolibrì.al@gmail.com.

Per informazioni sul progetto Conti Tu e partecipare al percorso sulla gestione del bilancio familiare scrivere a s.a.o.m.s.capriatadorba@gmail.com

 

“Lavoro in falegnameria”, un progetto di formazione e avviamento al lavoro

“Lavoro in falegnameria”, un progetto di formazione e avviamento al lavoro

A Montegrosso d’Asti, sotto la palestra delle scuole medie, c’è un laboratorio. In passato ospitava i corsi di formazione per adulti. Oggi, messo a disposizione dall’amministrazione comunale, è gestito dall’associazione di promozione sociale Arti e Mastri che ne ha fatto la propria sede operativa e soprattutto un laboratorio di falegnameria: dieci postazioni con il proprio bancone completo di ogni attrezzatura necessaria per lavorare il legno.

“La nostra associazione nasce 8 anni fa, con l’intento di diffondere sul territorio la cultura del restauro ligneo e della lavorazione del legno. Ci siamo accorti infatti che, malgrado il settore offrisse ancora delle opportunità professionali, sul territorio si stavano perdendo quelle conoscenze artigianali, legate ad antichi mestieri – racconta il presidente Fabrizio Bianelli – Quest’anno grazie al contributo di Fondazione SociAL abbiamo studiato un percorso di formazione rivolto specificatamente alle persone più fragili”.

Con il progetto “Lavoro in falegnameria” l’associazione offre un’opportunità per quei giovani, dai 16 anni in su, appartenenti alle categorie vulnerabili: giovani stranieri, giovani con lieve disabilità ma anche giovani che sono rimasti senza lavoro a causa del perdurare della pandemia e vogliono riconvertirsi.

Il corso, che comincerà nel mese di aprile, prevede 250 ore teorico-pratiche, svolte in laboratorio, con esercitazioni di lavorazione manuale e con l’uso di macchine, per 3 giorni la settimana e 150 ore di stage in azienda del settore.

Le lezioni in laboratorio si svolgeranno a Montegrosso d’Asti e saranno condotte da volontari, falegnami esperti che hanno specifiche competenze nella progettazione e realizzazione di percorsi analoghi per Agenzie Formative.

Un’occasione per acquisire nozioni utili ad inserirsi nel mondo del lavoro come addetto di falegnameria artigiana ma allo stesso tempo anche un’occasione di aggregazione e socializzazione per quelle categorie che spesso restano ai margini.

La partecipazione, previa selezione, è gratuita. Info ed iscrizioni: artiemastri@gmail.com; 333.4097599. Per conoscere l’associazione: www.artiemastri.com

Il progetto è stato finanziato nell’ambito del Bando 2020. .

PARI, un portale on line con accomodamenti ragionevoli per ciascuna disabilità

PARI, un portale on line con accomodamenti ragionevoli per ciascuna disabilità

“P.A.R.I.” (acronimo di “Portale degli Accomodamenti Ragionevoli Italiano”), è un progetto interattivo dall’altissima portata innovativa per gli importanti risvolti sociali che è destinato ad avere per tutte le persone con disabilità.

Il progetto – sostenuto da Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2020 – prevede la realizzazione di un portale di libero accesso on line in cui a ogni disabilità vengono associati i possibili accomodamenti ragionevoli per agevolare l’autonomia e l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità, con lo scopo di adottare soluzioni realmente utili per le persone al fine rimuovere lo svantaggio, in un’ottica preventiva e non risarcitoria. Una banca dati organizzata in modo multidisciplinare, in grado di fornire informazioni e riscontri in base alla ricerca per disabilità, limitazione, argomento, funzione lavorativa, accomodamento.

P.A.R.I. intende dunque essere uno strumento utile alle persone con disabilità non solo quando la disabilità è evidente, ma anche quando sussistono disabilità invisibili e patologie croniche, sempre più diffuse tra la popolazione attiva.
L’intento è non solo quello di migliorare l’autonomia personale delle persone con disabilità, ma anche quello di contribuire ad aumentare la loro occupabilità e a permettere loro di svolgere il proprio lavoro in termini di uguaglianza con gli altri lavoratori, ai fini della produttività, della carriera, della formazione, in linea con quanto stabilito dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
Potranno beneficiare della piattaforma aziende pubbliche e private di tutte le dimensioni, servizi al lavoro, specialisti in recruiting, ecc. che vogliano trovare possibili soluzioni pratiche, strumentazioni, idee e strategie per agevolare l’assunzione, l’inserimento e la valorizzazione delle persone con disabilità, ivi comprese le facilitazioni legislative e fiscali, spesso scarsamente conosciute.
La scientificità del portale e la corretta individuazione delle soluzioni sarà monitorata da un Comitato tecnico-scientifico.

P.A.R.I., presentato da Abilitando ONLUS, Fe.D.Man, Solaris Lavoro e Ambiente ONLUS e Associazione Culturale Fedora, è destinato a prendere forma nel 2021.

Paolo Robutti – Presidente di Abilitando, capofila del progetto – sottolinea l’importanza di questo progetto: “Abilitando ha maturato negli anni grazie alle proprie professionalità e competenze una importante rete di collaborazioni con aziende, università e centri di ricerca nel campo delle tecnologie applicate alla disabilità. L’idea di “P.A.R.I. – Il Portale degli Accomodamenti Ragionevoli Italiano” nasce dalla volontà di realizzare un portale che possa aiutare le persone con disabilità a comprendere meglio i propri diritti relativamente gli accomodamenti ragionevoli, ai vantaggi di richiederli al proprio datore di lavoro (o potenziale datore di lavoro) e ad individuare le specifiche opzioni di accessibilità per migliorare il loro successo sul lavoro.
Nella pratica, e nelle esperienze ormai consolidate di altri Paesi, gli accomodamenti ragionevoli rappresentano molto spesso delle soluzioni di “buon senso”, tutt’altro che dispendiose: l’utilizzo di hardware e/o software specifici; l’applicazione degli aspetti ergonomici della postazione e degli strumenti; gli accorgimenti per gli aspetti psico-sociali.”

Mauro Buzzi – Presidente di Fe.D.Man – esprime così la propria soddisfazione: “La Federazione Disability Management ha tra i propri soci disability e diversity manager, esperti in recruiting, psicologi, avvocati, architetti, esperti in relazioni e risorse umane, specialisti in disabilità sensoriali, giuslavoristi. Tutti sono fermamente convinti che un mercato del lavoro inclusivo è precondizione di inclusione sociale, perché l’occupazione è fonte di reddito e canale di partecipazione attiva alla vita sociale ed economica per tutte le persone.
Nella Convenzione ONU del 2006 il concetto di disabilità è considerato come una complessa interazione di condizioni, molte delle quali create dall’ambiente sociale. Se si agisce anche sull’ambiente sociale, avvalendosi degli “accomodamenti ragionevoli”, molte più persone potranno inserirsi nel mercato del lavoro e/o conservare la propria occupazione. Ecco perché crediamo nella realizzazione di PARI: attraverso un approccio del tutto nuovo possiamo dimostrare che a fronte di un presunto handicap, esistono strumenti utili, soluzioni “ragionevoli” e a basso impatto economico per garantire la parità nell’inserimento nel mercato del lavoro e nel mantenimento dell’occupazione.”

Carlo Raso – Presidente di Solaris Lavoro e Ambiente – spiega il perché dell’adesione della propria cooperativa alla rete: “Solaris Lavoro e Ambiente è una cooperativa sociale ONLUS dotata di un settore comunicazione con figure professionali specializzate in grafica e web design, appartenente nel 70% dei casi alle categorie protette. Per noi la collaborazione a questo progetto è di grande valore non solo per l’occasione di lavorare insieme a una rete fatta di grandi professionalità ma anche perché diventa l’opportunità di mettere a disposizione le nostre competenze in un progetto perfettamente in sintonia ai nostri obiettivi sociali”.

Ginevra Bocconcelli – Presidente dell’Associazione Culturale Fedora – è altrettanto soddisfatta delle opportunità del progetto P.A.R.I.: “Fedora nasce con l’obiettivo di sviluppare attività di sensibilizzazione e fornire consulenza per lo sviluppo di attività accessibili e inclusive. È dunque per noi una straordinaria occasione quella di mettere le nostre risorse a disposizione della progettazione della piattaforma, con particolare riguardo alla accessibilità della stessa nei confronti delle persone con disabilità sensoriali.”

“Figli della violenza” per raccontare subcultura criminale e legalità

“Figli della violenza” per raccontare subcultura criminale e legalità

“Figli della violenza” è un filmato che racconta, attraverso letture teatrali e musiche originali, la subcultura criminale e il concetto di legalità.
I temi principali sono l’organizzazione criminale calabrese ‘ndrangheta, il Progetto “Liberi di scegliere” – ideato da Roberto Di Bella, già presidente del tribunale per i minori di Reggio Calabria e ora del tribunale per i minori di Catania -, i concetti di regola e costituzione e la drammatica vicenda di Don Puglisi in Sicilia.

Il documento video è realizzato dalla compagnia teatrale Coltelleria Einstein e fa parte del progetto “Vivere la legalità” – sostenuto da Fondazione SociAL nell’ambito del Bando 2019 –  che ha avuto tappe creative con gli studenti dell’Istituto “G.Marconi” di Tortona.

Testi tratti da “Liberi di scegliere” di Roberto Di Bella, “Sulle regole” di Gherardo Colombo e “Ciò che inferno non è” di Alessandro D’Avenia.
Gli attori sono Giorgio Boccassi e Donata Boggio Sola della compagnia teatrale Coltelleria Einstein, i musicisti sono Egidio Perduca e Samuele Perduca di Sonic Factory.

La ‘ndrangheta era riuscita a costruire una subcultura di violenza, sopraffazione, collusione che si propagava per contagio e riproduceva suoi codici come gli unici possibili nelle relazioni tra le persone.

Esiste un modo di intendere la comunità che non si basa sulle gerarchie, ma sull’idea che l’umanità si promuova attraverso un percorso armonico in cui la collaborazione di ciascuno, secondo le proprie possibilità, contribuisce all’emancipazione dei singoli e al progredire della società nel suo insieme.
L’elemento fondante è esattamente il contrario di quello che porta alla diseguaglianza, alla separazione e all’esclusione.

Su salavirtuale il laboratorio di scrittura “Sulle strade della memoria”

Su salavirtuale il laboratorio di scrittura “Sulle strade della memoria”

L’Associazione BlogAL in collaborazione con la Biblioteca Civica “F. Calvo” di Alessandria e la compagnia
teatrale Gli illegali, con il supporto e il contributo di Fondazione SociAL organizza venerdì 26 febbraio
2021 dalle ore 19 alle 21 il laboratorio di scrittura Sulle strade della memoria.
Il laboratorio, tenuto da Massimo Brioschi, sarà un evento on line, ospitato nella sala virtuale della
Fondazione SociAL, al link https://fondazionesocial.salavirtuale.it/.

“L’obiettivo – spiegano gli organizzatori – è scrivere un racconto partendo da un evento proprio o della propria famiglia, che possa confluire nel flusso della storia della nostra città, Alessandria.
Attraverso il gioco della scrittura, si andrà a spasso nella memoria, personale e collettiva, per scrivere un
racconto originale e proprio. Le strisce dei Peanuts di Charles Schultz, i drammi di Shakespeare, i romanzi di Italo Calvino, i racconti di Charles Bukowski, i best seller di Fabio Volo. Quanto sembrano distanti tra loro queste opere! Ma una cosa le accomuna: la biografia degli autori, in filigrana o esposta.
Cibarsi della propria vita e della propria memoria è il punto iniziale di ogni opera creativa.
Anche noi possiamo provare a utilizzare la nostra memoria, a giocare con i nostri ricordi creando un
racconto del tutto nuovo!”

Cosa devo fare per partecipare?
Poche regole e semplici:
registrati nella Sala Virtuale della Fondazione SociAL al link https://fondazionesocial.salavirtuale.it/
entra con le credenziali che ti sono assegnate
cerca il nostro laboratorio Borgo del Teatro. Sulle strade della memoria.
Clicca sul titolo oppure il bottone accesso.
clicca Iscrivimi
collegati il 26 febbraio 2021 alle ore 19. Troverai il link dell’evento on line.

Ricorda che ci sono pochissimi posti, quindi decidi in fretta e se hai qualsiasi problema puoi contattarci al
3351340361 (anche WhatsApp) o via mail a info@illegali.it

Massimo Brioschi, dopo essersi avvicinato alla scrittura narrativa, si è orientato verso la drammaturgia, in concomitanza con gli studi universitari al DAMS di Torino. Alcuni suoi testi teatrali sono stati rappresentati e un monologo è stato pubblicato dalla casa editrice ‘Editoria e Spettacolo’. Ha recitato in vari spettacoli teatrali. Nel 2015 ha curato la raccolta Narrativa nel dissesto (Il foglio editore) che ha ispirato l’omonimo spettacolo teatrale. Nell’ambito di tale progetto un albero è stato piantato nel territorio del Comune di Alessandria. Nel 2017 e 2018 ha condotto i laboratori di scrittura ‘Plot’ presso la Biblioteca Civica “F. Calvo” di Alessandria.

Progetto Borgo del Teatro
Il progetto Borgo del Teatro 2020 prevede, oltre all’ampliamento e il consolidamento dell’offerta culturale
del polo artistico alternativo all’interno del Chiostro di Santa Maria di Castello, la costruzione di un archivio delle storie della nostra città, un contenitore multimediale di vite e di esperienze di nostri concittadini, realizzato tramite interviste multimediali, produzione di contenuti audio e video, laboratori di scrittura, archiviazione e digitalizzazione di documenti significativi, il tutto messo a disposizione della cittadinanza tramite un portale on line e uno spettacolo teatrale finale.